«Questo è un gatto che si morde la coda»

La battaglia per la limitazione dei mezzi pesanti vista dalla parte degli autotrasportatori, arriva il caustico commento di Luca Di Costanzo, vice presidente di New Atec, che difende la categoria, rilancia con una serie di proposte progettuali e chiede di iniziare a considerare di non limitare solo i trasporti ma anche… i turisti

Necessità primarie e programmazione, così con la New Atec e con il vicepresidente Luca Di Costanzo abbiamo provato a fare il punto sulla situazione dei trasporti e degli autotrasporti anche in ordine alle recenti polemiche e al rinovo delle ordinanze che limitano carichi e velocità, soprattutto i transiti sulle strade di Ischia, com gli indubbi limiti dei due porti di Ischia e Casamicciola. Anche dopo il recente tavolo tecnico avviato con il Prefetto dI Napoli Michele di Bari sul tema dei “trasporti pesanti”. Il focus con la nuova associazione trasportatori e commercianti isole campane.

Cosa ne pensate dei recenti sviluppi sul tema trasporti ed autotrasporti, con i rimbalzi da una riunione istituzionale all’altra e di questo provvedimento firmato dal comune di Casamicciola Terme?

«L’ordinanza emanata è stata oggetto di fraintendimento. Il provvedimento emanato dal comune di Casamicciola al momento non comporta sostanziali cambiamenti alle norme in vigore, se non evidenzia in maniera netta e precisa determinate situazioni di criticità nelle zone colpite dal sisma prima e dall’alluvione poi ove era prevedibile che venissero applicate delle restrizioni volte a tutelare la sicurezza della collettività. Credo che inizialmente si sia creato un caos mediatico che non ha fatto altro che sollevare un polverone, ma leggendo attentamente l’ordinanza, al momento, non si tratta di restrizioni eclatanti».

Al netto di ogni cosa era lecito attendersi magari un’ordinanza interlocutoria che lasciasse delle fasce orarie dal punto di vista logistico?

«Diciamo che il problema sostanziale riguarda delle attività commerciali site in posti ove l’ordinanza emanata ha applicato delle restrizioni ma eventualmente colmabili da deroghe o permessi che la stessa ordinanza prevede. Basti pensare all’approvvigionamento merci del supermercato DECO’ a via Cumana a Perrone che, considerata la notevole quantità di merce, non può certamente essere gestito con autocarri aventi portata di 3,5 tonnellate. Stessa sorte sarà per il supermercato Dok di piazza Bagni chiuso a causa dei danni dell’alluvione, ma di cui auspichiamo l’apertura per l’interesse della collettività».

Parlando di limitazioni di carico è evidente che il problema non riguarderà solo fornitori ed approvvigionamenti merci. Pensiamo ad esempio ad altre attività o ordinarie e magari straordinarie?

«Ci sarebbe anche da sottolineare, appunto, che per effettuare i lavori di messa in sicurezza delle zone colpite dall’alluvione o per la realizzazione dei progetti presentati dallo studio FUSKAS, ad esempio, per non parlare di quella che dovrebbe già essere la ricostruzione in corso, sicuramente bisognerà utilizzare mezzi aventi una portata superiore a quella imposta da divieto emanato nell’ordinanza. Arrivati a questo punto sorge lecito porsi una domanda: Se l’ordinanza è stata emanata per una questione di sicurezza e pericolosità oggettiva delle zone interessate dagli eventi calamitosi di norma non possono esserci deroghe, pertanto, come si realizzano le opere di cui tanto si sta parlando?»

Sui temi discussi che hanno portato al tavolo prefettizio la questione trasporti pesanti, portualità, con la richiesta di discarico da parte del sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino, cosa significherebbe andare solo su Ischia?

«Per quanto concerne il dirottamento del comparto commerciale nel solo porto di Ischia, credo che questa rappresenti una soluzione utopistica e al quanto irrealizzabile. Il discorso di dividere i trasporti speciali tra i due porti potrebbe essere una soluzione valida anche se poi bisogna vedere la fattibilità reale della cosa; Vi sono partenze ravvicinate in pochissimo tempo e vuoti di molte ore».

