Roy, chiuso il procedimento penale

Movida estiva ai Maronti: il DJ Francesco Pio Galdi, difeso da Ciro Pilato, ottiene l'archiviazione del contenzioso giudiziario che lo vedeva coinvolto insieme al titolare dell'attività Roberto Galdieri

Il DJ Francesco Pio Galdi, difeso dall’Avv. Ciro Pilato, ottiene l’archiviazione del procedimento che lo vedeva coinvolto insieme al titolare dell’attività Roberto Galdieri. Un importante svolta per uno dei personaggi chiave della movida estiva ischitana. I fatti afferiscono alla vicenda del Roy Maronti per cui è stato ARCHIVIATO il procedimento penale

Come ci spiegano gli atti del Processo:«In data 08.luglio.2024 veniva eseguita un operazione di PG presso il locale Roy sito in località Maronti, all’interno del quale veniva riscontrata la presenza di una moltitudine di avventori, appurando che era in corso un’attività danzante con un palco sul quale vi era posizionato il DJ con le sue attrezzature». Nell’occasione le operazioni venivano eseguite insieme alla responsabile della SIAE Dott.ssa Kesler Laura. Il volume appariva talmente alto da non riuscire ad interloquire, recando disturbo alla quiete pubblica. Pertanto, sia Il Galdieri Roberto titolare del locale Roy che Francesco Pio Galdi, venivano denunciati per i reati di cui all’Art.681 cp e 659 cp. Avanzava memoria l’Avvocato Pilato con la quale il pubblico Ministero avanzava richiesta di archiviazione rappresentando che per l’ipotesi di cui all’Art 659, non emergevano elementi idonei al fine di formulare una ragionevole previsione di condanna o di applicazione di una misura di Sicurezza. Invero veniva rappresentato che i controlli sono iniziati alle 20:30 e terminati alle ore 23:00. Inoltre, non è stato specificato il livello di rumorosità della sorgente sonora per cui non apparivano sufficienti elementi al fine di ritenere la condotta idonea ad arrecare un effettivo disturbo alle persone. Quanto all’Art 681, per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno il fatto risulta riconducibile nell’alveo dell’art.131bis cp. Il Gip ha accolto la richiesta stabilendo che glie elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non consentivano di formulare una ragionevole previsione di condanna o di applicazione di una misura di Sicurezza.

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