Santa Lucia e La Luna
Di Arianna Orlando
Il Lampionaio, che abita sulla Luna e la accende tutte le notti con una fiamma brillante, custodisce i desideri di tutti i bambini del mondo per cui la Luna non è un luogo disabitato come tutti credono. Tutti i desideri dei bambini, dicevamo, finiscono sulla Luna e la Luna diventa bellissima: ogni volta che un bambino spegne una candelina per il suo compleanno o vede una stella cadere o chiude gli occhi, sulla Luna-da qualche parte-nasce un fiore dorato o un fuocherello d’argento. Una pioggerella sottile di zucchero a velo cade sui prati di piume ove qua e là spuntano babà e crostatine oppure si sciolgono dalle cime delle montagne grossi nevai di succo d’acero e scendono giù giù fino alla valle con il pavimento di pancake. Tutte queste cose, ovviamente, avvengono sulla parte della Luna che non si vede, così il Lampionaio che lì vive, può continuare indisturbato a curare i desideri di tutti i bambini del mondo. Un tempo accadde però un fatto che rese il Lampionaio molto triste e molto preoccupato. “Come farò adesso?” diceva. Pochi sanno che sul dorso della Luna, in fondo in fondo, insomma davvero molto a Sud, si estende un grande lago caldo e luminoso. I desideri dei bambini vengono spediti sulla Luna e arrivano lì impacchettati in bustine da the. Il Lampionaio con pazienza li raccoglie, li poggia nell’acqua del lago e aspetta pazientemente che il desiderio si realizzi: dall’acqua vengono fuori giocattoli e cose nuove di zecca, dolciumi di ogni sorta, allegria in ogni forma!
“Come farò?” diceva il Lampionaio. I desideri dei bambini, si accorse, erano troppi e avevano riempito la Luna in ogni punto. “Non c’è più spazio!” piangeva tristemente “tra poco dovrò rimandare indietro tutti i desideri dei bambini e se i bambini non desidereranno più, il mondo finirà!” diceva. Intanto, nel Paradiso, Gesù Bambino, che ascolta le preghiere di tutti, si accorse del pianto del Lampionaio e lo mandò a chiamare. Quello arrivò mesto mesto e quasi piangeva e si vergognava di dover raccontare ogni cosa al Bambin Gesù. “Cosa ti rende triste, Lampionaio?” chiese Gesù. “Signore Gesù” rispose il Lampionaio “la Luna è piena di desideri, troppo piena! E’ colma di cose e tra poco non potrà più riempirsi di niente! Dovremo dire ai bambini che…..non potranno più esprimere i loro desideri!” Gesù Bambino sorrise al Lampionaio e gli disse di non preoccuparsi, che si sarebbe trovata la soluzione migliore. “Se solo si potesse…….”accennò il Lampionaio. “Cosa? Parla pure tranquillamente!” lo incitò Gesù. “Ecco, non vorrei disturbare nessuno, ma mi chiedevo se tra le Eccellenze che abitano il paradiso, ecco, qualcuno magari potrebbe far da corriere e portare i desideri realizzati sulla terra e così..dico io…la luna si sgombererebbe e intanto i bambini sarebbero felici e sì, ci sarebbe spazio anche per nuovi desideri!” disse e si pentì perché temeva di aver detto una sciocchezza di fronte a Gesù Bambino in persona. “Ma che magnifica idea!” disse Gesù Bambino e saltò giù dalla sedia “e a chi si potrebbe chiedere? Vediamo, vediamo.” E cominciò a ragionare e ragionando ragionando, decise che sarebbe stato meglio chiedere di persona ai Santi del Paradiso. I Santi del Paradiso stavano addobbando le sue stanze : nel grande atrio San Michele volava di qua e di là legando ai pioli della scala le luci infiocchettate, Sant’Agata cuciva accanto al fuoco le calze per i doni, San Luigi aspettava con pazienza che Santa Cecilia finisse di suonare il flauto che faceva volteggiare in aria Struffoli e Mostaccioli per agguantarne qualcuno. Tutti erano davvero indaffarati per il Natale che stava arrivando e non si accorsero dell’arrivo di Gesù che allora li chiamò a gran voce: “Amici, il Lampionaio della Luna ha bisogno di aiuto! Voi tutti sapete che la Luna è il luogo dove finiscono i desideri di tutti i bambini del mondo e il Lampionaio che li custodisce e se ne prende cura svolgendo un grande lavoro