Segnali di speranza per il turismo, ecco l’isola che riapre
La “mappa” delle strutture alberghiere e termali che riapriranno i battenti nelle prossime settimane raccogliendo la sfida di una stagione anomala, già fortemente segnata dall’emergenza sanitaria
È inevitabile: in una stagione turistica già fortemente compromessa dall’emergenza sanitaria, dove anche il tentativo di salvare il salvabile si scontra con i necessari protocolli di prevenzione anti covid-19, l’isola d’Ischia (che di turismo vive) tiene d’occhio con preoccupata attenzione la “mappa” delle attività ricettive. E lo fa registrando febbrilmente le decisioni degli imprenditori locali, tra chi decide di riaprire nonostante le mille incognite che andranno affrontate, e chi ritiene di “passare la mano” e dare direttamente l’arrivederci al 2021. Una scelta, quest’ultima, naturalmente legittima ma che ha dato la stura a un animoso dibattito oltre che a tensioni sempre crescenti tra le file di tanti lavoratori stagionali, costretti a veder sparire il proprio posto di lavoro (si spera, temporaneamente), in un momento in cui la crisi economica inizia a far sentire i propri effetti, senza prospettive certe a medio termine.
Sia come sia, sono comunque diverse le strutture alberghiere che hanno deciso di raccogliere la sfida affrontando questa inedita stagione turistica. Abbiamo quindi provato a sintetizzare le varie date d’apertura per comporre un vademecum, ancora incompleto, ma che ci auguriamo si estenda progressivamente. Dopo l’annunciata chiusura dei Poseidon e la riapertura del Negombo il prossimo 19 giugno, la mappa di cui parlavamo si arricchisce di un’altra bandierina: il parco termale del Castiglione riprenderà le attività il 4 luglio. Non solo: qualche settimana dopo, anche l’annesso albergo aprirà le proprie camere ai turisti. Un altro grande gruppo alberghiero dell’isola, quello che fa capo alla famiglia Leonessa, a quanto si apprende riaprirà verso fine giugno: nel dettaglio, ripartiranno l’hotel Excelsior e il Continental Mare.
Viene data come probabile la successiva riapertura dell’Hotel Moresco e, forse, del Continental Terme. La fine di giugno è anche il periodo in cui pure l’Hotel Cristallo, appartenente alla Dim hotels, sarà di nuovo in attività. Stessa cosa per l’hotel Tritone di Forio, che inizierà la stagione dal 27 giugno. Il giorno successivo toccherà all’hotel Michelangelo. A Ischia la Dico Hotels, cui fanno capo prestigiose strutture alberghiere, ripartirà il 4 luglio con l’apertura dell’hotel Parco Aurora e del Royal. Al momento restano chiuse invece La Villa Rosa e l’hotel San Giovanni. Queste le ultime evoluzioni, imprevisti permettendo, riguardanti alcune delle più importanti attività ricettive dell’isola.
Restano tuttavia enormi interrogativi, molti dei quali riguardano le dimensioni del giro di affari che si concretizzeranno. Alcuni addetti ai lavori spiegano che quest’anno, tra stagione decurtata, numeri ridotti a causa del distanziamento fisico e spese di adeguamento sanitario e di sicurezza generale, ben difficilmente si potrà parlare di utili. In sostanza, si tratterebbe soltanto di capire quanto rimetterci, perché pochi si attendono utili. I protocolli per le piscine e per le attività termali, a cui stanno tentando di uniformarsi le varie strutture, rappresentano anch’essi un’incognita non da poco. Al di là della drastica diminuzione di persone ammesse contemporaneamente a beneficiare delle acque, cosa che giocoforza significherà meno affluenza e quindi minori introiti, ci si domanda quali misure di controllo verranno predisposte e come saranno applicate. Alcuni riaprono anche nella convinzione che un anno di completa chiusura potrebbe essere controproducente, rendendo ancora più difficoltosa la riapertura. In ogni caso, il 2020 si delinea anche come un anno di rodaggio, durante il quale “prendere le misure” (anche letteralmente, da un certo punto di vista) a una serie di norme che verosimilmente modificheranno a lungo le modalità di fruizione dell’intera esperienza turistica.