CRONACA

Spaccio di droga, in due in manette a Forio

La 46enne Anna Di Napoli arrestata e condannata a 13 mesi di reclusione dopo il processo per direttissima. Si alleggerisce la posizione di un 19enne foriano, l’avvocato Rossetti ha dimostrato la sua estraneità all’attività illecita

Un blitz successivo ad una serie di appostamenti che avevano messo gli investigatori sulla buona strada, lasciando intendere che in una zona ben determinata di Forio fosse in atto un’attività illecita legata allo smercio di droga. I carabinieri della Stazione di Forio, guidati dal maresciallo Salvatore Soriente, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente la 46enne Anna Di Napoli – personaggio già noto alle forze dell’ordine e per questo motivo particolarmente attenzionato – e un 19enne incensurato sempre residente nel Comune del Torrione. L’operazione dei militari dell’Arma è scattata nel momento in cui la donna ha ceduto un involucro al ragazzo contenente sostanza stupefacente. Durante la successiva perquisizione domiciliare, nell’abitazione della Di Napoli sono stati rinvenuti 24,20 grammi di cocaina, 1,20 di marijuana e una stecca di hashish del peso di 0.80 grammi. Nella disponibilità anche una somma di 1.000 euro in denaro contante ritenuto provento illecito dell’attività di spaccio, diviso in banconote di piccolo taglio. Entrambi sono stati condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto: il sostituto procuratore di turno ha disposto che gli stessi fossero sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di essere processati col rito per direttissima che è stato celebrato ieri mattina a Napoli.

Anna Di Napoli, difesa d’ufficio, è stata condannata alla pena di un anno e un mese di reclusione scegliendo la strada del patteggiamento, dopo la sentenza di condanna è stata immediatamente rimessa in libertà. L’avvocato Cristiano Rossetti ha invece perorato la causa del 19enne foriano ribadendo come lo stesso fosse soltanto un acquirente e non avesse alcun ruolo in fatti legati al traffico di sostanza stupefacente. La prova che avesse acquistato la droga per finalità legate all’uso personale era tra l’altro appurata anche dal fatto che nel corso della perquisizione domiciliare a casa del ragazzo non fossero stati trovati strumenti per il taglio e il confezionamento dello stupefacente. La sua posizione sarà esaminata successivamente ma il lavoro portato avanti dal legale lascia intendere come per il suo assistito si vada verso l’archiviazione.

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