Il TAR prima ed il Consiglio di Stato, poi, irrompono sulla procedura aperta per l’esecuzione dell’intervento di consolidamento localita’ PizzacoChiaia, tratto discesa Graziella – ex Eldorado. L’ente locale ha dovuto cosi revocare i precedenti provvedimenti quali la determina del 02 maggio 2023 in ottemperanza all’ordinanza del Consiglio di Stato n. 2073/2023.
Un progetto a cui il sindaco Dino Ambrosino aveva creduto particolarmente anche forse dei finanziamenti ottenuti dal Ministero dell’interno meno di due anni fa. All’epoca il Ministero, di concerto con il Capo del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze aveva beneficiato il comune di Procida del contributo di € 2.499.963,00. Pr il progetto esecutivo si ci era affidato all’Operatore Economico Techno &Services S.r.l di, stabilendo poi l’
“Accordo consortile per la costituzione della centrale unica di committenza tra le amministrazione di Bacoli e Procida” e l’adesione alla Centrale Unica di Committenza (CUC) fra il Comune di Bacoli ed il Comune di Procida, individuando Bacoli quale Comune capofila.
Si è poi proceduto nel tentativo di dare esecuzione all’intervento con una procedura aperta interamente telematica con aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ponendo a base di gara la somma di € 1.961.467,56 soggetto a sconto oltre € 47.091,340 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Entro il termine per la presentazione delle offerte, previsto per il giorno 16 agosto 2022 alle ore 12.00 sono state inviate a Procida 3 offerte e la commissione di gara composta dall’Ing. Davide Ferriello, Responsabile dell’Area III del Comune di Bacoli, in qualità di Responsabile della CUC; Arch. Gioacchino Rosario De Michele, Responsabile della II Sezione del Comune di Procida, in qualità di RUP; Geom. Pietro Carannante, dipendente dell’Area III del Comune di Bacoli, in qualità di componente con ulteriore funzione di segretario verbalizzanteha stabilito di escludere l’Operatore CONSORZIO INFRATECH con sede legale in Milano e contestualmente accettare l’offerta della Ditta S.A.CO.S.E.M di Pozzuoli proponendone in favore l’aggiudicazione sub judiceed in particolare dietro pagamento di un corrispettivo di € 1.661.500,38 corrispondente al ribasso del 15,293 %, oltre oneri della sicurezza pari a € 47.091,34 oltre IVA al 10%.
Il Tar blocca tutto, poi irrompe il Consiglio di Stato
Poi il ricorso e l’affondo della SCARL esclusa. L’ente locale è stato colpito tra capo e collo dalla sentenza sul ricorso (numero di registro generale 4901/2022) proposta dal Consorzio Stabile Infratech S.C. A R. L. per l’annullamento della Determina n. 1327 del 10 ottobre 2022 del provvedimento di aggiudicazione della gara in favore della S.A.CO.S.E.M. s.r.l.; e dunque, si legge in atti, della la declaratoria di inefficacia del contratto medio tempore stipulato e per il subentro della ricorrente nella sua esecuzione.
Infatti scrivono i giudici: “Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso introduttivo e sul ricorso per motivi aggiunti, proposti, li accoglie e per l’effetto annulla i provvedimenti impugnati”.Ma c’è di più. Anche il Consiglio di Stato, compulsato dalla ditta di Monte di Procida dichiarata vincitrice e poi esclusa dal TAR, predica cautela e sospende per motivi di pubblico interesse la esecutovità della sentenza del TAR. Un groviglio burocratico, un papocchio a cui il comune ha deciso di porre un freno. O meglio, al comune di Procida, pertanto, non resta che all’esito della sentenza, annullare i seguenti provvedimenti, considerati che l’ordinanza del Consiglio di Stato n. 2073/2023 sul ricorso (3786 del 2023) proposta da S.A.Co.S.E.M S.r.l per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la campania (Sezone Prima) n. 02390/2023: “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) accoglie l’istanza cautelare (Ricorso numero: 3786/2023) e, per l’effetto, sospende l’esecutività della sentenza impugnata”.
Come evidenziato all’interno dell’Ordinanza sopra menzionata, “sussiste la particolare delicatezza degli interessi pubblici nel caso di specie coinvolti trattandosi di un intervento di consolidamento costone; tenuto conto dell’imminente stagione estiva e del pericolo della caduta massi su una spiaggia pubblica, il Consiglio di Stato si è espresso al fine di consentire in ogni caso la prosecuzione dei lavori di consolidamento già in buona parte avviati ad opera della odierna appellante e, pertanto, sospendendo l’esecutività della sentenza impugnata”.