Scala: Postazioni sanitarie sulle spiagge e più Forze dell’Ordine
Per il consigliere del gruppo “Per Procida”, inoltre, bisogna chiarire molti aspetti sull’utilizzo delle spiagge pubbliche e in concessione
Con bed and breakfast, affittacamere, villaggi, campeggi, case vacanze, agriturismi, piscine (non termali) e palestre, continua la fase di riapertura delle attività commerciali, secondo il dettato di indirizzi nazionali, di ordinanze regionali, integrate da quelle comunali, che oramai si susseguono a ritmo giornaliero e, se da un lato si lascia intravedere un ritorno ad una “nuova normalità”, anche sotto il profilo del movimento turistico, dopo circa tre mesi vissuti in un tempo sospeso, questa raffica di disposizioni, proprio perché siamo davanti ad un evento unico e straordinario, finiscono con il dare ampio spazio a quesiti di non semplice ed immediata soluzione da parte delle stesse Istituzioni, delle imprese e dei cittadini.
Da questo punto di vista, nella giornata di ieri, il consigliere comunale Menico Scala, con un post sul suo profilo social, ha posto l’accento, e formulate alcune proposte, su una serie di problematiche che interessano l’utilizzo e l’accesso alle spiagge, libere e in concessione, dell’isola: “Vorrei proporre – scrive Scala – alcune riflessioni sulla questione che riguarda l’utilizzo delle spiagge. Nello scorso fine settimana, pur potendo, gli stabilimenti balneari dell’isola non hanno riaperto in quanto ancora tante questioni rimangono da definire. Fermo restando che ad oggi non si conosce ancora chi dovrà provvedere al controllo delle spiagge pubbliche e con quali titoli, compiti e modalità, ci chiediamo, considerato che su queste non esiste alcun tipo di servizio (tanto per dire i w.c., postazioni per il lavaggio delle mani, distributori di disinfettante, etc.) come e cosa dovranno rispondere i titolari e il personale degli stabilimenti balneari che, inevitabilmente, verranno presi d’assalto per fornire tali servizi? Potranno rifiutarsi? Qualora si rendessero disponibili come dovranno comportarsi e chi pagherà gli ulteriori oneri di acquisto materiali e sanificazione dei locali ad ogni utilizzo?
Altra questione – conclude Menico Scala – riguarda l’allestimento di appositi gazebo, così come già fatto negli anni precedenti, per allestire presidi sanitari mobili da parte dell’ASL, così come riteniamo più che doveroso la richiesta presso le autorità istituzionali competenti della consistenza delle Forze dell’ordine e questo sia per quanto riguarda uomini e mezzi a terra come a mare”.