per l’umanità intera, si è accorto che la Luna è troppo piena e presto non ci sarà più spazio per nuovi desideri!” I Santi tutti si spaventarono moltissimo e qualcuno finì persino per singhiozzare mentre alcune Sante della prima fila, per la forte emozione, si sentirono di venir meno. “Non allarmatevi!” disse Gesù “Siamo qui per trovare una soluzione e l’abbiamo già trovata! Abbiamo pensato di mandare sulla terra un corriere che possa distribuire ai bambini del mondo i loro desideri. In questo modo ogni anno la Luna sarebbe sgomberata e ci sarebbe spazio anche per altri desideri!” Tutti esultarono di gioia. “Però” disse Gesù Bambino “non abbiamo trovato ancora chi possa fare questo. Il Lampionaio è troppo anziano e non riesce a fare il giro del mondo, inoltre non può lasciare la Luna incustodita per una notte intera. Chi può assolvere questo ruolo della massima importanza?”. La folla di Santi che parlava fittamente a un tratto si ammutolì e si aprì: una fanciulla dal viso dolcissimo e dall’andamento delicato si faceva strada camminando e si presentava al cospetto di Gesù. Era Santa Lucia. Aveva un saio bianco candido e una fascia rossa che le cingeva la vita e lasciava cadere un filo abbondante di stoffa proprio sul fianco sinistro. Aveva sulla testa una corona di agrifoglio che aveva preparato lei stessa poc’anzi e vi aveva infilato anche 4 candele per quante sono le domeniche di avvento. La sua figura esile era colma di grazia e di bellezza e tutti tacquero quando iniziò a dire “Signore Gesù, vorrei essere io, se non dispiace a nessuno, a portare i desideri esauditi dalla Luna a tutti i bambini del mondo! Lo desidero tanto soprattutto perché domani è il 13 dicembre, il giorno della mia festa sulla terra e sarei felice di trascorrere questa notte portando gioia e felicità a tutti”. Sant’Agata e San Luigi si commossero, Santa Cecilia suonò un motivetto con il suo flauto e lo intitolò “dodici dicembre” mentre tutti applaudivano rumorosamente e acclamavano Santa Lucia. “Che meraviglia!” esclamò Gesù e finalmente anche il volto del Lampionaio si distese in un largo sorriso. “Ma come riuscirà a fare il giro del mondo a piedi?” chiese Sant’Ambrogio mentre si aggiustava il cappello. Allora tutti si ingegnarono a trovare una soluzione, ci fu addirittura chi, come gli arcangeli, desiderò prestare a Lucia le sue ali ma dato che lei non sapeva volare, si continuò a cercare fino a che un suono provenne dall’esterno. “I-ho, I-ho” si sentì. “Ma è la voce di Gerico!”, esclamò Gesù. Gerico era il nome dell’asinello santo che aveva riscaldato il piccolo Gesù Bambino nella notte in cui era nato. “Ma certo!” disse Gesù “Sarà Gerico ad accompagnare Santa Lucia in giro per il mondo questa notte!” E così si fece. I Santi organizzarono una festa grandiosa con balli e canti e molte cose da magiare. Tutti omaggiarono Santa Lucia e si rallegrarono con lei per il viaggio che stava per compiere. Tutti i Santi raccomandarono a Lucia di portare i loro calorosi saluti alle città di cui erano i patroni e quando tutto fu pronto, quando i doni furono caricati in spalla all’asinello di Gesù, Santa Lucia partì con in mano una torcia con la fiamma della Luna, che le aveva dato il Lampionaio, per farsi strada nella notte.
Da quel giorno, ogni anno, Santa Lucia e l’asinello di Gesù partono per raggiungere ogni bambino del mondo e portargli il suo desiderio dalla Luna. I bambini sanno del loro arrivo nella notte tra il 12 e il 13 dicembre e preparano dolci e latte per lei e carote e paglia per lui: entrambi ne sono felici e continuano il loro viaggio di casa in casa, di bambino in bambino, felici, raccogliendo amore e distribuendolo a loro volta. E per chi si stesse chiedendo che fine abbia fatto il Lampionaio e se la Luna è ancora come l’abbiamo descritta, noi sappiamo per certo che lui, ogni sera, ancora accende la Luna e scioglie bustine da the con i desideri dei bambini nel lago a Sud e che la Luna è ancora bella così.