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Ricostruzione, Musumeci incontra i commissari: ora si acceleri

Il ministro ha invitato anche a snellire procedure che fin qui non hanno evidentemente sortito gli effetti sperati. E sulla graticola finiscono inevitabilmente Autorità di Bacino ma anche studi tecnici. All’incontro presente naturalmente anche Giovanni Legnini

I processi di ricostruzione nelle aree colpite da calamità sono stati al centro dell’incontro di lavoro che si è svolto nei giorni scorsi a Palazzo Chigi, convocato dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. Vi hanno preso parte i commissari straordinari Francesco Figliuolo impegnato nelle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, Guido Castelli che si occupa dei territori del Centro Italia, per l’Isola d’Ischia Giovanni Legnini e Salvatore Scalia impegnato ad Etna ionico. Con loro i capi dipartimento Fabrizio Curcio della Protezione civile e Luigi Ferrara di Casa Italia, con il capo Gabinetto del ministro, Riccardo Rigillo e il responsabile dell’ufficio legislativo, Francesco De Luca. Al centro del dibattito i ritardi nelle procedure e le responsabilità di tali ritardi. Come spiegano le veline del Ministro Musumeci che assolve il metodo dei commissari in voga in Italia, il fallimento delle procedure sarebbe dovuto ad altri organismi e ai privati. Sulla graticola le Autorità di bacino e gli studi tecnici che non macinano pratiche.

«Dopo aver analizzato lo stato di attuazione degli interventi emergenziali e ricostruttivi, ci si è soffermati sulle cause che determinano i ritardi nella progettualità da parte dei privati, e sulla necessità di accelerare i processi autorizzativi di competenza delle Autorità di bacino- spiega Musumeci- Fenomeno diffuso e condiviso dai commissari si è rivelato quello della saturazione degli studi tecnici e dell’accaparramento degli incarichi progettuali, che determina spesso una insostenibile situazione di stallo». Un refrain in cui sembra di sentire le parole del Commissario Ischitano che proprio nel suo ultimo report a 7 anni dal sisma ad 1 anno e mezzo dall’alluvione ha detto: «La ricostruzione privata segna un andamento insoddisfacente, condizionata anche dalla mancata approvazione, da parte dell’Autorità di bacino, dopo l’evento catastrofico del 26 novembre 2022, del piano stralcio del PAI e della conseguente mancata adozione, da parte della Regione, del piano della Ricostruzione. Il Commissario, nell’ambito delle sue competenze e prerogative, sta valutando l’adozione di nuovi atti per accelerare il più possibile il percorso della ricostruzione privata, introducendo principi di programmazione, scadenze di termini ed interventi sostitutivi da parte della Struttura commissariale». Insomma, si va ancora troppo a rilento.

Le esperienze fin qui maturate dai commissari saranno il focus di un convegno internazionale che si svolgerà a Roma a metà maggio e che vedrà anche l’intervento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni

È stata anche evidenziata la necessità di rivedere la erogazione del Cas (Contributo di autonoma sistemazione) per le famiglie costrette a lasciare temporaneamente la propria casa, che talvolta da eccezionale elemento emergenziale si trasforma in strumento ordinario e assistenziale. Questo accade proprio per il fallimento delle procedure italiane. Ischia è emblematica in tal senso. Nel corso del vertice di Palazzo Chigi è stato focalizzato anche il tema della ricostruzione nelle aree interessate da spopolamento ed il complesso rapporto con le comunità locali nei casi di delocalizzazione e ricostruzione in aree meno esposte al rischio. «Ricostruire bene e nel minor tempo possibile è l’obiettivo che si è dato il governo, superando una serie di procedure e passaggi che impediscono o rallentano i processi», ha sottolineato il ministro Musumeci. « Per questo abbiamo varato un disegno di legge, che è in discussione in Parlamento, finalizzato a semplificare la governance e fissare tempi certi per il completamento della ricostruzione. Dal confronto sono emerse criticità ma anche esperienze virtuose. Faremo tesoro delle une e delle altre per presentare al Consiglio dei ministri le necessarie proposte». E intanto Musumeci ha anticipato che le linee operative del governo e le esperienze fin qui maturate dai commissari straordinari saranno il focus di un convegno internazionale che si terrà a Roma a metà maggio, con l’intervento del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

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