Scuole chiuse, ma splende il sole. Polemiche a Lacco e Casamicciola
Nonostante la giornata serena, le scuole nei due comuni sono rimaste chiuse. Dopo gli allarmistici comunicati della Protezione Civile i primi cittadini del territorio già martoriato da terremoto e alluvioni, hanno preferito non rischiare
Vesuvio innevato, forte raffiche di vento e mare agitato con onde alte diversi metri. Ieri la giornata non è stata di certo delle più serene, ma non così drammatica da giustificare la chiusura delle scuole, come i sindaci di Casamicciola Terme e di Lacco Ameno hanno deciso con un’ordinanza ad hoc. Di buon mattino, nel vedere che il cielo era completamente sereno e che il vento stava pian piano dando tregua all’isola, dopo le forti raffiche che hanno impensierito un po’ tutti gli isolani durante la notte, sicuramente i primi cittadini Castagna e Pascale un po’ si saranno pentiti della decisione, non sposata anche dagli altri 4 sindaci dell’isola, ma d’altro canto piuttosto che rischiare meglio essere previdenti oltre ogni misura. Abbiamo pur sempre a che fare con un territorio martoriato non solo dal recente terremoto, ma anche da diverse alluvioni, smottamenti e cadute di alberi in cui è difficile fare prevenzione.
Durante la notte sono state registrate raffiche di vento potentissime. Alcune hanno raggiunto anche i 100 km orari e le conseguenze si potevano notare guardando verso il mare, distesa d’azzurro piena delle pennellate bianche dei marosi. Ieri mattina le scuole di Casamicciola e Lacco Ameno erano chiuse, anche se il vento, che durante tutta la notte ha spirato violentemente, stamattina era notevolmente calato e la giornata ha regalato intensi colori di azzurro. I ragazzi hanno così giovato di una giornata di vacanza, sicuramente molto gradita da parte degli alunni, un po’ meno dai genitori che colti di sorpresa hanno dovuto fare i salti mortali per conciliare i propri impegni mattutini con l’improvvisa presenza dei figli a casa. Troppo allarmismo da parte dei sindaci? Come di consueto l’isola si spacca: c’è chi ritiene che la prudenza non sia mai troppa, ancora viva è la paura di chi si è visto crollare davanti agli occhi alberi, muri di contenimento e pali della luce. Altri invece parlano di estremo elasticità dei sindaci di fronte a ai fenomeni atmosferici. Ma di fronte ai numerosi bollettini della Protezione Civile c’è poco arbitrio da mettere in campo, nel dubbio i sindaci di territori tanto martoriati preferiscono giocare la carta della prudenza, con buona pace dei genitori apprensivi, in nome della salute e dell’incolumità di chi frequenta scuola a Casamicciola e Lacco Ameno.