CRONACAPRIMO PIANO

Rizzoli, caso (e caos) ortopedia: vietato farsi male

A partire da ieri e per l’intera settimana di Ferragosto niente medici specialisti in servizio presso l’ospedale di Lacco Ameno. Saranno previsti trasferimenti e partenze per ospedali della terraferma con una serie di aggravi di costi della spesa pubblica

Può sembrare un paradosso, eppure è così. A partire da ieri capita che per una frattura a un polso si debba prendere un traghetto e percorrere altri 91 chilometri con oltre 2 ore e mezzo di percorrenza in ambulanza e traghetto per ridurla con un semplice gesso. Capita se, come accadrà da ieri lunedi 12 agosto nell’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno, sarà acuita la già cronica carenza di medici nel reparto d’ortopedia dell’unico Ospedale isolano, dove se ne dovrebbero prevede almeno quattro e dove, invece, se ne trovano al massimo uno. Questo nei giorni migliori. Due quando davvero si può dire che il Rizzoli opera a pieno regime. Ora con tutti gli ortopedici fuori servizio da ieri, nel pieno della settimana calda di Ferragosto non ci sarà nessuno a poter curare le fratture, le ferite alle ossa presso il presidio ospedaliero dell’isola. Insomma, tradotto con termini magari brutali ma che certo rendono l’idea… Vietato farsi male! E se nella malaugurata ipotesi ci si dovesse rivolgere al Pronto Soccorso per potere ricevere cure ortopediche ci si troverà di fronte un reparto sguarnito con la indisponibilità persino del medico di turno o reperibile alla bisogna. In ogni caso per le cure necessarie bisognerà sbarcare in continente, nei casi ovviamente più gravi trasportati con un mezzo della Pubblica assistenza, con tutto quello che ne consegue da molteplici punti di vista.  

Una carenza stagionale che si aggiunge a quanto già sta accadendo da mesi, da quando gli ortopedici in ospedale sono presenti a singhiozzo e già da alcuni mesi (con la carenza sempre di ortopedici e medici vari di ortopedia) spesso e volentieri le fatture e le ferite che si potevano curare ad Ischia vengono trasferite in terraferma con un grosso disagio sia per quanto riguarda l’utenza e sia anche per i costi di tutti questi trasferimenti. Tutti a carico della collettività! Una situazione che si profila ancora peggiore rispetto all’anno scorso e nessuno pare volersene curare, nessuno tra i decisori istituzionali responsabili, se ne fa carico, ben consapevoli del disastro che potrà essere il non aver ortopedici nella settimana di Ferragosto,la settimana più importante e calda in termini di accessi al Rizzoli. Che qualcuno ci aiuti!Una vergogna pubblica, manifesta al punto da divenire indecente, eppure l’intollerabile situazione del presidio ospedaliero dell’isola pare non interessi a nessuno. La politica, i sindaci latitano e la comunità ospedaliera ed insulare viene abbandonata a se stessa tra cronoprogrammi mancati, medici non stanziali, infermieri fantasma, apparecchiature fuori uso. Un fatto gravissimo per la nostra isola! Un plauso (siamo ironici ovviamente) alla gestione aziendale, alla politica sanitaria regionale per continuare a lasciare l’Isola e gli Isolani soli. Senza dimenticare che proprio in questa settimana l’isola è zeppa di turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo: speriamo nessuno abbia bisogno di un ortopedico, altrimenti rischieremmo davvero una figuraccia.

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