Riapre via Migliaccio, ma l’addio ai sanpietrini non placa le polemiche

Dalle 17 di ieri la strada che congiunge Serrara Fontana a Barano è di nuovo ok alla circolazione con un nuovo look. Rimossi i sanpietrini, che dovrebbero essere posizionati presso il parcheggio di Nitrodi, c’è chi polemizza sulle priorità, su tutti Maria Grazia Di Scala

Dopo giorni di polemiche e dibattito di varia natura – in tutte le piazze (fisiche e virtuali) – nel tardo pomeriggio di ieri ha riaperto alla circolazione veicolare via Angelo Migliaccio, l’arteria ubicata nella frazione di Buonopane – in località Toccaneto. Una strada che riveste una fondamentale importanza dato che rappresenta l’unica via di comunicazione tra Barano e Serrara Fontana. In questi giorni in cui si sono tenuti i lavori nella curva dei sanpietrini i due territori sono stati isolati, con non pochi disagi per gli abitanti di Barano e Serrara Fontana, soprattutto per questi ultimi che per raggiungere il comune di Ischia o il centro di Barano si sono trovati costretti a effettuare il giro dell’isola. Alle 17 di ieri, con un messaggio a “reti social unificate” i sindaci di Barano e Serrara Fontana, Dionigi Gaudioso e Rosario Caruso, hanno annunciato la riapertura di via Migliaccio che finalmente riconnette i due comuni che per due giorni e mezzo sono stati sconnessi dalla circolazione.

La ditta incaricata dei lavori ha provveduto alla rimozione dei sanpietrini. L’asfalto sarà steso all’inizio del mese di giugno, quando le condizioni climatiche saranno più favorevoli. La strada ha cambiato volto. Al posto dei blocchetti di pietra lavica ora c’è una distesa d’asfalto nero. Secondo le dichiarazioni del primo cittadino di Barano e del comandante dei vigili di Barano Ottavio Di Meglio i lavori sono stati effettuati per eliminare il pericolo che sussisteva in quella curva a gomito. La superficie particolarmente liscia dei blocchetti, levigati negli anni dal passaggio di migliaia di autovetture, aveva fatto diventare la superficie particolarmente scivolosa. Un problema che emergeva soprattutto durante le piogge causando lo slittamento degli pneumatici di auto, bus e motorini.

VIA MIGLIACCIO: DA UN PERICOLO ALL’ALTRO

Tolti i cubetti di pietra lavica e steso l’asfalto più di un cittadino fa notare che tolto il problema della scivolosità del tratto della strada potrebbe ora aggiungersi quello della spericolatezza alla guida. Se è vero che il tratto di strada risultava pericoloso per la scivolosità, tale certezza obbligava chi scendeva da Serrara Fontana a fare particolare attenzione per evitare di perdere il controllo del proprio mezzo. Ora i più diffidenti temono che con la stesa di asfalto, i più esuberanti alla guida potrebbero imboccare la strada appena ristrutturata a piena velocità, una situazione che potrebbe provocare non pochi problemi. Sperando che tali paure siano smentite dai fatti non rimane che invitare gli automobilisti e i centauri a imboccare la strada con la massima premura.

DESTINAZIONE NITRODI PER I SANPIETRINI RIMOSSI

La domanda sorge spontanea. Che fine faranno i sanpietrini che hanno caratterizzato via Migliaccio per decenni? I preziosi blocchetti di pietra lavica dovrebbero rimanere nel comune di Barano a impreziosire l’accesso alle Fonti di Nitrodi. In tal caso i numerosi turisti che giovano delle acque curative della fonte dei Nitrodi troveranno in un imminente futuro un miglioramento oggettivo della strada che conduce verso il luogo di relax e cure di Barano.

DI SCALA: «PER I SAMPIETRINI C’ERA TEMPO, LE PRIORITA’ ERANO ALTRE»

L’azione svolta in via Angelo Migliaccio in nome della sicurezza stradale non ha convinto la minoranza del consiglio comunale di Barano. Prima dell’intervento in via Migliaccio – ha dichiarato la consigliera Maria Grazia Di Scala – c’erano da mettere a posto le numerose strade del comune che sono in condizioni disastrose. «Nell’Italia civile – scrive la consigliera Di Scala – i sanpietrini o cazzimbocchi vengono preservati per il loro valore storico oltre che estetico. A Barano no: verranno posizionati, dice il sindaco, nel parcheggio di Nitrodi (poi vedremo in che misura…), e ciò a tutela della sicurezza stradale. Quella sicurezza che viene bistrattata tutti i santi giorni in tutte le strade del comune, a prescindere dai lavori per la metanizzazione Basta guardare in che stato sono Via schiappone, via chiummano, via Giorgio Corafà, via Candiano, e tante altre. Pezze di asfalto che vengono spazzate via dalla prima pioggia, buche, strade senza illuminazione. E il sindaco corre a togliere i sanpietrini. Con minimo preavviso sui social, fregandosene dei sudditi e dei disagi arrecati. La sicurezza prima di tutto? Innanzitutto i bambini, quindi metti in sicurezza le scuole. E poi – conclude stizzita l’avvocato Maria Grazia Di Scala – subito dopo le strade e l’illuminazione. Per i sanpietrini c’era tempo».

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