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Rissa in centro, finisce in manette

Forio, bambino di 10 anni fermato con la bici elettrica nella Ztl scoppia in lacrime e il papà picchia un carabiniere: arrestato e processato per direttissima. Arresto convalidato e rimesso in libertà dal Giudice, udienza rinviata dal GIP

Un normale controllo per il rispetto delle ordinanze sulle ZTL si è concluso martedi sera a Forio, con l’arresto di un uomo per resistenza, oltraggio e lesioni ad un carabiniere in servizio interforze e di collaborazione con i vigili urbani. L’episodio si è verificato nel pieno centro del comune isolano dove gli agenti della polizia municipale stavano monitorando l’osservanza delle disposizioni vigenti nelle zone a traffico limitato, in particolare quelle relative al divieto di circolazione per le bici elettriche. Per r il militare si è reso necessario il ricovero in ospedale, mentre per l’aggressore è scattato l’arresto e il processo per direttissima; la vicenda, che per diversi minuti ha mandato letteralmente in tilt il centro di Forio, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti da parte delle forze dell’ordine che sono in possesso anche di filmati degli impianti di videosorveglianza della zona.

Proprio una incomprensione scaturita tra un genitore ed uno degli agenti delle forze dell’ordine in borghese avrebbe fatto scattare la rissa sul corso Matteo Verde di Forio. La vicenda si è consumata nel corso di una normale azione di controllo alle ZTL e alla presenza massiccia di bici elettriche sul corso di Forio nell’isola d’Ischia e per questo fa crescere ancora di più la preoccupazione e l’allerta per un fenomeno, quello dei veicoli elettrici e l’uso incontrollato da parte dei minori, che sta letteralmente suggendo di mano.

A quanto ci è dato apprendere i carabinieri stavano, appunto, effettuando un normale servizio interforze di controllo al traffico sulle vie del centro, quando nell’ammonire un minore di circa 10 anni munito di bici elettrica, il piccolo si sarebbe messo a piangere facendo scattare l’allarme e il gesto irato del genitore. Questi, con una reazione scomposta ha letteralmente dato addosso all’esponete delle forze dell’ordine che, stando al racconto del protagonista in negativo di questa vicenda, essendo in borghese non era stato riconosciuto, scambiato, addirittura per un malintenzionato. Ne è scoppiato un parapiglia e il successivo caos sulla centralissima via turrita che ha reso necessario l’intervento della Polizia di Stato di una Pattuglia dei carabinieri e dei Vigili Urbani. Le attività di indagine sono tutt’ora in corso .

“Resistenza a pubblico ufficiale ed oltraggio”, formalmente accusato al termine delle prime attività di indagini, gli inquirenti hanno arrestato il genitore del bimbo, L.R. un uomo molto conosciuto in paese. L’uomo resosi autore di una reazione scomposta e aggressiva è stato processato ieri mattina per direttissima .

I carabinieri del Nucleo Operativo diretti dal Capitano Tiziano Laganà hanno eseguito la misura cautelare nei confronti dell’uomo. Gli accertamenti svolti dalla Compagnia di Ischia, unitamente a Polizia di Stato e Polizia Municipale a hanno infatti consentito di raccogliere diversi elementi, anche mediante la visione dei sistemi di video sorveglianza di “frame” utili, per ricondurre la responsabilità dell’episodio nei confronti dell’uomo. Da quanto ricostruito in seguito alle indagini é emerso che i vigili avevano fermato un gruppo di ragazzi che circolava su bici elettriche per controllarne le caratteristiche tecniche ed elevare le relative sanzioni, considerato che avevano violato proprio tali disposizioni quando il padre di uno dei ragazzi fermati si avvicina agli agenti e comincia a chiedere spiegazioni, in maniera sempre più concitata; il figlio di 10 anni di età, in seguito al fermo, era scoppiato a piangere. Dopo alcuni minuti di confronto con le forze dell’ordine però la situazione precipita e l’uomo, un isolano di cui non è stata resa nota l’identità, dapprima inizia ad offendere e poi a colpire con calci e pugni uno dei carabinieri che tra l’altro si trovava in quel momento in disparte e stava telefonando. Secondo la Procura della Repubblica di Napoli, che ha deciso di eseguire il fermo alla luce delle risultanze investigative dei militari dell’Arma si tratterebbe di un gesto grave. Per questo episodio è comparso ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari che ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il padre foriano. L’udienza è stata così rinviata. L’indagato dovrà comparire nella prossima udienza per difendersi.

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