SANTARONI HA TUTTO IL PAESE CONTRO: «METTI LE COSE A POSTO O RIDACCI L’AREA DELLA SIENA COM’ERA PRIMA CON UVE, INSALATE E CARCIOFI…»
Vari mesi fa, un anno circa, l’avvocato Mario Santaroni, incalzato dalla critica per la brutta piega che andavano prendendo i lavori per il costruendo mega-parcheggio della Siena, si i vide costretto, a rilasciare delle spiegazioni, per calmare…le acque fra i cittadini già in evidente e giustificato stato di agitazione. Più che spiegazioni, il suo fu uno sfogo auto difensivo condito da assicurazioni che i lavoro sarebbero stati portati a termine entro un mese. La gente ne prese atto aspettando che fosse tutto vero. Da allora ad oggi quanto promesso non si è verificato . Addirittura è accaduto di peggio. L’area del parcheggio ha continuato ad avere l’aspetto di un pantano e nulla di nuovo appare all’orizzonte. Ecco le spiegazioni-assicurazione rilasciate da Santaroni dopo la prima bufera di critiche: “Innanzitutto, esordisce Santaroni, va ricordato che stiamo parlando di un’impresa estremamente difficile. Detto questo, devo anche precisare che mentre tanti si lamentano e vanno a cercare altrove, le cause dei propri mali, qua, chi paga per gli imprevisti, le difficoltà, i tempi che si prolungano, il lavoro che si aggiunge a quello programmato, sono solo io.” “Qui il primo danneggiato sono io, continua l’avvocato, Qui ognuno osserva, commenta, sentenzia ma sono io che sto realizzando un’opera che ad Ischia non è stata mai realizzata e che ha i suoi rischi, i suoi tempi e soprattutto, i suoi imprevisti che, ovviamente hanno dei costi” “L’acqua che si vede, prosegue nella sua chiara esposizione Mario Santaroni, è acqua di mare che abbiamo immesso per sanare una situazione venutasi a creare d’improvviso. In pratica, durante l’esecuzione dei lavori abbiamo riscontrato un buco sul tappo di fondo che ha provocato il distacco di due colonne di cemento. Si può notare che le macchine sono state spostate sulla parte superiore. Ora bisogna passare alla riparazione, ma nel contempo, un altro imprevisto riguarda la macchina usata per le perforazioni che ha subito la rottura di un pezzo…”“Stiamo facendo iniezioni di cemento , afferma ancora Santaroni. Sono nove iniezioni che vanno realizzate attorno alle colonne, poi si provvederà a togliere l’acqua che, lo ripeto, noi abbiamo fatto affluire, infatti attualmente siamo al livello del mare., poi si provvederà a completare il pavimento. Un’operazione non diversa da quella realizzata per tirare su l’auditorium che però scende su due piani e non su tre come il parcheggio”.“Dovremmo farcela al più presto. È questione di giorni, conclude l’avv. Santaroni Vorrei ricordare che questo non è il parcheggio del Jolly dove non c’è acqua, qui la situazione è molto più complessa. Si tenga conto che, sistemate queste ultime situazioni impreviste, tolta l’acqua che ognuno avrà visto, il proseguimento non dovrebbe essere difficile perché il parcheggio è un prefabbricato che va solo calato nello spazio definito. Tutto qui”. Ed ha ragione Santaroni: tutto qui.
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