Rivalorizzare la funzione del coordinatore delle professioni sanitarie: a Napoli esperti a confronto
Il coordinatore sanitario, cioè quel professionista che si occupa di gestire il personale sanitario composto da infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, di radiologia e di riabilitazione all’interno di un’unità operativa o di un dipartimento ospedaliero, è stato al centro del dibattito di un interessante convegno organizzato dall’Associazione Coordinatori Infermieri Campania e tenutosi presso il Maschio Angioino di Napoli dove, illustri addetti ai lavori, hanno discusso su come rivalorizzare, in tempo di crisi identitaria, questa figura professionale di estrema importanza nel campo della sanità. Quali devono essere le responsabilità, le nuove sfide e la formazione del coordinatore sanitario, sono solo alcuni dei temi affrontati dai relatori come ci spiega il Dott. Vincenzo De Falco, Presidente dell’ACIC. “L’ACIC – ha dichiarato il Dott. De Falco -, nasce per sostenere i colleghi coordinatori infermieri ma anche di altre professioni sanitarie che vivono dei momenti difficili legati al lavoro. Quindi il nostro intento, nel nostro piccolo, è quello di migliorare le nostre condizioni organizzative e assistenziali nei vari contesti ospedalieri campani”. Il Dott. Claudio Iovino, Vicepresidente dell’Ordine interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta ha sottolineato la necessità di aumentare la presenza dei fisioterapisti nelle strutture ospedaliere della nostra Regione. “In particolare per quanto riguarda la riabilitazione – ha spiegato il Dott. Iovino – dobbiamo sottolineare delle criticità soprattutto nell’ambito della sanità privata accreditata dove il ruolo non è ancora bene inquadrato nelle funzioni che deve andare a svolgere. Mentre invece per quanto riguarda il settore pubblico abbiamo ancora difficoltà per professionisti della riabilitazione nell’assumere il ruolo, soprattutto anche per la carenza degli organici che abbiamo nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali. In particolare ci sono ancora troppi colleghi che sono precari e ci sono ancora graduatorie che a nostro avviso devono scorrere immediatamente”.Alla Dott.ssa Teresa Rea, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche, abbiamo chiesto perché è importante rivalorizzare la figura del coordinatore sanitario. “Oggi siamo – ha sottolineato la Dott.ssa Rea – in una sede storica. Si immagini che sotto l’Ospedale degli “Incurabili” ci sono già delle note risalenti ai primi del ‘700 dove l’organizzazione dei vecchi reparti era demandata agli infermieri. Quindi credo che partendo da queste radici storiche possiamo dire che il coordinatore infermieristico è una figura chiave per poter organizzare al meglio l’assistenza e per poter rispondere a quelle che sono le esigenze dei cittadini”. La Dott.ssa Mara Pavan, Presidente dell’Apsilef ha spiegato qual è la responsabilità del Coordinatore delle professioni sanitarie. “Per quanto riguarda la nostra associazione – ha dichiarato la Dott.ssa Pavan – puntiamo sempre sulla consapevolezza della responsabilità professionale dell’importante ruolo che svolgono i coordinatori per il personale di tutte le professioni sanitarie”.Al convegno è intervenuto anche l’assessore alla salute del Comune di Napoli, Vincenzo Santagada, il quale, tra l’altro, ha portato i saluti del sindaco Manfredi e dell’Amministrazione Comunale.