CRONACAPRIMO PIANO

Raccolta differenziata, l’isola fa ancora flop

L’Osservatorio Regionale ha diffuso i dati relativi all’anno solare 2023 che risultano ancora una volta imbarazzanti: soltanto Forio e Ischia superano a stento il 50%, Serrara Fontana e Casamicciola nemmeno raggiungono il 40 toccato a stento da Lacco Ameno. Procida sorride col suo 66.05%. Serve una rivoluzione culturale, altrimenti sarà impossibile invertire la tendenza

Continua ad essere scarsa, a dir poco insufficiente, la percentuale di raccolta differenziata nei Comuni dell’isola d’Ischia, con i dati che sono invece più confortanti per quanto riguarda la vicina isola di Procida. E’ questa la fotografia impietosa – ma indiscutibile, in fondo la matematica non è un’opinione – che emerge dai dati ufficiali diffusi dall’ORGR (Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti) e relativi all’anno solare 2023 che riguardano i dati della produzione di differenziata e tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani relativi ai Comuni racchiusi nell’ATO Napoli 2, che racchiude per l’appunto i sette Comuni di Ischia e Procida. Il Comune che sta messo meglio, o se preferite meno peggio, è quello di Forio, che tra l’altro è anche l’unica municipalità a superare lo sbarramento del 50%, che di questi tempi dovrebbe essere un fatto scontato soprattutto in una realtà profondamente a vocazione turistica. L’ente turrita si attesta al 52.86% con una produzione procapite di 756 chilogrammi per ogni residente. Poi, a seguire, iniziano le dolenti note o se preferite note ancora più dolenti, che in fondo fa lo stesso. Alle spalle di Forio c’è Ischia che si ferma al 46.71% (712 kg per residente), seguita poi a ruota da Barano che registra una percentuale di differenziata pari al 44.72% (con una produzione annuale pro capite di 479 kg). A ruota poi seguono – con percentuali che man mano diventano sempre più imbarazzanti Lacco Ameno con il 40.13% (624 kg di rifiuti prodotti per singolo abitante), Serrara Fontana (37.45%, 612 kg pro capite guardando alla popolazione censita) e in chiusura come fanalino di coda Casamicciola Terme dove la raccolta differenziata è stata stimata in un deludentissimo 32.58% (con 544 chilogrammi di rifiuti prodotti dai singoli cittadini). Situazione ben diversa a Procida dove ogni isolano produce 606 kg di rifiuti differenziati e dove la percentuale della raccolta si attesa su un ben più confortante 66.05% che rispetto a quanto fatto dai “cugini” ischitani è come alzare al cielo la Champions League.

Su quelle che sono le cause di performance cosi scarse si potrebbe discutere a lungo e fare un mare di fantasie. Qualcuno ipotizza il fatto che in particolare nel periodo di alta stagione il “sistema” salti perché le strutture ricettive stracolme, le case in fitto e soprattutto un numero di turisti non a conoscenza del calendario della differenziata o magari “strafottenti” non riescono a far sì che il servizio di raccolta differenziata possa essere svolto rispettando i necessari parametri. In realtà, però, piuttosto che prendercela sempre con il prossimo, bisognerebbe semplicemente avere la verità ed il buonsenso di ammettere che le colpe di questo sfacelo sono esclusivamente nostre. Le aziende che operano sul territorio isolano sono attrezzate per svolgere il servizio nel miglior modo possibile, il problema è che spesso sono costrette nei loro giri di raccolta sul territorio ad effettuare il cosiddetto “ripasso” a causa degli incivili – che sono pure parecchi, altrimenti non ci ritroveremmo con questi dati – che non solo non differenziano i rifiuti ma che li depositano indiscriminatamente in strada in ogni fascia oraria della giornata. Insomma, senza una rivoluzione culturale difficilmente cambierà mai qualcosa.

Allargando il raggio d’azione di numeri e statistiche, vi diciamo allora che la raccolta differenziata dei rifiuti in Campania è in crescita, come attesta l’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, che come detto ha certificato i dati relativi all’anno 2023. La percentuale della raccolta differenziata aumenta ancora, collocandosi al 56,85%, in crescita di oltre un punto rispetto al 2022 (+1,22%), quando era stato registrato il 55,63%. «Si consolida la tendenza positiva degli ultimi anni, benché il programma di completamento impiantistico e infrastrutturale sia ancora in corso», osserva il Presidente dell’ORGR, sen. Enzo De Luca. Nel dettaglio, sono stati raccolti 1.456.487.583 di chilogrammi di rifiuti differenziati, pari a 10.088.072 in più rispetto all’anno precedente. Complessivamente sono stati prodotti in Campania 2.587.925.482 di chilogrammi, pari a 463 pro capite. Nel 2023 la parte non differenziata ammonta a 1.123.663.692 chilogrammi. Tra le province, ottiene la performance migliore Benevento al 72,85% (+0,7), sostanzialmente stabile, mentre continua la lenta risalita di Napoli con il 51,48% (+0,84), progresso che si aggiunge al netto miglioramento dell’anno precedente (allora quasi di 6 punti). Tra il Capoluogo sannita e l’area metropolitana si allineano le altre province, con performance diverse : Salerno con il 67,62% (+1,64); Avellino ora al 62,27 (+1,88); Caserta al 56,73% (+1,52). Leggendo i dati nel perimetro degli ambiti ottimali, va segnalato l’ulteriore progresso di Napoli 1, che passa dal 41,76% al 43,26% (+1,5%), il piccolo passo avanti di Napoli 2 con il 54,20% (+0,49), mentre resta stabile Napoli 3 con il 60,73% (+0,06).

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