Sotto Tiro di Mizar Pensare
In questo periodo di estreme difficoltà, se ti metti a pensare, ti accorgi che coloro che hanno in mano la guida dell’isola sono in affanno perché costretti a rincorrere gli eventi per cui i provvedimenti che prendono sono di circostanza. Da queste colonne negli ultimi mesi ci siamo permessi di proporre alcune cose per affrontare alla men peggio la prossima estate. In questi giorni sta emergendo la necessità di avere nei paesi spazi all’aria per socializzare e per evitare, per esempio nei ristoranti, assembramenti e riduzione di posti ristori all’interno delle attività che specialmente sull’isola hanno spazi molto piccoli.
Ecco la proposta di mettere su strade chiuse al traffico tanti tavolini dove agli esercenti viciniori era permesso servire pasti o bevande. Logicamente da parte dei Comuni senza pretendere soldi per occupazione di suolo pubblico. Altra proposta; rendere vivibile, nel Comune di Ischia, senza traffico e senza ingombro auto la parte a valle di piazza degli Eroi partendo dal Ponte fino al Municipio. Ed ancora non fare musica se non dal vivo in tutto il comune.
Queste tre cose potrebbero essere l’inizio, insieme al controllo delle abitazioni che si danno in fitto estivo, per proporre qualcosa di nuovo nel dopo pandemia e che direbbe ai turisti che la pandemia è servita a farci capire che l’isola vuole andare in una direzione nuova. Ma i nostri amministratori non hanno tempo per pensare alle cose che non costano niente. Sarebbero sufficiente solo delle ordinanze sindacali.