Sicurezza stradale, il Comitato punta il dito contro gli adulti
Domenica mattina sit-in a Piazza Marina a Casamicciola de “La strada del buonsenso”, che è stata l’occasione per alcune riflessioni sul convegno al Polifunzionale del giorno prima
Il forum sugli aspetti tecnici e giuridici della sicurezza stradale svoltosi a Ischia sabato scorso al Polifunzionale ha coinvolto numerosi attori. Già durante il seminario il dibattito innescatosi era stato molto sentito con punti di vista non sempre coincidenti e anzi in alcuni casi contrastanti. Tra questi anche quello del Comitato “La strada del buonsenso”, che durante l’incontro aveva espresso perplessità sul tono di alcuni interventi, calibrati prevalentemente verso i giovani, mentre in realtà gran parte degli incidenti – ma anche delle comuni violazioni al codice della strada – sono causate da adulti.
Il comitato, che domenica mattina ha organizzato un sit-in a Casamicciola in Piazza Marina, ha poi diffuso una ulteriore riflessione sulla giornata di studio al Polifunzionale, approfondendo tale punto di vista: «È stata una giornata molto intensa – scrivono i componenti del Comitato “La strada del buonsenso” – quella del forum tenutosi il 26 febbraio al liceo Buchner alla presenza di personalità del mondo politico isolano, dirigenti e docenti regionali, associazioni e comitati cittadini, genitori e ragazzi, sul tema della sicurezza stradale. Una giornata foriera di preziosi consigli, esempi raccomandazioni, moniti, che un insieme di adulti in buona fede ha fatto agli studenti su come si deve guidare un veicolo, sulle cautele da adottare, sulle statistiche riportanti incidenti stradali quali principale causa di morte della popolazione tra i 15 e i 22 anni (non è stato specificato tuttavia se a provocare quel tipo di morte siano stati gli stessi 15/22enni o persone più adulte). “Non fate.. !” “dovete…!” “state attenti a…..!”, gli appelli, anche accorati, che si sono susseguiti dal palco dove gli intervenuti – ripetiamo: sindaci e assessori isolani, dirigenti docenti regionali, rappresentanti del mondo associativo tra cui i nostri, genitori – hanno lanciato in assoluta buona fede ad un bellissimo pubblico di studenti. Eppure, terminato l’incontro dopo una giornata di belle parole, bei vestiti, scuotimento di coscienze, dove in tanti, forse, hanno ricevuto uno slancio motivazionale verso una guida più prudente del proprio motorino, usciti dal Polifunzionale gli studenti si sono trovati di fronte al solito distonico esempio concreto: autoveicoli di adulti in attesa dei propri ragazzi in sosta in mezzo alla strada in seconda o inverosimilmente in terza fila, sul marciapiede, in curva, in area disabili, pedoni in carreggiata in mezzo alle auto in marcia.
Ciò posto non è nostra intenzione creare una contrapposizione ideologica tra adulti e giovani, ma il nostro vuole essere un invito far riflettere che mentre dentro al Polifunzionale flotte di adulti si sono rivolti a ragazzi parlando di virtuosi, ma pur sempre teorici esempi o modelli, un attimo dopo, all’esterno, quegli stessi ragazzi hanno sperimentato il solito modello perverso di come gli adulti sono soliti parcheggiare male a Ischia. E tutto nonostante la presenza di grandi aree di sosta a pochi metri. Dunque in materia di sicurezza a vivibilità stradale sulla nostra isola, teoria e pratica non solo non coincidono, ma restano lontanissime l’una dall’altra. Gli adulti predicano bene e razzolano male? Non possiamo esserne certi, ma dopo quanto descritto il sospetto ci viene, e temiamo che il messaggio che passa ai ragazzi possa essere esattamente questo. Perciò l’invito a riflettere tutti sulla necessità di modelli di coerenza che siano di esempio nella vita così come alla guida, modelli di cui hanno tanto bisogno i ragazzi che, ahinoi, ne lamentano la mancanza».