Riunione al Calise, nasce un movimento politico “trasversale”
Il costituendo soggetto può essere definito a tutti gli effetti una sorta di terzo polo, tra gli obiettivi proprio quello di chiudere col duopolio caratterizzato da Giosi Ferrandino e Domenico De Siano
Il primo incontro c’è stato, e ci piace pensare che la cornice sia stata scelta per la sua neutralità. Ma il progetto, questo deve essere chiaro, è un qualcosa che parte da lontano, decisamente da molto lontano. L’obiettivo è quello di costruire un movimento politico, un vero e proprio partito che però non sia radicato in uno dei Comuni dell’isola, ma che racchiuda anime e protagonisti della vita amministrativa (ma anche sociale ed associazionistica) sparsi sull’intero territorio. E, al netto dei nobili intenti, capace anche di mettere insieme un pacchetto di consensi che, non più disperso ma utilizzato collegialmente, potrebbe pesare in maniera esponenziale. I fautori di questo “disegno” si sono ritrovati ieri mattina in maniera discreta ma non troppo nella sala superiore del Bar Calise di Casamicciola per una prima riunione dal carattere più “sondativo” che operativo. Attorno a un tavolo, al netto degli assenti, si sono ritrovati (e ci scusiamo in anticipo se dimentichiamo qualcuno…) Gianluca Trani, Stani Verde, Salvatore Mattera, Salvatore Serpico, Clotilde Di Meglio, Dino D’Abundo, Jessica La Vista, Gerardo Carneglia, Roberto Albano, Gianni Elia. Tra gli assenti per motivi personali l’ex assessore foriano Michele Calise.
Insomma, una presenza decisamente variegata e qualche assente di rilievo. Ma quali sono obiettivi e finalità? Nessuno lo dice apertamente, ma è chiaro che il movimento in questione può essere definito una sorta di terzo polo. In molti lo vedono come una risposta non più procrastinabile al duopolio che di fatto negli ultimi lustri ha caratterizzato la politica isolana, composto dall’europarlamentare Giosi Ferrandino e dal senatore Domenico De Siano. Esponenti di spicco del Pd e di Forza Italia (di cui De Siano è anche coordinatore regionale) ritenuti responsabili di non aver saputo raccogliere sempre con efficacia e puntualità le istanze delle comunità isolane. Non a caso uno dei primi obiettivi di questo gruppo è proprio quello di mettere a disposizione il proprio pacchetto di consensi e scegliere un “cavallo” sul quale puntare per le prossime elezioni per il consiglio metropolitano ma è chiaro che l’obiettivo è puntato anche sulle elezioni regionali che si svolgeranno nel 2020. A quanto sembra non ci saranno preclusioni di alcuna natura, nel senso che si punterà sull’uomo prima ancora che sulla “maglietta” che indossa: sinistra, centro o destra poco importa, quel che viene ritenuto fondamentale è utilizzare il proprio patrimonio elettorale puntando le fiches su un esponente politico in grado di raggiungere l’obiettivo dell’elezione. E poter così fare da ponte tra l’isola e la terraferma nelle istituzioni che contano. Sarà poi simpatico capire come ci si muoverà in un futuro certamente più lontano con le elezioni amministrative, ma per questo ci sarà tempo.
Adesso però bisogna passare oltre che alla fase operativa anche a quella burocratica. Verrà redatto uno Statuto e poi si procederà alla costituzione di quello che ovviamente sarà a tutti gli effetti un soggetto giuridico. Su una cosa, però, bisognerà trovare la quadratura del cerchio, perché proprio lo statuto lo prevederà; il movimento dovrà avere una posizione chiara ed univoca sulla questione legata al Comune Unico. Su questo, è chiaro, non possono essere possibili divergenze di vedute nel momento in cui – sempre in maniera collegiale – bisognerà schierarsi da una parte e dall’altra. E’ chiaro che c’è molta curiosità attorno a questo soggetto e particolarmente sulle sue capacità di svilupparsi ulteriormente. Siamo appena ai titoli di apertura, se son rose fioriranno.