Pronostico rispettato, Gianpaolo Buono è il nuovo presidente dell’Assoforense
Il professionista baranese eletto con 113 voti mentre l’avvocato Francesco Pero, unico sfidante, ha raccolto 43 preferenze
La lunga giornata che ha incoronato l’avvocato Gianpaolo Buono come nuovo Presidente dell’Assoforense isolana si è conclusa alle ore 20.20 di ieri sera. In quel momento nella sede del Tribunale di Ischia i dati dello spoglio delle schede sono diventati ormai ufficiali: Buono torna alla guida dell’associazione dopo il quinquennio della presidenza-Cellammare, con 113 voti contro i 43 dell’avvocato Francesco Pero, unico sfidante dopo la riammissione in extremis della sua candidatura, ostacolata dalla Pec “problematica”.
L’esito della votazione ha rispettato il pronostico, anche se la presenza di Pero come contendente ha conferito un certo interesse a quella che rischiava di finire come una mera ratifica di una nomina già scritta. La mattinata era scivolata via tranquilla, mentre un gran numero di iscritti all’associazione si era recato a votare. Già prima di mezzogiorno aveva votato la grande maggioranza degli aventi diritto, circa 130 su 183, mentre alle 17.30 i votanti erano 172. Alla fine della giornata, sono stati 180 gli avvocati che hanno si sono recati a esprimere le proprie preferenze. Tre le schede nulle.
Più incerta la competizione per eleggere gli altri quattro consiglieri del nuovo direttivo dell’associazione. L’avvocato Alberto Morelli ha raccolto 113 preferenze, mentre il presidente uscente Francesco Cellammare 110. Un consenso comunque ampio, come era nei pronostici della vigilia, mentre l’interrogativo dominante riguardava le reali possibilità per i due candidati “d’opposizione”, gli avvocati Raffaele Pesce e Antonio Iacono, di inserirsi tra gli eletti. E in effetti, dietro a Morelli e Cellammare, il terzo consigliere più votato è stato proprio l’avvocato Pesce con 72 preferenze, davanti ad Alessandra Castellano con 66. Questi dunque i quattro professionisti che affiancheranno il presidente Buono nel nuovo direttivo. Pur mancando l’elezione, l’avvocato Antonio Iacono dello studio Craus ha comunque raccolto 51 preferenze, una in più di Vito Iacono.
A caldo, durante il brindisi che ha accomunato tutti i candidati dopo la proclamazione dei risultati, il neopresidente Gianpaolo Buono ha dichiarato: «Ringrazio i colleghi, è stata positiva la presenza dell’avvocato Pero nella consultazione elettorale, ma io ho già messo alle spalle questo risultato e sono proiettato alla prossima settimana. A prescindere dalle persone, come ho spesso ribadito, dobbiamo tener presente che abbiamo davanti una serie di obiettivi difficili da raggiungere, e che richiedono non soltanto una grande unità della categoria, ma soprattutto la consapevolezza di quello che intendiamo fare. Dobbiamo coinvolgere la politica, e i discorsi sin qui fatti vanno comunque rapportati al mutato quadro legislativo che individua nell’ufficio del giudice di pace il presidio locale per eccellenza. Adesso dobbiamo operare unitariamente per interessi che sono dell’intera categoria ma anche dell’intera cittadinanza. Ho intenzione di riunire il direttivo già martedì prossimo, dove ci saranno alcuni argomenti interessanti all’ordine del giorno, che vanno sia in direzione di un ampliamento del direttivo sia verso altre tematiche che poi saranno rese note alla stampa. Non c’è tempo da perdere, anzi, dobbiamo recuperare quello perduto».
Comunque soddisfatto anche l’avvocato Francesco Pero, che dopo il brindisi ha commentato: «Un buon risultato. Certo, il dato delle ventuno schede senza alcuna indicazione per la carica di presidente fa riflettere: forse, anche se io non mi fossi candidato, sarebbe rimasta una corrente di protesta verso il presidente eletto. Sono comunque onorato del consenso che diversi colleghi hanno accordato alla mia persona, segno che questa strada va perseguita. Massima lealtà al presidente Buono, continuiamo su questa strada. È emerso un voto trasversale, se guardiamo ai consiglieri eletti: dunque gli elettori hanno manifestato massima libertà di voto. Sono contento che nel direttivo sia stato eletto anche l’avvocato Pesce, che rappresenta una sorta di “bandiera” della nostra “corrente”. Alcuni colleghi, vista la mia tardiva riammissione, avevano già promesso il voto a Gianpaolo, ma pazienza: è stata una sfida, e io amo le sfide. Ho voluto mettere alla prova la categoria sulle questioni morali e sulle linee di indirizzo da me indicate, e il risultato lascia comunque ben sperare».