Quando la farina del diavolo va tutta in crusca

PARCHEGGIO SIENA ATTO TERZO – Si avvicina l’ora della verità. Un caparbio Gianni Vuoso tiene il fiato sul collo, sindaco e Comune ordinano il sequestro e la demolizione delle opere abusive all’ingresso di Ischia Ponte

L’anno 2021 è tutto un tempestare di articoli di stampa sul “mostro” di Ischia Ponte, che riserva sempre nuove sorprese in quella colossale costruzione che tutti definiscono “l’eterna fabbrica di san Pietro”! Nel mese di aprile del 2021 è sempre Gianni Vuoso a tenere desta l’opinione pubblica su quel malanno del parcheggio arrestatosi al terzo piano ma con con i tondini dei pilastri bene in vista sul solaio di copertura. Vuoso tuona alla sua maniera: ”Un’altra bella trovata della Soprintendenza? Alla Siena anche i pannelli fotovoltaici? Gli strali sono diretti anche al sindaco Ferrandino: ”Dica se è vero che la commissione paesaggistica di Ischia non abbia espresso parere favorevole alla installazione di pannelli fotovoltaici. Bisogna essere chiari e corretti, onesti e leali. Ecco cosa chiedono i cittadini già colpiti da un’opera inutilmente faraonica”.

Nulla si sa di preciso al riguardo, malgrado il Comitato “Salviamo Ischia Ponte” abbia fatto richiesta al sindaco di accesso agli Atti del parcheggio Santaroni. Vuoso prosegue:”Il diritto di accesso agli atti ci è stato negato, per cui riproporremo la richiesta con l’aiuto di un legale. Il cittadino ha diritto di sapere come viene distrutto un pezzo del suo paese”. Naturalmente silenzio su tutta la linea mentre sul solaio del parcheggio vanno svolgendosi strani interventi di coibentazione. Ma non è tutto, nell’area-sterpaglia a confine con la spiaggetta di Terrazappata, hanno preso corpo alcune piccole costruzioni estranee al parcheggio che lasciano pensare a locali tecnologici. Il mese di agosto del 2021, con temperature torride di 40 gradi, non ferma l’attività investigativa di Gianni Vuoso, che torna alla carica con un articolo al fulmicotone:”Un quarto piano al parcheggio della Siena? Santaroni ci spieghi come stanno le cose”. In realtà l’ipotesi del quarto piano non è parto di fantasia di Vuoso, ma subdola volontà dei committenti per aumentare i posti auto del mega-parcheggio. Ma come recita l’antico adagio:” Chi troppo vuole, nulla stringe”, anche per tanta protetta mistificazione giungerà la resa dei conti! Intantoc’è da perdere la ragione in questo intrico edilizio che rimane oggettivamente poco chiaro.

In attesa di una risposta dei Santaroni che non arriva mai, eccoti fra capo e collo la notizia straordinaria che il Comune d’Ischia, dopo la seconda richiesta di accesso agli atti da parte del Comitato rappresentato dall’avv. Bruno Molinaro, ha dato il via libera (22 agosto 2021) alla visione del progetto e non tenendo conto dell’opposizione della società Miramare che invoca la privacy e la mancanza di interessi legittimi dei privati! Finalmente una prima significativa svolta.

Quel mastino dell’avv. Molinaro – con all’attivo quarant’anni di attività legale, particolarmente indirizzata a risolvere spinosi casi di urbanistica – non perde tempo e fa le pulci ai progetti, alle autorizzazioni e alle…difformità planovolumetriche riscontrate sul campo! Una fitta rete di possibili abusi edilizi mettono in serio pericolo perfino il Permesso a costruiren.38/2010, già in partenza zoppicante e lacunoso per merito di tre addetti ai lavori dell’UTC: arch. Silvano Arcamone, ing. Francesco Fermo e ing. Gaetano Grasso. A tirar le somme, ce n’è quanto basti per procedere al sequestro di tanta bruttura, ma inizialmente resta ancora tutto in stand by. Arriviamo faticosamente al 30 ottobre del 2022 e Il Golfo si fa sentire con un articolo dell’onnipresente Gianni Vuoso, esasperato per l’immobilismo del Comune:”Adesso basta, si espropri il parcheggio della Siena” . Un attacco durissimo, diretto come un potente uppercut. Questa volta Vuoso ha colto nel segno. Il Comune di Ischia ha iniziato a traballare, l’UTC a tremare e il sindaco a fare gli scongiuri per una patata bollente che può scottargli le mani e qualcos’altro! Siamo ai principi di marzo del 2023 e finalmente Vincenzo Ferrandino rompe tutti gli indugi e dispone l’immediato sequestro del cantiere Mec, seguito da Ordinanza di Demolizione di opere realizzate abusivamente e in grave difformità dal progetto. Ci sono stati sommari sopralluoghi al parcheggio, misurazioni e rilievi fotografici; perfino un accesso dei tecnici comunali in notturna, forse per non attirare l’attenzione dei curiosi, ma infine il tanto atteso intervento repressivo del Comune è arrivato, ma con molti anni di ritardo!

E’ Il Mattino di Napoli, con una corrispondenza di Massimo Zivelli a mettere per primo il dito nella piaga dei Santaroni;”Ischia, il mega parcheggio va demolito” (10 marzo 2023). Peggio con la stampa locale:”Siena, scoppia la guerra – Mezzogiorno di fuoco al Comune d’Ischia: Paolo Ferrandino verso le dimissioni”. “Tanto tuonò, che piovve” – “Conferenza stampa di Enzo Ferrandino. Attacchi a Santaroni e a Gigiotto Rispoli” – “Siena gate. Il sindaco “caccia” PaoloFerandino” (12 maggio 2023).

Ormai il bubbone “parcheggio Siena” è in pieno svolgimento, con due squadre di avvocati ben motivati e…blasonatiche si fronteggiano nel T.A.R. Campania e in Procura, dove è approdata l’indagine penale affidata al PM Giulio Vanacore. Intanto sono scese in campo le Istituzioni dello Stato. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si costituisce con l’avvocatura presso il TAR deciso a vedere raso al suolo il parcheggio Santaroni. A ruota arriva (in ritardo e trafelata) la Soprintendenza ai Beni Ambientali della Campania (1° giugno 2023) che vuole dire la sua dopo i silenzi della Cinquantaquattro! Il nuovo Dirigente a Palazzo Reale, arch. Mariano Nuzzo, grida ai quattro venti:” Demolire il parcheggio ischitano; è una offesa gravissima all’Ambiente. Il Comune ha serbato una condotta “inerte” in tanti anni di sfacelo edilizio”!. Anche la magistratura penale usa la mano pesante respingendo tutti i ricorsi prodotti dai Santaroni avverso il sequestro del cantiere e la demolizione del parcheggio. Collegio del Riesame e Corte di Cassazione rinviano al mittente le “opposizioni” legali, mentre la Procura della Repubblica nomina un perito d’ufficio per accertare le responsabilità dei tecnici dell’UTC del Comune di Ischia su ipotizzati favoreggiamenti, falsi e connivenze varie!

3 – CONTINUA

Exit mobile version