Scuola: Nuovo concorso docenti, ma non si sa quando
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha informato le organizzazioni sindacali sulla richiesta di autorizzazione inviata al MEF di 14.438 posti da bandire per il prossimo concorso
Nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha informato le organizzazioni sindacali sulla richiesta di autorizzazione inviata al MEF di 14.438 posti da bandire per il prossimo concorso. Questi posti sono quelli che risultano disponibili e vacanti rispetto ai 50.807 posti già autorizzati e al netto delle assunzioni in ruolo effettuate per l’a.s. 2023/24. Questi 14.438 posti, quindi, si vanno ad aggiungere ai 30.126 che non erano stati inizialmente autorizzati per un totale di 44.546 posti disponibili per il prossimo concorso. Numeri comunque che sono ancora da confermare. Un concorso, inoltre, di cui ancora ad oggi non si conosce la tempistica.
“In merito a questo punto – sottolinea Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua – abbiamo ribadito la necessità di conoscere la distribuzione dei posti a livello nazionale, divisi per classi di concorso e posti di sostegno, che saranno messi a bando per il prossimo concorso.
Abbiamo ulteriormente rivendicato lo scorrimento delle graduatorie – in tempi rapidi – di tutti i concorsi ad oggi vigenti, in particolar modo di quelli del concorso del 2020 comprensivi degli idonei. Per la Federazione UIL Scuola Rua l’obiettivo deve essere quello di garantire il diritto allʼassunzione a docenti che sono già stati selezionati tramite una procedura concorsuale ordinaria altamente selettiva. Ricordiamo che, oltre al colloquio orale e, per talune classi di concorso, hanno svolto anche la prova pratica. Molti di questi docenti, che ad oggi sono attualmente nelle graduatorie di merito, in attesa del ruolo, si troveranno costretti a partecipare al prossimo concorso per non essere scavalcati dai nuovi vincitori. Come noto, infatti, i vincitori del prossimo concorso avranno priorità nell’assunzione rispetto agli idonei del concorso del 2020.
Abbiamo quindi proposto che il prossimo concorso sia bandito solo per quelle CDC e in quelle regioni nelle quali le graduatorie di merito del concorso docenti 2020 – ordinario infanzia, primaria, secondaria e STEM 2022 – siano esaurite o in fase di esaurimento.
Così come ormai riteniamo non più rinviabile un intervento legislativo strutturale che consente le assunzioni dalla I fascia delle GPS per posto comune oltre che per il sostegno.
Secondo la Federazione UIL Scuola Rua – conclude Giuseppe D’Aprile – bisogna bandire ulteriori concorsi solo laddove necessario. E’ invece urgente eliminare il precariato esistente per stabilizzare il personale e assicurare agli alunni la tanto decantata continuità didattica”.