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PROMOZIONE Ischia, Di Sapia: «Siamo noi a scegliere il nostro destino»

Il centrocampista gialloblù fa il punto della situazione in merito alla scorsa partita e a questo weekend che potrebbe essere quello decisivo pe gli isolani: «Per noi sono tutte finali, abbiamo un obiettivo e dobbiamo puntare solo a quello»

L’Ischia di mister Billone Monti è con un piede in l’Eccellenza. Potremmo sintetizzare così il tutto e quasi sicuramente questo weekend potrebbe essere quello decisivo per la squadra isolana. Un ultimo piccolo scoglio ancora e poi forse si potrà blindare quella prima posizione. Fari puntati quindi sul match di oggi tra Lacco Ameno e Puteolana, chissà se i cugini rossoneri per amor non solo proprio ma anche di patria riusciranno a mettere al tappeto il Pianura. Se così fosse, l’Ischia domani avrebbe sicuramente una chance in più e unico dovere: vincere.

Un sogno quello ischitano e quello di questa squadra, rinata grazie e soprattutto al calore e all’amore dei tifosi e di tutti colore che poi si sono avvicinati a questa squadra e messa in condizione di fare del proprio meglio, come il presidente D’Abundo e l’intera società, che finalmente forse si sta realizzando. gli isolani comandano sempre la classifica con 2 lunghezze sulla rivale allenata da Sarnataro, ma hanno anche 15 punti sulla terza, il Virtus Ottaviano, che per ora li mettono relativa tranquillità anche in caso di secondo posto. Il match del Solaro non è stato, comunque, facile ed i gialloblu non sono stati spumeggianti, ma sono stati bravi a capitalizzare le occasioni avute (poche fin quando i padroni di casa erano in 11) ed a non concederne quasi agli avversari. Si può tranquillamente dire: missione compiuta per mister Giuseppe Monti & co. A fine match, il tecnico isolano è intervenuto ai nostri microfoni ed ha commentato così l’andamento della partita. Di questo e altro ne abbiamo parlato con il giovane Giovanni Di Sapia.

Partiamo dalla scorsa partita con l’Ercolano, la partita non è stata bellissima, però l’Ischia è stata cinica nello sfruttare le poche palle gol che ha avuto…

«Indubbiamente Non è stata una delle partite migliori ma l’importante era mettere la palla dentro e portare i tre punti a casa. Ed è quello che abbiamo fatto. Ripeto non abbiamo brillato, ma siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che sono arrivate e a mettere a segno la gara. Anche se devo dire che per quanto concerno l’aspetto tattico non abbiamo poi demeritato così tanto, anzi.»

E’ un Ischia che forse nel girone di andata qualche passo falso l’ha commesso, ma che ha dimostrato di poter far bene e di essere più che all’altezza di questo campionato…

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«Assolutamente. Che nessuno me ne voglia, ma credo che quest’Ischia è e sarà la regina del campionato. Abbiamo tutte le carte in regola per poter fare bene e puntare a quello che fin dall’inizio è stato il nostro progetto principale, ovvero riportare questa squadra su quei palcoscenici che le spettano. Siamo noi a scegliere il nostro destino e dobbiamo farlo con la consapevolezza e la voglia che ci ha contraddistinto sin qui. Io sono certo che possiamo farcela, così come tutti i miei compagni. La vittoria di questo campionato dipende solo ed esclusivamente da noi».

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In campo domani al Mazzella: si ospita il Quartograd. Una partita che potrebbe essere decisiva a tutti gli effetti e che, in base anche a ciò che accadrà anche sugli altri campi oggi e nello specifico nel match tra Lacco Ameno e Pianura, potrebbe delineare già da adesso e decidere se questo salto l’Ischia lo fa oppure no…

«E’ una partita cruciale in tal senso e lo è forse di più il match di oggi tra il Lacco Ameno e il Pianura, ma per quanto ci riguarda noi dobbiamo pensare solo ed esclusivamente come detto poc’anzi a vincere costi quel che costi. Tutto ciò che verrà poi sarà una conseguenza. Noi dobbiamo vincere e soprattutto non dobbiamo fare l’errore di sottovalutare la nostra sfidante».

Quindi, otto partite, otto finali?

«Esattamente! Ripeto, la vittoria di questo campionato dipende da noi e giunti a questo punto, non possiamo e non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare nessuno, peggio ancora di credere di aver già vinto. Se siamo arrivati sin qui e abbiamo fatto tutto questo il merito va senza alcun dubbio al nostro mister che ha tenuto unita questa squadra fin dall’inizio».

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