Saldi estivi, sabato comincia la svendita
L’allarme di Francesco Pezzullo (Confesercenti) sa quasi di canto del cigno: «Non salveremo la stagione. Il piccolo commercio è al collasso»
Conto alla rovescia per i saldi estivi. La data da appuntare in agenda per gli appassionati dello shopping è quella di sabato 29 giugno quando partiranno le vendite “scontate” nei negozi di tutta la Campania che saranno possibili fino al prossimo 30 agosto. Saldi anche a Ischia. “Ormai i saldi non rappresentano più un momento positivo per i commercianti”. A dirlo il presidente zonale di Ischia della Confesercenti Francesco Pezzullo. “I clienti avranno tante possibili occasioni nei negozi visto che con il maltempo che non ha dato tregua fino alla fine di maggio molti dei campionari estivi sono ancora disponibili quasi per intero”. E se la caccia all’affare è aperta in quasi tutti i comparti dall’abbigliamento alle calzature, l’altra faccia della medaglia è rappresentata dai commercianti. “Soprattutto per i piccoli imprenditori – ha spiegato ancora Pezzullo – non è un momento felice. Fino ad u paio di settimane fa la stagione turistica era ferma e nemmeno gli ischitani hanno fatto compere. Per questo i negozi sono ancora pieni e le casse vuote”. Per la Confesercenti il maltempo ha inciso sugli affari. ma non è solo l’unico fattore. “Dobbiamo anche considerare che ormai da tempo i negozi lanciano campagne promozionali anche fuori dal periodo dei saldi, con sconti sui propri prodotti riservati al cliente. E iniziano a circolare anche su internet le prime promozioni, con portali online e non pronti a fornire un’ampia gamma di sconti”. Pezzullo, che sta conducendo una vera a propria battaglia contro i venditori ambulanti abusivi presenti sulle spiagge e negli alberghi ischitani, spiega: “I saldi non bastano più a risollevare le sorti del commercio. Anche per quest’anno le previsioni non sono rosee”. Due i motivi per Pezzullo: “La data di partenza delle promozioni è assolutamente inadeguata”. “Ed ancora – continua il responsabile di Confesercenti a Ischia – i consumatori hanno modificato profondamente le proprie abitudini, spostando gli acquisti verso l’e-commerce che registra crescite delle vendite a due cifre e che può godere di sconti liberi tutto l’anno”. E chiosa: “Non si aspettiamo un granché dai saldi. Speriamo solo che ci sia un’inversione di tendenza in positivo per il commercio sull’isola ed in particolare per i piccoli imprenditori. La verità è che siamo davvero al collasso”.
Le associazioni dei consumatori, intanto, hanno diffuso alcuni consigli utili per scongiurare il rischio fregature. Conservare sempre lo scontrino: i capi in svendita si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, si ha diritto alla restituzione del denaro (non a un buono).
Nei giorni che precedono i saldi è consigliabile recarsi nei negozi per cercare il prodotto che interessa, segnandosi il prezzo; si potrà verificare l’effettività dello sconto praticato. Non bisognerebbe fermarsi al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi di altri esercizi.
Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’ acquisto).
È consigliato servirsi nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
Non c’ è l’obbligo di provare i capi. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.