«Si prolunghi il sussidio Naspi».. La petizione on line è virale
Nonostante il cattivo tempo che ha imperversato in questi giorni sull’isola d’Ischia, il calendario parla chiaro: la primavera è alle porte. I timidi segni di fiducia che i turisti volenterosi di conoscere le bellezze dell’isola diventano ogni giorno più evidenti, ma le presenze sull’isola verde sono molto lontane dai tempi d’oro degli anni 90. Un crollo di numeri che ha costretto sempre più strutture ricettive e ristoranti ad aprire sempre più tardi in primavera. Decisioni che assottigliano il periodo di lavoro garantito e con esso anche l’opportunità di poter far affidamento su un assegno di disoccupazione che da ancora di salvezza nei mesi più freddi dell’anno si sta tramutando in una boccata di ossigeno insufficiente a fronteggiare le numerose e sempre più impellenti e pressanti spese che le famiglie ischitane devono fronteggiare.
I sentimenti di delusione e rabbia nei confronti della Naspi sono sempre più profondi. Una rabbia che corrisponde a un assottigliamento sostanziale dei conti correnti dei lavoratori stagionali. Per fronteggiare la situazione e tentare di attenuare i disagi, nasce sulla nota piattaforma change.org una petizione per chiedere che venga prolungato di almeno un mese il sussidio della Naspi per i lavoratori stagionali. «Una delle forze motrici di questo paese è il turismo, – si legge nel testo della petizione – un settore rappresentato da migliaia di lavoratori stagionali che lavorano 4/,5/6 mesi all’anno e poi richiedono la Naspi per poter campare nel periodo invernale,sussidio modificato nel 2016 a discapito dei lavoratori!Chiediamo la modifica e il prolungamento della Naspi di un mese! Di seguito la proposta bocciata dal governo E presentata da Forza Italia:
«NON VALIAMO NEANCHE 57 MILIONI PER QUESTO GOVERNO»
Questo il testo dell’emendamento presentato da Forza Italia e bocciato dal Governo sono stati dichiarati in sede di V Commissione inammissibili per “carenza di copertura”.” Il rimando allude alla proposta di modifica numero 2.576 al DDL n.1018 che proponeva di aggiungere dopo il comma 8 la seguente modifica: « Con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dall’anno 2018 e limitatamente ai lavoratori con qualifica di stagionali dei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali, la durata della NASpI, calcolata ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, viene incrementata del 35 per cento. In ogni caso, la durata della NASpI corrisposta in applicazione del primo periodo non può superare il limite massimo di quattro mesi. Agli oneri derivanti dal primo periodo del presente articolo, valutato in 57 milioni di euro per l’anno 2019 e in 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, relativa al Fondo per interventi strutturali di politica economica».
LA TUTELA DELLA DISOCCUPAZIONE PER I LAVORATORI STAGIONALI
In base alla normativa vigente fino al 2014 i lavoratori stagionali, a fronte di un rapporto di lavoro della durata di 6 mesi nell’anno erano in grado di percepire, nello stesso anno, altrettanti mesi di prestazione di disoccupazione. Questo regime implicava che i lavoratori stagionali assorbissero annualmente circa il 12% della spesa totale per l’indennità di disoccupazione pur rappresentando solo il 2,5% del totale degli assicurati.
La nuova indennità di disoccupazione NASpI, in vigore da maggio 2015, ha allineato più strettamente la durata delle prestazioni all’anzianità contributiva del lavoratore. Con le nuove regole, un lavoratore stagionale che ha lavorato 6 mesi nell’anno può percepire, nello stesso anno, una indennità pari a 3 mesi. “A protestare per ottenere i propri diritti non si è mai abbastanza – ha chiarito Ferdinando Caredda che non manca di chiamare all’appello i non pochi lavoratori stagionali che dovrebbero accorrere per vedere garantiti i propri diritti. Partiremo alle 04.30 del mattino da Ischia verso Pozzuoli per poi proseguire verso Roma in bus, abbiamo bisogno dell’appoggio di tutti coloro che hanno difficoltà per la Naspi