Sei contratti “aumm aumm”, riecco lo zampino della politica
Altrettanti soggetti lavoreranno a tempo determinato con la Evi spa dopo essere stati selezionati dall’agenzia interinale Lavorint, ma nel mirino finisce l’assenza di trasparenza nelle procedure
Una vicenda raccontata e documentata da un gruppo di persone che si ritengono defraudate, a loro dire, dalla possibilità di accedere a quello che definiscono un “concorso”, che in realtà tale non può essere definito, ma che ad una attenta analisi ed accurata indagine che abbiamo compiuto è decisamente corrispondente al vero. Nel mirino, i predetti soggetti lamentano di tale procedura concorsuale che sarebbe rimasta occulta e che si sarebbe svolta presso l’Evi, società che si occupa del servizio di acquedotto e fognature sull’isola d’Ischia. Una storia che merita di essere raccontata anche se una cosa vogliamo dirla in premessa: il fatto che chi ha segnalato la vicenda si nasconda dietro l’anonimato solo perché cita alcuni “pezzi forti” della politica isolana è una scelta che non condividiamo né accettiamo, perché dimostra una mancanza di coraggio. Ma dal momento che i fatti appaiono essere tutto sommato fondati e ritenendo il diritto di fare informazione in ogni caso prioritario, per una volta facciamo eccezione su una “pratica” – quella dii nascondersi e non venire allo scoperto – che proprio non approviamo né tolleriamo per principio.
Qualche tempo fa, entrando nel merito, l’Evi ha deciso di procedere all’assunzione di sei impiegati part time a tempo indeterminato, per il tramite – lamentano i denuncianti – di una agenzia interinale, tale “Lavorint”, con sede a Milano. Le procedure in questione si sono concluse lo scorso 6 ottobre. Chi ha contattato il nostro giornale, ha tenuto testualmente a precisare: “Ogni giorno io e altre persone interessate che, purtroppo, non fanno parte della classe ‘prescelta’, abbiamo controllato il sito ufficiale della Lavorint giorno per giorno, in attesa che venisse pubblicato il bando di gara prima citato. Sono passate diverse settimane ma non figura nulla, abbiamo anche chiamato via telefono la Lavorint ma ci hanno risposto che loro sono totalmente all’oscuro di questo bando e non potevano aiutarci in alcun modo. Oggi (ieri per chi legge, ndr), con sommo dispiacere, abbiamo saputo che presso gli uffici EVI di Ischia porto, si sono presentati i sei prescelti ed hanno ottenuto il posto di lavoro, nonostante ci troviamo in piena crisi covid ed il governo ha sospeso tutte le assunzioni nel settore pubblico che non riguardino ospedali e medicina generale. Dunque com’è possibile che queste persone abbiano vinto un concorso pubblico inesistente e siano entrati a tutti gli effetti come impiegati EVI presso gli uffici, in piena pandemia e blocco delle assunzioni?”.
Qui in effetti, per amore di verità, vanno sottolineate alcune anomalie nel racconto e nella denuncia delle parti interessate dal momento che parliamo di soggetti che lavoreranno a tempo determinato presso l’azienda con sede in via Leonardo Mazzella e che certo non hanno vinto un concorso pubblico, giusto per essere chiari. Ma la parte più succosa di questa denuncia è quella che riguarda la circostanza secondo la quale i prescelti sono gli stessi dello scorso anno cui si è aggiunta una new entry e vengono anche fatti i nomi. Si tratta di un consigliere comunale di Forio, il nipote di un ex sindaco di Lacco Ameno, il figlio di due dipendenti impiegati presso l’Evi e residenti a Casamicciola, la figlia di un consigliere comunale di Ischia e la nipote diretta del sindaco di Serrara Fontana.
Un epilogo, questo, che ha lasciato l’amaro in bocca al nostro anonimo informatore il quale rincara la dose scrivendo che “come sempre, abbiamo un prescelto per ogni Comune, così come prevedono gli ormai abituali accordi sotto banco. Tutto questo, naturalmente, nella speranza che mai nessuno lo venisse a sapere, ma che invece molti sapevano già in anticipo, speranzosi quanto meno di presentare una domanda di lavoro o di accesso al concorso, cosa invece mai resa possibile dai soliti sotterfugi. C’è però anche un ulteriore dettaglio dell’autore della segnalazione che non corrisponde al vero. Il mister X in questione infatti scrive che “Ogni prova di ciò che ho detto, è confermata dalla semplice presenza di questi prescelti presso la EVI spa di Ischia Porto, già operativi in pieno ed in attesa di concorso pubblico dell’EVI stessa, in quanto presto ce ne sarà bisogno a causa dei tanti anziani che andranno in pensione, e che però riserverà un diritto di precedenza a chiunque abbia già lavorato presso la EVI, quindi questi posti di lavoro provvisori, non sono altro che una copertura per una sicura assunzione a tempo indeterminato di questi prescelti, aggirando qualsiasi legge e regola in vigore attualmente”. Qui è opportuno fare chiarezza, a scanso di equivoci e magari anche per tranquillizzare il nostro lettore: l’Evi è una società partecipata a tutti gli effetti e come tale nel caso in cui dovesse bandire un concorso, avrebbe l’obbligo di rispettare determinate regole. Tra queste, non ne esiste nessuna che regali un diritto di prelazione a chi abbia prestato servizio nell’azienda anche per un periodo di lavoro determinato. Se mai un giorno dovesse aprirsi una procedura concorsuale, tutti gli aspiranti partirebbero da zero, questa è una certezza inoppugnabile. Ma restano ovviamente una serie di ombre, prima tra tutte le generalità dei soggetti chiamati a collaborare con l’ente a tempo determinato, che certamente sono in un modo o nell’altro collegati alla politica. E questo, forse, non è piaciuto a chi ha denunciato questa vicenda più di ogni altra cosa.