SOTTO TIRO – Il G7
Certo è che i disagi per gli ischitani potrebbero essere alquanto pesanti. Consideriamo invece i vantaggi. E’ la prima volta che la nostra isola tocca con le mani cosa significa organizzare bene un evento internazionale in tempi di terrorismo e di disordini sociali. Un assaggio gli ischitani lo ebbero con la visita del Papa ad Ischia e con la tappa del giro d’Italia. Questi due eventi ci fecero capire come l’isola senza auto assumeva un aspetto estremamente invidiabile con strade libere da vetture e caos e con l’aria eccezionalmente pura che dovrebbe essere la norma e non l’eccezione.
L’evento di questa settimana invece ci proietta in una dimensione di grandezza alla quale non siamo abituati. In questo dovremmo riconoscere la nostra provincialità. L’immagine del G7 è una rappresentazione del potere e della forza della democrazia che non lesina spese per tentare di dare ordine e rappresentanza ai valori dell’occidente. Non credo, come hanno detto alcuni, che il convegno sia espressione di tirannia. Credo invece che un ordine democratico sia necessario organizzarlo per bene. E il convegno potrebbe dare questo risultato. Passando ai vantaggi per l’isola credo non sia necessario dire che per almeno alcune ora saremo presenti in tutto il mondo. Sicuramente molti andranno a vedere cosa è quest’isola dove si riuniscono tanti potenti del mondo.
Più terra terra il Comando vigili, dal sistema di divieti voluti dall’organizzazione, potrebbe trarre delle conclusioni per dare ad Ischia una vivibilità che latita da moltissimi anni. Vedere dove verranno sistemate dai residenti le auto,osservare con quale difficoltà si muoveranno e calcolare con quali e quanti mezzi pubblici si possa raggiungere buoni risultati della mobilità potrebbe essere la ricompensa per i sacrifici da affrontare nella settimana in corso. E se scoprissimo alla fine di questa settimana che ci siamo, come collettività, organizzati bene per una vita più felice di quella di stare chiusi in scatole di ferro arrabbiandoci continuamente per le puzze da scarico e un traffico infernale?