CRONACA

Ricostruzione e danni pesanti, che colpo: liquidati 1,7 milioni

Tre cittadini hanno ottenuto il contributo per ricostruire i propri immobili gravemente danneggiati dal sisma che quattro anni fa colpì Casamicciola

Quasi un milione e 700mila euro di contributi. La bella cifra rappresenta il totale dell’importo erogato a tre cittadini, grazie a quanto previsto dalla cosiddetta ordinanza per i “danni pesanti”, cioè per la ricostruzione degli edifici gravemente danneggiati o distrutti dal sisma del 21 agosto 2017. In sostanza, i tre potranno immediatamente iniziare i lavori di ricostruzione, visto che gli incarichi alle ditte sono già stati assegnati, dopo averne vagliato la regolarità contributiva, previdenziale e fiscale al momento dell’affidamento dell’appalto.

Si tratta dunque di un risultato importante, che testimonia la bontà dell’iter normativo adottato per erogare i contributi a coloro che ne fanno richiesta. Nel dettaglio l’importo erogato è ripartito nella misura di euro 700.639,11 per la prima pratica, altri 635.485,76 alla seconda e 337.057,60 alla terza. In tutti e tre i casi, i cittadini richiedenti hanno avanzato istanza per ottenere la sanatoria edilizia ai sensi dell’articolo 25 della legge di ricostruzione post sisma, e una volta ottenuta hanno poi chiesto e ottenuto il relativo contributo.

Adesso per i beneficiari non c’è più alcun ostacolo alla partenza dei lavori di ricostruzione. Naturalmente gli uffici comunali di Casamicciola sono in procinto di portare a compimento altre pratiche, in tempi anche più rapidi grazie al recente rientro del personale straordinario delle cosiddette assunzioni sismiche, e al nuovo assetto organizzativo di cui l’ente del Capricho si è dotato. Soprattutto, le notevoli cifre già erogate e quelle che lo saranno nel prossimo futuro innescheranno un circolo virtuoso per l’economia locale, in quanto la ricostruzione, il ripristino, e l’adeguamento degli immobili che beneficiano del contributo immetteranno nuova liquidità nel tessuto delle imprese locali nell’ambito dell’indotto, favorendo la ripresa dopo il difficile periodo caratterizzato dalle conseguenze del sisma e dell’emergenza sanitaria. Un risultato che indirettamente risponde alle critiche e al pessimismo di chi a lungo ha continuato a vedere come lontanissima la partenza concreta della ricostruzione.

I beneficiari potranno immediatamente avviare i lavori di ripristino: gli incarichi alle ditte sono già stati assegnati

Come si ricorderà, con l’ordinanza 7 bis dello scorso autunno era stata confermata la modifica del comma 2 dell’articolo 1, secondo cui “gli interventi di ricostruzione privata sono immediatamente attuabili e ed autorizzabili nel rispetto della normativa vigente, delle specifiche norme vigenti in materia di rischio idrogeologico e sismico”, grazie al quale nelle zone nelle quali non serve alcuna pianificazione si può subito procedere all’intervento. Tale orientamento era stato avvalorato da un parere qualificato reso da un Consigliere di Stato per i provvedimenti emessi nel caso del sisma che nel 2016 colpì l’Italia Centrale.

Ads

Altro caposaldo della “7 bis” è la previsione del comma 2 bis dell’articolo 6 relativo alla “determinazione preventiva del livello operativo”, affinché cittadini e tecnici incaricati possano avere subito un quadro sufficientemente preciso dell’intervento e dei costi, in quanto il livello operativo oltre a costituire il parametro discriminante tra un intervento di miglioramento e uno di ricostruzione, serve a stabilire il costo parametrico convenzionale dell’intervento stesso. Il nuovo articolo infatti ha statuito che “i soggetti legittimati, attraverso i propri tecnici, possono chiedere al Comune, a mezzo Pec, inoltrata per conoscenza anche al Commissario Straordinario, una valutazione preventiva sulla richiesta di contributo in ordine alla definizione del livello operativo secondo quanto indicato nella tabella 5 dell’allegato 1”. Una norma che consente ai cittadini e ai loro tecnici di intraprendere con serenità l’iter per procedere all’intervento di ricostruzione. Infine, altra importante norma è quella del comma 2 dell’articolo 11 che riguarda proprio il famoso articolo 25: “A termini del novellato articolo 25 comma 3 del Decreto Legge n. 109/2018, il contributo di cui alla presente ordinanza spetta anche per tutti i volumi condonati”: una formula molto più precisa della precedente (che recitava: “il contributo spetta anche per la parte relativa ad aumenti di volume condonati”), perché è stato chiarito in maniera definitiva che anche coloro che sono titolari di un immobile, in origine completamente abusivo, potranno ottenere il contributo.

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex