Scotti: «Diamo un contributo per salvare il nostro paese»

Il consulente sportivo isolano lancia il suo appello: «Siamo chiamati a dare un contributo forte per le sorti del nostro paese, #restiamoacasa»

Giorni sempre più duri soprattutto per chi è abituato a vivere tra la gente. Certo è che come molti sostengono e hanno sostenuto non è certo la guerra dei nostri nonni, in fondo ci hanno chiesto semplicemente di rimanere a casa seduti sul divano… Chi può, perché se parliamo di informazione, oggi più di ieri è chiamata a fare il suo dovere e si spera tra l’altro che sia fatto bene.

A parte questo preambolo, risulta comunque difficile ai nostri tempi, abituati come siamo a correre di qua e di là, in questo circolo vizioso che era la nostra vita almeno fino a due settimane fa, fino a quando il nemico invisibile non ci ha costretti a fermarci.

Di questo e altro ne abbiamo parlo con il consulente isolano Giuseppe Scotti, impegnato anche con altre squadre fuori dal territorio: «Stiamo vivendo un periodo difficile – afferma – fuori da ogni logica se consideriamo quanto siamo abituati alla nostra libertà e a quanto essa oggi ci manchi. Ma è pur vero che in questo momento la priorità assoluta è la salute, la nostra salute e il futuro di tutti noi».

Parliamo di sport, di calcio e di quanto questo momento difficile incide e possa incidere su esso, considerando tra l’altro la tua professione e quindi le complicazioni anche future se vogliamo in merito alla carriera dei calciatori…

«Ribadisco, mi spiace e mi duole dirlo ma il calcio e lo sport in generale in questo momento passa in secondo piano anche perché come si suole dire se non c’è salute non c’è nulla. E’ pur vero però che il calcio soprattutto in Italia che sia a livello professionistico o dilettantistico è comunque un’azienda e come tale anch’essa soffre e sicuramente soffrirà le conseguenze e il protrarsi di questa situazione se si andrà avanti ancora così. Il desiderio di tutti è che si riesca quanto prima a superare questo momento e soprattutto a venirne fuori il prima possibile. Siamo tutti molto provati e anche preoccupati, per le tante vittime che comunque già contiamo in Italia e per quello che poi sarà dopo».

Indubbiamente, prima la salute, ma a livello economico e organizzativo quanto questo stop peserà alle varie società calcistiche e agli stessi giocatori sia se si dovesse riprendere il campionato dopo il 3 aprile sia, sia se poi se ne dovesse riparlare direttamente la prossima stagione…

«A livello organizzativo sicuramente è tosta, quando e se si avrà la certezza si partirà. E’ ovvio per quanto riguarda i giocatori che si fa parecchia fatica a cercare di mantenersi in forma, anche se ci siamo ingegnati con degli allenamenti personalizzati da poter fare in casa nel limite del possibile, ma sappiamo bene tutti che non è la stessa cosa, manca lo spazio e tutte le attrezzatture necessarie oltre ai propri compagni che per uno sport come il calcio è una prerogativa importante parlando appunto di uno sport di squadra. Purtroppo inevitabilmente anche il calcio pagherà le scorie di questo bruttissimo momento e lo pagheremo un bel po’ tutti. Pe quanto concerne le società sono in attesa di comunicazioni anche loro. La cosa principale che bisognava fare è stata fatta, ovvero sospendere completamente le attività. Purtroppo ci sono in ballo anche tante altre situazioni e no è facile e ripeto forse soprattutto in Italia, il calcio è un’azienda attorno alla quale girano cifre importanti. Quindi tutto ciò che possiamo fare e dobbiamo fare ora è continuare ad attenerci alle norme e attendere come si suole dire i tempi migliori».

Per quanto concerne l’Ischia cosa ci dice, si ritiene soddisfatto del lavoro fatto dai suoi ragazzi e in generale dalla squadra dell’isola?

«Penso che siamo in pienissima linea con quelli che erano gli obiettivi da raggiungere e non parlo solo della prima squadra ma anche dell’ottimo lavoro fatto dal settore giovanile. L’Ischia di oggi rispetto a quella di un anno fa è tutta un’altra galassia. Siamo tutti credo soddisfatti perché nessuno della squadra ha deluso le aspettative, stiamo marciando verso la promozione in Eccellenza ed è quello che volevamo, speravamo e ci auguravamo tutti e sono sicuro che non appena tutto tornerà alla normalità riusciremo a condurre in porto la nave».

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