SERRARA FONTANA Demanio Marittimo, ecco il supporto tecnico per il PAD

Il Demanio continua ad essere croce e delizia degli enti pubblici. Ischia non è da meno e gli enti locali continua a cercare strategie e vie di fuga nel tentativo di mettere ordine. Non ultimo nella redazione dei piani. Sempre più spesso ci si affida a professionisti esterni per mettere mano alla redazione di tali atti.L’esecutivo del sindaco Irene Iacono ha deciso, anch’esso, ad esempio, di ricorre al supporto tecnico in materia di demanio marittimo. Per farlo serviranno non meno di 15 mila euro.In particolare la Giunta ha dato seguito, condividendo le osservazioni e la proposta dell’assessore al DemanioEugenio Carlo Mattera nel merito della redazione del PAD, il Piano attuativo di utilizzazione delle aree demaniali. Nello specifico stando a quanto stabilito in tal senso dalla Regione Campania con il preliminare del Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo, PUAD con finalità turistico-ricreative «i Comuni costieri competenti per territorio, nella predisposizione dei propri Piani Attuativi di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PAD) e nell’esercizio delle funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale, sono tenuti a conformarsi alle norme regolamentari stabilite dalla Regione con il PUAD».Quindi Iacono& Co si adeguano «nel rispetto della Normativa regionale e statale e dei piani vigenti ed in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, individuano “ambiti omogenei di intervento, il relativo standard sui servizi con particolare riferimento alle aree da destinare alla balneazione ed ai servizi e alle attrezzature connesse all’attività degli stabilimenti balneari».

Inoltre, parlando di sostanza e di cose che interessano in particolarei balneari, le strutture turistiche esistenti sono da ritenersi elementi costitutivi del PAD” secondo il preliminare di PUAD approvato dalla Giunta regionale a dicembre 2022 e dal Consiglio il 23 aprile 2024. E da allora i Comuni si sono attivati per la redazione del PADentro 240 giorni. Tutto questo deve avvenire d’intesa con gli Enti Gestori delle Aree Marine Protette, attraverso un processo partecipativo che vede coinvolte le associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, associazioni professionali, terzo settore e cittadini.

Dovendo avviare le procedure per la redazione del PAD, sulla scorta di quanto accaduto già in altri comuni isolani, Forio ad esempio, si è deciso di esternalizzare «alla luce della complessità delle varie componenti che intervengono nella materia ed a salvaguardia di possibili azioni di sviluppo sostenibile che faccia leva sugli aspetti naturalistici, paesaggistici del territorio da integrare con gli aspetti demaniali, avvalersi di una consulenza esterna di professionista di comprovata esperienza in materia, che garantisca supporto tecnico per la redazione del Piano Attuativo di settore relativo all’uso della fascia costiera da un punto di vista normativo, urbanistico ed ambientale, definendo, nel contempo, una fruizione turistica che, partendo dallo stato di fatto attuale, sia compatibile con i vincoli di natura paesaggistica-ambientale e con le norme di utilizzo delle aree demaniali marittime con la produzione di elaborati tecnico-grafici da piano di settore, Piano spiaggia, nonché dei relativi regolamenti attuativi conformati al codice della navigazione».

Ribadita la complessità della materia a livello tecnico, è stato incaricato il responsabile del Settore IV di avviare il procedimento per l’individuazione del supporto tecnico per la completa redazione del PAD (Fase operativa per la redazione, acquisizione pareri ed approvazione) destinando a tale iniziativa un budget massimo di 15.000 euro oltre Iva e Cassa.

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