Oggi possiamo affermare con orgoglio, ma anche con una punta di nostalgia che il re Carlo III d’Inghilterra, salito al trono di una monarchia costituzionale un pò fuori dai tempi appena tre giorni fa, dopo la scomparsa della regina madre Elisabetta, è stato gradito ospite di Ischia in ben due occasioni, quando il “Pollice Verde” per antonomasia volle omaggiare l’illustre suddito britannico sir William Walton, musicista famoso in tutto il mondo e creatore, insieme alla moglie argentina Susana Paso, del Giardino Esotico “La Mortella, una delle principali attrattive del Comune di Forio.
Il principe Carlo sbarcò la prima volta nel porto di Forio nella primavera del 1991 sotto un vero diluvio; una pioggia fastidiosa e insistente che accompagnò il corteo delle autorità per tutto il percorso, fino al Giardino Esotico dove c’era ad attenderlo lady Susana e un gruppo di ospiti severamente selezionati nell’ambito degli abituali frequentatori della Mortella. Il Giardino era in piena fioritura, delizia dei botanici fra cui si distingue da sempre re Carlo, promotore di iniziative naturalistiche e cultore di giardinaggio.
Al Porto di Forio, quel mattino plumbeo e solcato da nembi di tempesta che avevano spento i magici colori della nostra Isola, si era radunata una folla delle grandi occasioni che le raffiche di vento e la fitta pioggia battente non erano riusciti a disperdere. Una rara foto d’epoca ci restituisce l’immagine delle autorità che attorniano re Carlo “protetto” da una selva di ombrelli: in prima fila il commissario prefettizio Ennio Blasco, con fascia tricolore d’ordinanza, che è subentrato al sindaco Franco Iacono, volato a Bruxelles fra i primi eletti del Partito Socialista. Franco (non si vede nella foto) è tornato espressamente a Forio per omaggiare il re d’Inghilterra e visitare La Mortella: un atto di amore di un foriano doc, che non può non essere grato a sir Walton per avere eletto questa Terra d’incanto a sua seconda patria, come lo fu per Luchino Visconti e la prediletta La Colombaia!
Re Carlo indossava un doppio petto color nocciola e sul bavero della giacca mostrava, bene in vista, il fiore arancione dei “Pollice Verde”, l’Istituzione mondiale degli Amici della Natura.
Alla Mortella l’illustre ospite dedicò particolare attenzione ad una pianta esotica dai caratteristici fiori penduli: la Datura bianca e rosea striata, dal profumo pungente che si avverte soltanto al calar del sole, nell’aria umida delle prime ombre serali! La visita del Giardino proseguì minuziosamente fra le centinaia di rarità floristiche provenienti da cinque continenti, il laghetto con il caimano “imbalsamato” e le grandi ninfee galleggianti, il Tempietto Thai e, infine, la Sala Concerto dove tutto era stato allestito alla perfezione da Lady Susana per alcune esecuzioni scritte da Walton.
L’ora del Gran Buffet era vicina e come sentenzia il mai disusato detto popolare: ”Tutti i Santi finiscono in Gloria”, come a dire che anche i …reali ad un certo momento devono obbedire a certe incombenze riservate non soltanto ai comuni mortali! Ma davanti a quel ben di Dio (preso d’assalto con molta discrezione e “savoir fare” dai soliti ghiottoni) il re Carlo si limitò ad assaggiare una scaglia di parmigiano e un nappo di spremuta d’arancia, con buona pace per i pasticcini di Calise e il Vino di Montecorvo! E poi dicono che i reali britannici organizzano pranzi luculliani che ai poveri sudditi costano un occhio dalla testa!
Prima di congedarsi re Carlo volle sostare, in “raccoglimento” per alcuni minuti, davanti alla Roccia che racchiude le ceneri di Walton. La scritta dice:” William Walton O.M./ 1902- 1983/Levate un canto di lode/al diletto e venerato Maestro/le sue ceneri questa roccia racchiude/il suo spirito tutela il giardino/da Russell Page disegnato/che nostro amore vivere ha fatto/ Susana.”
Nel mese di novembre del 2002 il re Carlo tornò nuovamente a Ischia. Arrivò in elicottero a Casamicciola indossando un completo blu notte e undici anni in più sulle spalle di sovrano in attesa della corona. La giornata era splendida; una mattinata d’Estate di San Martino, con il sole che illuminava le pendici di Capo Vico e un mare di cobalto che lambiva mollemente la pista di atterraggio degli elicotteri. C’erano le solite autorità ad omaggiare il principe di Galles , con diversi sindaci dell’isola e un…suddito britannico in pensione, sposato a Casamicciola, che appariva visibilmente emozionato per la presenza del “suo” re in terra isclana. Trattasi di Anthony Whitehead, il soldato inglese che nel corso della seconda guerra mondiale aveva sposato la maestrina Giovanna Ferrara. Re Carlo si soffermò a salutare la piccola folla radunata sulla statale e guardando il cielo esclamo:” Quella nuvoletta malandrina di tanti anni fa mi ha risparmiato. Oggi l’isola è incantevole”!
Alla Mortella il solito cerimoniale con una Susana un po’ invecchiata e “bardata” con un vistoso cappello piumato. Carlo d’Inghilterra chiese della “sua” Datura fiorita e lady Susana ne colse un fiore bellissimo, striato di rosa, bianco e arancione per donarlo al futuro re!
Oggi il giovane principe di Galles ha “finalmente” raggiunto il prestigioso trono britannico, anche se attraversato da bufere familiari che hanno tinto di fosche ombre una monarchia ancora amata dal popolo inglese e dai 76 Paesi del Commonwealth. Nel suo primo discorso alla nazione, re Carlo III ha voluto ricordare l’amatissima madre, trattenendo a stento le lacrime e citando l’Amleto di Shakespeare:”…E voli d’angelo ti accompagneranno, cantando per te al tuo riposo”!