Con il consueto seguito interessato ed appassionato di tantissimi residenti e soprattutto turisti, è andata in scena ieri pomeriggio l’edizione 2024 del Corteo Storico di Sant’Alessandro, che ha visto circa 400 figuranti in costumi d’epoca sfilare da Ischia Ponte fino al porto raccontando secoli di storia della nostra isola, in pratica dall’epoca della Magna Grecia fino alla fine del XIX secolo. Al corteo hanno partecipato anche i diversi gruppi gemellati con Ischia: Marino, che rinnova il trentennale sodalizio con il corteo nel nome di Vittoria Colonna, i gruppi Imperiales Federici II di Foggia e Centro Studi Nundinae di Gravina di Puglia per la dominazione normanna e sveva, il gruppo folkloristico di Ortisei della Val Gardena, gli sbandieratori di Cava dei Tirreni,i Pistonieri Monte Castello, i Falconieri del gruppo Artis, i Cavalieri della Pergamena Bianca.
A rendere un omaggio e un tributo a tutte le persone che hanno collaborato per la realizzazione della festa di Sant’Alessandro con tenacia, spirito propositivo, dedizione, e che, purtroppo, non sono più con noi, si è scelta come immagine per il manifesto degli eventi una foto con il dottor Roberto Ielasi, che ha impersonato per anni il pescatore dell’isola ripercorrendo le tradizioni ed evocando un tempo in cui l’isola reggeva la sua economia non ancora sul turismo. Come di consueto la sfilata è preceduta da una serie di iniziative che si svolgeranno i giorni precedenti il 26 agosto. L’evento è stato realizzato grazie all’impegno instancabile dell’Associazione Pro Sant’Alessandro e dei tanti volontari che si spendono per mantenere viva questa bellissima tradizione con il contributo del Comune di Ischia. Una storia, quella del Corteo, che nacque in maniera del tutto casuale, come racconta il dott. Franco Napoleone: “Era l’anno 1981 quando noi del borgo di Sant’Alessandro abbiamo iniziato per gioco sei figuranti vestiti con abiti d’epoca, che erano poi i vestiti delle nonne, rappresentavano vecchi isolani e pescatori. L’appuntamento ebbe successo e in 40 anni la manifestazione è cresciuta. Oggi conta piu di 400 figuranti e se siamo arrivato fino alla quarantesima edizione lo dobbiamo al volontariato e all’entusiasmo di tanti concittadini. Quest’anno omaggiamo Roberto Ielasi, il quale ha sempre cercato di dare valore e dignità alla categoria di pescatori, contadini e in generale artigiani e altri mestieri antichi, troppo spesso bistrattati e oggi dimenticati e abbandonati nonostante l’importanza che hanno avuto nel corso della storia del nostro territorio”.