Slow Food, 10 proposte per i leader del G7 Agricoltura

Mettere al centro il valore del cibo come diritto fondamentale di tutte e tutti, la biodiversità, il rispetto della natura e degli ecosistemi per una vera transizione ecologica

Mettere al centro delle agende politiche globali il valore del cibo, elemento centrale per assicurare diritti fondamentali per tutti gli esseri umani e chiave di volta per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite. È questo il messaggio che Edward Mukiibi, Presidente di Slow Food e Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia rivolgono ai leader del G7 Agricoltura, a Siracusa negli stessi giorni in cui a Torino il movimento internazionale riunisce per Terra Madre Salone del Gusto oltre 3 mila rappresentanti della produzione di cibo buono pulito e giusto, esponenti di un’economia che rispetta la salute della natura e dell’essere umano. Donne e uomini provenienti da 120 Paesi e centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo per un’edizione che ruota  intorno al claim We Are Nature (Torino, Parco Dora, 26-30 settembre 2024).

«Il mondo sta attraversando una serie di crisi che non hanno precedenti. Il nostro modello di sviluppo sta erodendo le risorse naturali e la biodiversità senza restituire benessere ai cittadini, perché è basato su principi insostenibili: il falso mito della crescita infinita, l’iper produttivismo, il consumismo, lo spreco e lo sfruttamento dei lavoratori. Per affrontare queste crisi, secondo Slow Food, è necessario intervenire con urgenza, puntando su una nuova relazione con la natura e sulla diffusione di pratiche agroecologiche» sottolineano Edward Mukiibi e Barbara Nappini nella conferenza stampa tenutasi oggi a Roma presso la stampa estera. In questa occasione, hanno presentato il documento 10 punti per un cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti: il messaggio di Slow Food ai leader del G7 Agricolturache sarà recapitato oggi stesso al Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e alle segreterie dei sei Ministri dell’Agricoltura ospiti. 

Nello specifico, Slow Food chiede ai governi di impegnarsi affinché:

L’agroecologia è la risposta di Slow Food

L’agroecologia è stata identificata da una serie di importanti rapporti internazionali come un fattore chiave per la trasformazione dei sistemi alimentari. Di fronte alle crisi attuali, l’agroecologia offre un percorso di transizione verso sistemi alimentari sostenibili con l’obiettivo di progettare sistemi alimentari che garantiscano la sovranità alimentare, la sicurezza alimentare e una dieta sana per tutti, ora e in futuro, in modo sostenibile. 

«Oggi presentiamo ufficialmente le Slow Food Farms, la nuova iniziativa del movimento che riunirà tutte quelle aziende agricole che coltivano  secondo i principi agroecologici. Entreranno a farne parte realtà che si ispirano al principio di Slow Food secondo cui tutti devono poter accedere a un cibo che nutre le comunità, onora la Terra e alimenta l’economia locale», sottolinea Mukiibi. «Le Farms, saldamente radicate sul territorio, avranno un ruolo fondamentale nel riunire le comunità e contribuire a garantire accesso a un cibo buono, pulito e giusto per tutti contrastando le crisi climatica, ambientale, sanitaria e sociale». «Noi crediamo nel diritto di tutti a una vita di pace e prosperità. Per questo da quasi 40 anni lavoriamo con i nostri progetti per restituire valore al cibo e a chi lo produce. Oggi dobbiamo abbandonare una logica basata solo sul profitto e adottare una prospettiva “bio-logica”: una logica imperniata sulla vita! Una logica che ci consenta di percepirci parte della Natura, che tuteli la biodiversità, la fertilità dei suoli, le risorse naturali: le uniche ricchezze davvero in grado di salvarci. Centrale nel processo di cambio del paradigma è l’educazione alimentare che chiediamo, in particolare al Governo italiano, di inserire come materia curriculare per tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Infine, riteniamo che sia imprescindibile sancire il diritto di tutti i popoli, di determinare le proprie politiche alimentari e agricole: la sovranità alimentare. Questo chiediamo ai leader mondiali presenti a Siracusa. Mentre istituzioni, enti locali e organizzazioni negli stessi giorni presentano le loro buone pratiche sulle politiche alimentari a Torino: perché un’alternativa è possibile, oltre che necessaria» continua Nappini

Il rapporto tra gli essere umani e la natura sarà al centro di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto che si terrà a Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre. Organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Terra Madre approfondirà le tematiche al centro del documento presentato ai ministri del G7 in oltre 600 conferenze, incontri, Laboratori del Gusto e attività didattiche per scuole e famiglie grazie ai contributi di nomi di fama internazionale e alle testimonianze di attivisti e produttori.

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