Santi Migranti, a Ischia e Lacco Ameno le installazioni fotografiche di Massimo Pastore
Da lunedì fino all’Epifania saranno posizionate in punti strategici dei due Comuni come via Iasolino e Piazza Ugo Calise
Arriva anche nei Comuni di Ischia e Lacco Ameno il progetto di Massimo Pastore, “Santi Migranti” A partire da lunedì e fino al prossimo 6 gennaio, saranno installate, in collaborazione con l’ Amministrazione di Ischia le icone di San Pietro, Santa Brigida, Sant’Erasmo San Rocco e il Dalai Lama in diversi punti del Comune di Ischia e Santa Restituta nel Comune di Lacco Ameno. Il progetto Santi Migranti nasce come risposta di Massimo Pastore ad una serie di quesiti stimolati dalle disumane politiche anti migranti del primo Governo Conte.
Come trasformare un concetto negativo in positivo? Cosa fare e come parlare alla gente, non contro ma a favore di qualcuno e qualcosa? Come contrapporre alla volgarità la raffinatezza, alla violenza la gentilezza? Aggiungendo una “S” un messaggio negativo è divenuto positivo un r, trasformando così Anti in Santi. C’è Santa Patrizia, compatrona di Napoli, fuggita da quella che è oggi Istanbul a causa del matrimonio impostole dal padre. Si imbarca per la Terra Santa, che non raggiungerà mai, perché naufragherà sulla costa di Napoli, dove morirà poco dopo. San Gaudioso, chiamato anche il Santo Africano, che parte dalla Tunisia per sfuggire alle persecuzioni da parte dei vandali di Genserico per poi naufragare sulla barca senza vela e senza remi, ancora una volta a Napoli. Ma non è solo una questione napoletana; pensiamo a Santa Brigida che dalla Svezia parte per arrivare a Roma e poi in Terra Santa.
Il progetto fotografico di arte pubblica del napoletano Massimo Pastore, in pochi mesi ha coinvolto numerose città italiane e straniere come Napoli, Matera, Venezia, Roma e Bruxelles disseminando sui muri veri e propri santini di grosse dimensioni. Un tema fortemente attuale per un progetto che vuole ricordare che anche le icone della nostra tradizione culturale e religiosa furono uomini e donne che vissero una storia di migrazione. Tra queste non poteva mancare Santa Restituta, patrona insieme a San Giovan Giuseppe della nostra isola. Guardando i manifesti A3 con l’hashtag #quiriposa disseminati a Napoli come in altre città, trasposizioni di iscrizioni presenti sulle lapidi del Cimitero di Lampedusa, l’autore ha così iniziato a riflettere sulle recenti politiche anti-migranti, con la volontà di fare qualcosa di concreto.
E così sono nate queste figure di Santi, rappresentate da persone selezionate in base a una somiglianza e caratterizzate dall’essere avvolti da una coperta isotermica, la stessa che avvolge i corpi dei migranti provenienti dal mare. Un messaggio diretto quello che arriva dall’affissione di questi manifesti, spesso non autorizzata, un significato anche politico per ricordare a quanti lo hanno dimenticato che la migrazione ha sempre fatto parte della nostra storia.