Sanità, oggi in Regione si discute il protocollo d’intesa per le isole
di Sara MatteraISCHIA – Dovrebbe essere discussa quest’oggi, in una riunione di Giunta della Regione Campania, l’approvazione del protocollo d’intesa per la sanità delle piccole isole. Il condizionale, in questo caso, è d’obbligo dal momento che a dare notizia di ciò è stato il dirigente dell’Asl Napoli2 Nord, Antonio D’Amore, in occasione del convengo sulla sicurezza alimentare tenutosi giovedì scorso presso il Cinema Excelsior di Ischia. Convengo questo, promosso dalla stessa azienda sanitaria napoletana e che ha visto i membri del Comitato Unitario per il Diritto alla Salute diventare protagonisti di un sit-in di protesta agli esterni del cinema ischitano nella vana speranza di avere un confronto diretto con D’Amore e risposte concrete sul futuro dell’Unità Coronarica di Terapia Intensiva del Rizzoli di Lacco Ameno e su quello dei servizi sanitari dell’isola. Ed è stato proprio in occasione del convegno isolano che il dirigente dell’Asl Napoli 2 Nord ha annunciato ai presenti in sala l’arrivo imminente di un ingente finanziamento da parte della Regione Campania per i servizi sanitari di Ischia e della delibera con la quale il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, avrebbe approvato il tanto atteso protocollo d’intesa per la sanità delle isole flegree. La bozza del protocollo in questione, infatti, è stata sottoscritta lo scorso mese di giugno dall’Ancim (Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori), dalle amministrazioni di Ischia, Procida e Capri in collaborazione con Enrico Coscioni, consulente alla sanità di Vincenzo De Luca. Il documento consta di diversi punti improntati sulla riconoscimento di particolari attenzioni e deroghe alle isole flegree in tema di sanità, con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute di residenti e turisti. La giornata di oggi, quindi, potrebbe far scattare davvero l’ora x per la deliberazione del suddetto protocollo, che rappresenterà un primo importante passo per il riconoscimento delle tre isole minori della Campania quali aree disagiate. Una necessità questa, sollecitata nei mesi scorsi sia dallo stesso dirigente dell’Asl napoletana sia dalle sei amministrazioni di Ischia che quest’estate, in sede di consiglio comunale, hanno sottoscritto tale richiesta. Tuttavia, quanto preannunciato da D’Amore nei giorni scorsi potrebbe rivelarsi l’ennesima favoletta raccontata per lo più per placare gli animi della cittadinanza isolana e dello stesso Cudas, le cui proteste sulle mancate risposte alle esigenze dei servizi sanitari di Ischia non accennano a placarsi. Del resto anche l’organizzazione Pmli di Ischia, facente parte dello stesso Cudas, all’indomani del convegno ischitano sull’alimentazione ha sottolineato come lo «sbandierare il finanziamento di tre milioni di euro per la sanità isolana e la delibera per le isole disagiate» fosse da considerarsi una «mera manovra squisitamente pre-elettorale». Staremo quindi a vedere se quanto preannunciato si concretizzerà.