Cosa vi aspettate dal comune di Ischia, ci si aspetta che anche Enzo Ferrandino iniziative analoghe, reazioni? E quindi che si crei una situazione di caos e di ingovernabilità nel settore?

«La risposta a questa domanda è molto semplice: più si limita l’autotrasporto meno servizi riusciamo ad offrire ai turisti. Basti pensare che qualsiasi attività commerciale per poter soddisfare la domanda della clientela ha bisogno dei servizi di trasporto. Proviamo solo ad immaginare una limitazione di orario per gli autocarri. Ciò significherebbe che per soddisfare il fabbisogno di tutte le attività negli orari consentiti le strade diventano delle vere e proprie bolge ove si corre ancor più il rischio di diminuire gli standard di sicurezza quindi porre limitazioni. Per farla breve, è un po’ come il gatto che si morde la coda». 

Ritenete che magari quest’ordinanza che limita sule strade interne i carichi pesanti, sia stata soltanto provocatoria per cercare di mettere sul tavolo la discussione la questione?

«Diciamo che le intenzioni del sindaco di Casamicciola vanno verso la direzione di limitare la circolazione e adesso con questa ordinanza ha iniziato a sondare il terreno per vedere anche le reazioni delle varie sigle interessate, ma sicuramente il suo intento è quello di limitare ancor di più il settore dell’autotrasporto. Diciamo che aspettiamo le prossime mosse ma di certo non rimarremo a guardare».

Però scusi: è razionale ritenere che in una isola turistica camion e mezzi pesanti girino h 24, dalle sei del mattino a mezzanotte. E’ forse arrivata l’ora di porre una regolamentazione?

«Il problema sostanziale di questo quesito è che il fabbisogno quotidiano durante la stagione estiva triplica rispetto a quello delle altre stagioni; nessun’azienda immette autocarri sulle strade solo per creare traffico e inquinamento. Anche perché vi assicuro che il costo per far circolare un autocarro è molto elevato basti pensare gasolio, personale, pneumatici e altro. Bensì se circolano tutti questi mezzi è proprio perché bisogna soddisfare tutte le richieste. In effetti ci sarebbe una soluzione per diminuire il traffico dei mezzi pesanti e con questo le porgo una domanda molto insidiosa».

Quale?

«Si è mai pensato a limitare l’afflusso dei visitatori? A questa domanda è ovvio che alcune categorie potrebbero prenderci, per folli ma le posso assicurare che il quesito non è del tutto infondato. Negli ultimi 30 anni i posti letto per i turisti sono più che raddoppiati e ciò implica una maggiore richiesta di beni e servizi considerato l’aumento della popolazione. Per far si che ciò avvenga resta inteso che c’è bisogno di maggiori servizi da elargire».

Il numero chiuso è ormai una suggestione accarezzata da molte realtà turistiche, ma andiamo avanti. A questo punto per quella che è la sua esperienza, questa regolamentazione come la vedrebbe?

«Auspichiamo di essere convocati nuovamente nel prossimo tavolo indetto dal prefetto in modo da ascoltare le proposte dei vari sindaci così da trovare un accordo che renda possibile lo svolgimento delle nostre attività e soddisfi le esigenze dell’intera isola. Il problema è molto più serio e complesso di quanto non lo si percepisca. La limitazione dei mezzi pesanti aumenterebbe di gran lunga i costi di qualsiasi bene in quanto per sostituire quello che oggi si trasporta con un autocarro di grandi dimensioni ci vogliono 5 autocarri più piccoli e bisogna poi considerare il discorso di portata dei mezzi, ore di impegno degli autisti che sono soggetti a delle severissime norme valide nella comunità europea, al numero di dipendenti che ogni azienda sarebbe costretta ad avere. In sostanza pensate se per eliminare la circolazione dei mezzi pesanti e favorire il turismo. Questo a detta di qualcuno perché come precedentemente detto non è affatto così. Un litro di latte arrivasse a costare 20€? Detta in gergo, non credo che il gioco valga la candela. L’intento della nostra categoria è cercare di trovare un accordo che soddisfi tutte le parti chiamate in causa e che ci permetta di offrire tutto quanto richiesto dai visitatori che scelgono la nostra splendida isola per trascorrere le proprie vacanze».

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