Slitta la conferenza speciale sul futuro del Capricho
L’appuntamento è stato differito al prossimo 16 maggio per consentire al Comune di Casamicciola Terme di poter completare la progettazione. E sullo sfondo spunta l’ipotesi di un parere legale sulla proprietà dell’immobile
Si è tenuta l’ultima Conferenza Speciale per discutere il futuro del recupero post sisma 2017 dell’Ex Capricho de Calise a Casamicciola. Ma anche la sua destinazione e l’affidamento. Sarà demolizione? Sarà demo-ricostruzione? Mentre si fa serrato il braccio di ferro tra l’Agenzia del Demanio ed il Comune, della questione e delle sorti del prezioso cespite se ne è parlato nuovamente il 5 maggio scorso presso la Sede della Struttura commissariale di Giovanni Legnini. Oltre all’aspetto tecnico, sono anche altri i dubbi: a chi andrà il Capricho? Al comune o al demanio? Questo se mai quello stabile avrà un futuro. Intanto la Conferenza è stata aggiornata al 16 maggio, tra pochi giorni, per consentire al Comune di Casamicciola Terme, al momento ente attuatore degli interventi, di completare la progettazione. Quindi si va avanti con la ipotesi e la valutazione della demolizione dell’immobile di Piazza Marina, non accantonando altre opzioni. Di fatto il tema resta aperto.
Il caso è destinato ancora a fare scalpore in cui e su cui emerge l’antitesi, lo scontro tra l’ente locale e Agenzia del Demanio sulla proprietà del bene (il comune ha un atto di trascrizione ai registri immobiliari, l’Agenzia un titolo di proprietà mai oppugnato) e l’intervento di demolizione del complesso del Capricho finanziato dalla struttura di Legnini con oltre tre milioni di euro. Da mesi a trovare l’accordo sulle modalità di demolizione e soprattutto di nuova destinazione del complesso dell’ex “Capricho” di piazza Marina che ognuno vuole per se. Lo scontro è maturato in un quadro di norme che si sovrappongono con le ex aree demaniali che continuano ad essere individuate come se nel corso dei decenni strade, porti e centri urbani non fossero mai stati realizzati e quindi non esistessero. Con un finanziamento dello Stato già operativo ed una progettazione già terminata a cura del Comune, la situazione è ancora di stallo. Almeno fino al 16 maggio, quando si svolgerà un’altra conferenza. Il Commissario Giovanni Legnini intanto è pronto a richiedere ed ottenere un ennesimo parere legale sulla intricata vicenda della proprietà e delle pure legittime rivendicazioni che entrambi gli enti, il comune e l’agenzia del Demanio avanzano. La verità, come la legge, sta nel mezzo.Legnini per questo, per capire di chi la proprietà e di chi la ragione ha chiesto un parere legale ai suoi consulenti.
Uno scontro che va avanti da molti anni perchè l’edificio che è accatastato come proprietà del Comune di Casamicciola Terme, insiste su particelle di cui il Demanio rivendica “titolo” in virtù di un altro accatastamento. Il finanziamentocommissariale,è stato concesso invece come intervento di ricostruzione degli edifici comunali del comune di Casamicciola Terme danneggiati dagli eventi sismici, descritti nella Relazione tecnica, con il relativo cronoprogramma del comune, per cui come l’intervento per “l’Edificio in via Marina n. 13, adibito a sede provvisoria della Casa Comunale denominato “ex Capricho” i Lavori di adeguamento, ripristino e riqualificazione del fabbricato, sono stati finanziati per la somma di 3.139.421 euro.