CRONACA

Sicurezza sul lavoro tra ricordo e riflessione

L’edizione 2022 del Premio Giovanni Trofa ha riproposto un tema abbastanza sentito anche sulla nostra isola: protagonisti gli studenti e illustri relatori che hanno puntato l’attenzione sulla delicata tematica

Quello del 2 maggio è stato l’evento culmine di un percorso meraviglioso compiuto dalla Pro Loco Serrara Fontana in occasione del Concorso a Premio Giovanni Trofa a favore della sicurezza sul lavoro. Coordinati da Arianna Orlando, in collaborazione con Roberto Monaco, sostenuti dal presidente Agostino Iacono,dal socio Andrea Trofa e da tutto il direttivo, i membri della Pro Loco hanno potuto presentare alle scuole del plesso Avallone di Panza il progetto di un concorso che dedicato a educare le fasce più giovani della popolazione al rispetto delle norme della sicurezza. È stato quindi possibile diffondere il messaggio “lavorare è un diritto e farlo in sicurezza è un diritto inalienabile”. La Scuola Avallone, splendidamente guidata e rappresentata dalla preside Allocca, ha accolto con grandissimo entusiasmo il progetto e, come dicevo prima, il viaggio è stato meraviglioso. La Pro Loco ha trasformato il linguaggio consono a un evento tanto tragico come la morte di Giovanni Trofa, amato membro della comunità fontanese, in una lingua capace di farsi accogliere dai più piccoli e più sensibili. È stato spiegato alle classi di studenti dai 9 agli 11 anni che “il lavoro nobilita l’uomo” perché gli rende dignità e indipendenza, perché lo colloca socialmente in un posto e che quel posto, che sia quello del cameriere, dell’impiegato o del dirigente d’azienda, merita grandissimo rispetto. Talvolta il diritto è però messo a dura prova e il rispetto, che dovrebbe essere sempre un atto dovuto, diventa invece un’opzione facoltativa. È stato detto un chiaro, secco, esplicito NO. È stato dichiarato con una forza coinvolgente che lavorare in modo sicuro è un diritto da pretendere sempre e non una gentile concessione, è stato affermato che il nostro compito di individui umani è quello di spenderci anche per i diritti degli altri non già perché ci occorre essere altruisti ma, al contrario, meravigliosamente egoisti: se vogliamo che i nostri diritti vengano tutelati, dobbiamo essere i primi a tutelare quelli altrui. Se vogliamo che la tranquillità in cui viviamo continui nel tempo, dobbiamo essere pronti a estenderla a tutti e a combattere perché tutti ne godano.

È questo il principio del vivere insieme. Non si è celebrata nella festa del 2 maggio tenutasi presso L’Istituto comprensivo D’Abundo la morte di Giovanni Trofa ma la sua vita: vita che andava protetta come bisogna oggi proteggere, amare e conservare la vita di tutti. Sono intervenuti ospiti importanti nelle persone di Rosario Caruso, Camillo Buono, Piero Temante e Luca D’Ambra, Irene Iacono (sindaco di SerraraFontana) e Mario Savio (vice sindaco di Forio): illuminanti per gli studenti, chiarissimi anche per i “più grandi” lí presenti. Quattro gli studenti sul podio per le categorie di Arte, Poesia, Tema e Comunicazione, tanti i modi di dire che ciascun lavoro è stato il migliore perché è stato un biglietto per il viaggio attraverso un mondo giovanissimo, in parte sconosciuto, pieno di ricchezza, riflessione e speranza.

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