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Sant’Angelo, arriva la revoca parziale dello sgombero

Il primo cittadino di Serrara Fontana Irene Iacono ha potuto parzialmente “liberare” via Nazario Sauro, grazie ad una serie di interventi di messa in sicurezza nella zona dell’istmo. La prima di una serie di ordinanze era stata emessa a seguito degli eventi meteorologici del 26 novembre 2022, nella primavera dello scorso anno erano state disposte una serie di opere da eseguire al costone

Grazie agli interventi di messa in sicurezza post stato di emergenza frana di Ischia, il sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono riesce a revocare, anche se solo parzialmente le ordinanze di sgombero e messa in sicurezza dell’istmo di Sant’Angelo. In particolare, le parti interessate dalla proprietà Agrituristica Milanese. L’Annosa questione del borgo che chiude al porticciolo turistico segna una prima svolta . Il sindaco Iacono ha parzialmente revocato una delle ordinanze adottate a seguito degli eventi meteorologici del 26 novembre 2022. Si ratta della parziale revoca dell’ordinanza n. 18 del 21 aprile 2023, con la quale si disponeva la messa in sicurezza del costone e lo sgombero dell’unità immobiliare ipogea dell’Agrituristica con accesso dalla via Nazario Sauro. Quei rischi atavici, ora non ci sarebbero più. A certificarlo le perizie geologiche di parte disposte dalla Agrituristica Milanese e confermate dalla struttura commissariale.

Ad agosto scorso la società Agrituristica ha infatti trasmesso al Comune l’istanza di revoca dell’ordinanza allegando relazione geomorfologica a firma del geol. Giuseppe Cerchiaro, che certifica: «Per quanto riguarda il settore di versante strettamente attinente al manufatto ipogeo, non si hanno evidenze significative di fenomeni di instabilità che, allo stato attuale, compromettono l’incolumità̀ pubblica e privata relativamente agli utenti dell’abitazione stessa nonché́ del belvedere denominato “Parate” e delle aree di accesso e di pertinenza degli stessi. Alla luce delle motivazioni sovraesposte, si ritiene, dunque, che per tali aree non sussistono, alla data della presente, condizioni di rischio (nel breve- medio termine) tali da rendere necessario il divieto di accesso e di utilizzo dell’unità immobiliare ipogea”». Il responsabile del Servizio Tecnico del comune ha chiesto alla Struttura Commissariale di confermare l’istanza di parte e questa con la nota a firma dell’ing. Gianluca Loffredo e prof. geol. Francesco Maria Guadagno rendono «nulla osta alla revoca parziale dell’ordinanza del Comune di Serrara Fontana relativa all’interdizione dell’area di accesso ai locali ipogei di cui alla richiesta di detta società, ricadenti nei settori contermini alle aree coinvolte dalle instabilità̀».

Servono però altre opere. Ovvero scrivono Loffredo e Guadagno: «In attesa che vengano realizzati i progettati interventi di definitiva messa in sicurezza dell’intero versante, oltre al permanere della fascia di interdizione definita». Nel provvedimento di revoca il sindaco di Serrara Fontana di fatto certifica che tutto quanto all’epoca costituiva pericolo per la pubblica e privata incolumità è stato sanato attraverso le necessarie opere di contenimento del costone, per la sua messa in sicurezza, attraverso la realizzazione degli interventi indicati nella relazione tecnica redatta dagli esperti della struttura commissariale vicecommissario prof. Ing. Gianluca Loffredo e prof. geol. Francesco Maria Guadagno, ed in particolare, per quanto riguarda la parte di proprietà sono state eseguite accurate ispezioni del costone roccioso nella sua interezza. Qui erano stato individuati blocchi e masse in precaria condizione di stabilità da rimuovere attraverso personale specializzato in disgaggi di blocchi rocciosi. Contestualmente, valutazioni esperte sulla vegetazione presente in modo da consentire l’eventuale eliminazione di quella incompatibile con gli assetti geomorfologici; in particolare, si fa riferimento a quella di alto fusto, spesso causa di innesco di movimenti franosi in condizioni quali quelle caratterizzanti il versante oggetto di analisi.

Ad agosto scorso la società Agrituristica aveva trasmesso all’ente locale l’istanza di revoca dell’ordinanza allegando relazione geomorfologica a firma del geologo Giuseppe Cerchiaro: ma secondo i tecnici commissariali servono ulteriori lavori

Dopo gli interventi di prima messa in sicurezza sarebbero stati poi previsti, anche per questo, sistemi di monitoraggio, tipo reti allertate con sistemi di allarme, da installare lungo il versante al fine di “catturare” eventuali segni premonitori di accadimenti o movimenti di blocchi o masse specifiche. Tornano così fruibili, grazie a tali compromessi tecnci, l’accesso e alla frequentazione dei luoghi, terrazzi o cortili, e dei corpi abitativi addossati alla parete di Sant‘Angelo. Idem per il divieto di accesso e di utilizzo dell’unità immobiliare ipogea ubicata in località “Sotto la Torre” – Via Nazario Sauro – S. Angelo, delle aree soprastanti ed antistanti ai proprietari e a chi a qualunque titolo occupi l’unità immobiliare in questione, a conferma di quanto già̀ disposto per la parte in interesse con l’ordinanza n. 62 del 2 dicembre 2023.

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