Un allarme lanciato in maniera chiara, netta e inequivocabile. Perché evidentemente la misura e colma e davvero di questo passo non si può più andare avanti. D’altronde che insularità e sanità siano due sostantivi che dalle nostre parti proprio non vanno d’accordo e non legano non è certo un mistero e così ormai da diverso tempo aumentano le cosiddette grida di dolore.
A queste adesso si aggiungono quelle di Giustina Mattera, consigliera di minoranza del Comune d’Ischia, che in una nota ufficiale dice la sua su un tema sempre di estrema attualità. E lo fa in maniera chiara e netta: “Sono anni, ormai troppi anni, in cui si discute sulla carenza dei servizi sanitari sull’isola di Ischia a cui si è fatto fronte quasi esclusivamente con soluzioni temporanee ed in forma straordinaria. La consapevolezza che un velo di crisi avvolga in maniera più o meno marcata tutto il sistema sanitario nazionale non può essere una giustificazione al fatto che la voce della politica ischitana si affievolisca e si arrenda ad accettare il progressivo dissesto della sanità locale, che, a causa della insularità, risente di ulteriori limiti e deficit rispetto alla terraferma. La nostra Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto di ogni persona e come interesse dell’intera collettività”.
Insomma, Giustina Mattera pone l’accento soprattutto su quella sorte di rassegnazione che sembra ormai accompagnare chi amministra la nostra isola ed è per questo che lancia la sua proposta: “Al fine di tenere accesi i riflettori in maniera costante sul tema – scrive la consigliera comunale – ho avuto ieri (venerdì per chi legge, ndr) un proficuo incontro presso gli uffici della Regione Campania, alla presenza del Presidente della Commissione Sanità On. Stefano Graziano per discutere della situazione. Dopo l’esposizione delle più impellenti criticità, è emersa la necessità di convocare, anche su impulso dei Sindaci dell’isola, una audizione della Commissione Sanità, nell’ambito della quale intavolare delle misure a breve/medio e lungo termine che possano dare una svolta risolutiva alla costante emergenza in cui versa la sanità isolana”.