Sono da poco scoccate le ore 07.00 sull’isola. Un boato acuto, sconvolgente, squarcia la tranquillità del mattino, già rovinata dalla violenta grandinata che ha imperversato su tutta l’isola fin dalle ore più profonde della notte. Il frastuono che si propaga sull’isola è davvero spaventoso. Sveglia chi è ancora a dormire e atterrisce chi è già sveglio e attivo. Particolarmente violento viene avvertito nella zona di Ischia Porto, luogo in cui evidentemente deve essere caduto.
Potentissimo, l’eco del fracasso abbraccia tutta l’isola, spaventando e facendo balenare negli animi più sensibili anche la possibilità che in questo uggioso inizio di dicembre sia avvenuto ciò che si spera non ritorni mai ad affliggere l’isola. L’argomento di conversazione principale che monopolizza le discussioni nei bar, negli uffici, nelle scuole e nelle piazze è proprio questo fulmine così forte da squarciare il silenzio e anche il cuore di chi è stato svegliato di soprassalto.
Il fulmine è stato così potente che l’onda d’urto del suo tuono è stato registrato anche dalle apparecchiature preposte al monitoraggio dei tremori che sovente scuotono l’isola, anche se la maggior parte delle volte non vengono nemmeno percepite dai sensi umani. Il sismogramma della stazione sismica di Ischia IOCA HHZ, ubicato a Casamicciola, comincia a oscillare in maniera inusuale proprio in concomitanza con la caduta del fulmine sull’isola. L’oscillazione del pennino è ampia e continua, quasi come se avesse registrato un terremoto. E per molti, risvegliati di soprassalto al mattino presto, quel rombo così angosciante e ha fatto rivivere i momenti di paura del 21 agosto del 2017. Sono in tanti a essere stati tratti in inganno pensando che l’evento sonoro fosse conseguente al tremore che risaliva dalle viscere, esattamente come il boato che ha preannunciato di pochi secondi la spaventosa scossa dell’estate del 2017.
Il sismografo dell’osservatorio sismico Luigi Palmieri, installato a Montecorvo nella proprietà di Augusto Coppola, non ha registrato oscillazioni degne di nota, un ulteriore conferma che racconta di un fulmine così potente da far impazzire i preziosi strumenti installati a Casamicciola per il monitoraggio dei terremoti, un conferma, inoltre, della loro particolare sensibilità a ogni tipo di oscillazione. Campanili spaccati dalle saette, palme che prendono fuoco dopo essere stati colpiti dalla furente scarica elettrica proveniente dal cielo: nelle ultime settimane gli eventi meteorologici a Ischia sono stati davvero violenti. Segnali di un meteo impazzito, pronto a far crollare una volta per tutte gli argini del consueto e portare anche nei placidi territori baciati dal clima Mediterraneo le ansie e le paure di chi vive ai Tropici, abituati a fenomeni meteo pericolosi e brutali.
Sembra proprio questo il destino cui sta andando incontro il clima dell’isola, sempre più incerto, in preda ai capricci di un meteo irriconoscibile che stringe di calore le estati isolane e tiene in scacco l’isola autunnale con fenomeni meteo sempre più violenti e destabilizzanti, che comportano gravi conseguenze per gli isolani costretti a fare i conti con frane, smottamenti e allagamenti sempre più frequenti.