Regno di Nettuno, ecco il nuovo consiglio d’amministrazione
Il nuovo presidente è Raffaele Buono, rappresentante del Comune di Ischia e “sponsorizzato” dal consigliere Massimo Trofa
Si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”. Dopo la lunga parentesi di commissariamento, i Comuni delle isole di Ischia e Procida riprendono “possesso” dell’Area piazzando ciascuno un proprio consigliere. Per la carica di presidente è stato designato Raffaele Buono.
La scelta del sindaco di Ischia è un indice rivelatore: il giovane albergatore è molto legato al consigliere Massimo Trofa, che in sostanza al momento è l’unico dell’intero gruppo “giosiano” di Vivere Ischia che continua a capitalizzare a livello politico la fiducia concessa al sindaco, a differenza degli altri tre componenti del gruppo consiliare, quasi a evidenziare un certo “smarcamento” dall’eurodeputato. Come vicepresidente, il sindaco di Procida ha optato per l’ammiraglio a riposo Giovanni Lombardi. Dal comune di Forio arriva invece la nomina dell’avvocato Ambrogio Del Deo. Un curriculum appropriato al ruolo è quello del consigliere scelto da Rosario Caruso, sindaco di Serrara Fontana: parliamo dell’esperto di biologia marina Gianluca Iacono, presidente dell’associazione Nemo, che si è costruito un solido percorso professionale in campo ambientale.
Il Comune di Lacco Ameno ha indicato l’avvocato Michele Calise, mentre per Barano il consigliere designato è il geometra Luigi Patalano. Resta ancora vacante la poltrona che compete a Casamicciola: al Capricho le grandi manovre elettorali in vista delle urne di fine maggio hanno momentaneamente imposto il rinvio della nomina da parte del sindaco Castagna. Prende quindi forma la nuova Amp: due mesi fa arrivò il decreto di affidamento in gestione elaborato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, dopo un lungo procedimento condiviso con i comuni, che consentì di superare le varie criticità gestionali che portarono quattro anni fa all’emanazione del provvedimento di revoca della gestione.
Lo scorso 16 ottobre il Ministro affidò in via definitiva l’Amp al Consorzio di scopo che comprende le due isole flegree. Il direttore generale del Ministero, dottoressa Giarratano, sottopose il decreto al rituale controllo della Corte dei Conti, per acquisirne il relativo visto di legittimità, in vista della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La magistratura contabile a sua volta pretese alcuni atti integrativi tra i quali i pareri degli Enti locali territorialmente interessati. Di conseguenza la dottoressa Giarratano chiese ai sette Comuni di Ischia e Procida di voler esprimere con un formale atto deliberativo da parte delle singole amministrazioni il proprio parere in merito al decreto. Uno dopo l’altro, i consigli comunali hanno proceduto a dare riscontro alla richiesta della Corte, fino a perfezionare l’iter di affidamento in gestione dell’Amp. D’ora in poi, il destino del Regno di Nettuno è di nuovo nelle mani degli isolani dopo una lunghissima fase d’impasse. E a oltre dieci anni dalla sua istituzione, è auspicabile che si passi dalle parole ai fatti, rendendo l’Area marina protetta un reale volano di sviluppo per le isole del Golfo, come era nelle intenzioni iniziali.
Intanto, proprio nel mattino di ieri, sul sito dell’ente, è spuntato il bando di selezione per individuare il nuovo Direttore-responsabile dell’Amp. Nel documento si legge che “il candidato selezionato, a cui verrà affidato l’incarico a termine della durata di minimo tre anni e massimo cinque anni rinnovabile, sarà inquadrato con assunzione a tempo determinato nella qualifica Dirigenziale”. Le domande andranno presentate entro quindici giorni dalla pubblicazione del bando. La Commissione selezionatrice, nominata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente, effettuerà la valutazione dei titoli e dei curricula “per definire la rosa dei candidati da ammettere al colloquio attitudinale; la verifica dei titoli e dei curricula dovranno permettere di accertare: la professionalità del concorrente, attraverso l’analisi dei titoli e del curriculum, dei risultati professionali conseguiti, della capacità di organizzazione tecnico e amministrativa; l’idoneità del concorrente all’incarico di Direttore e responsabile all’interno di un Consorzio di Enti Pubblici attraverso l’esame delle esperienze maturate in incarichi presso strutture pubbliche; la conoscenza e la capacità di affrontare e risolvere le problematiche particolari e specifiche legate alla gestione di un’area protetta connesse, in particolare, con le esigenze dei vari portatori di interesse”.
Resta da vedere se questi e altri parametri, indicati nel bando scaricabile dal sito, saranno esclusivamente posti a base della scelta, o se anche in questo caso ci saranno motivazioni e logiche rispondenti a equilibri “politici”, per così dire.