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Sisma. Arriva il “semaforo verde” per il Dl ricostruzione

Ok per il via libera che ingloba tutti i terremoti italiani: al provvedimento hanno dichiarato la propria astensione i gruppi AVS, M5S e PD

È giunto il via libera al decreto legge in materia di ricostruzione. Al provvedimento che si occupa ed ingloba tutti i terremoti italiani sono previste solo alcune misure per Ischia è riguardano anche altri eventi calamitosi. Al provvedimento hanno dichiarato la propria astensione i gruppi Avs, M5S e Pd; a favore oltre ai gruppi di maggioranza anche quelli di Aut e di Iv/Azione. Approvato mercoledì dal Senato e atteso ora alla Camera per il secondo passaggio parlamentare.

NON SOLO TERREMOTO

Le misure riguardano, inoltre, diversi altri eventi calamitosi che hanno funestato l’Italia che stagliano le varie previsioni a partire da quelli sismici. Il Dl contiene in particolare misure per favorire la ricostruzione e la ripresa economica delle aree colpite dai terremoti del 2016 nel Centro-Italia e del 2009 in Abruzzo cosi’ come il territorio delle Marche colpito dagli eventi alluvionali del 2022. Previsto anche un finanziamento di 10 milioni per il 2023 del Fondo regionale di protezione civile.

LE MODIFICHE AL SENATO

Il provvedimento ha attraversato un iter travagliato. È questo travaglio ha soprattutto un nome ed identifica un luogo:Ischia. Diverse, infatti, le modifiche introdotte nel corso dell’esame in commissione Ambiente e nell’Aula del Senato, tra cui alcune misure per i Comuni dell’isola di Ischia colpiti dagli eventi sismici del 2017 e dagli eventi calamitosi del 2022. Deciso inoltre il rifinanziamento del fondo contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamita’ o cedimenti e il rifinanziamento e l’estensione al 2021 della autorizzazione di spesa relativa agli interventi di protezione civile per gli eventi calamitosi per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale.

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PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

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Ancora fondando su Ischia ed i suoi disastri. Sulla vicenda dibattuta dell’assenza di Piani di Protezione Civile che ha scatenato ampie polemiche all’indomani della tragedia del 26 novembre 2026 a Casamicciola Terme è stato introdotta anche l’applicazione del potere sostitutivo in caso di mancata adozione del piano di protezione civile nei Comuni a rischio elevato e molto elevato per frane e alluvioni. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 12 marzo, passa ora all’esame della Camera.

TUTTE LE NOVITA’ PREVISTE

Risorse per la ripresa dei territori del Centro Italia terremotati ma anche norme per favorire la ricostruzione, attraverso lo snellimento delle procedure. E ancora: disposizioni per la stabilizzazione del personale della ricostruzione e per favorire la ripresa scolastica, come la deroga al numero massimo e minimo di studenti per classe. Le maggiori risorse sono state previste per la ripresa economica dei territori colpiti dal sisma del 2016 (Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria). Nel dettaglio, le risorse finanziarie della contabilità speciale aperta presso la tesoreria statale, in capo al Commissario straordinario, vengono estese sia alla ricostruzione che alla ripresa economica delle aree terremotate. Le attività connesse alla ripresa economica, si specifica, potranno essere finanziate esclusivamente con risorse diverse da quelle destinate alla ricostruzione.

Tra le novità importanti in termini di sicurezza, in particolare si va verso l’allargamento della platea di coloro a cui si potrà applicare la procedura per la verifica dei titoli edilizi necessari per il rilascio dei contributi per la ricostruzione privata nei territori, specificatamente, dell’Italia centrale colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017: l’autorizzazione degli interventi di ricostruzione di edifici privati in tutto o in parte lesionati, crollati o demoliti, realizzati con Scia edilizia interesserà non solo gli edifici o immobili danneggiati nei Comuni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dal sisma del 24 agosto 2016 ma anche quelli presenti in altri Comuni delle Regioni in questione che dimostrino – su richiesta degli interessati – il nesso di causalità diretto tra i danni riportati e gli eventi sismici in questione.Una novità molto importante quest’ultima che tende a riconoscere la necessità di investire nel recupero del patrimonio edilizio anche extra Cratere.

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