Procida 2022, su una barca di carta dall’isola verso terraferma: l’impresa dell’artista Bölter
L'origami affonda a metà strada: “Fragile come quelle dei migranti, il nostro un messaggio di speranza e integrazione”
E’ affondato nel canale tra Procida e la terraferma il grande origami di carta con il quale l’artista tedesco Frank Bölter, aiutato da centinaia di bambini isolani, si è fatto portavoce stamattina di un forte messaggio di integrazione e speranza, simboleggiando la fragilità delle imbarcazioni che ospitano i precari viaggi dei migranti dalle sponde dell’Africa all’Italia.
Una grande folla ha assistito stamattina all’evento “La Flotta di Carta”, un’idea di Procida Capitale Italiana della Cultura, appuntamento di co-creazione collettiva aperto a tutti, con un tentativo di navigazione simbolico e performativo che si è concluso a metà strada rispetto all’ambizioso obiettivo di uno sbarco ai Campi Flegrei.
“Sono contento di aver lanciato, con la grande partecipazione dei bambini, il mio messaggio di accoglienza”, ha detto Bölter, che si è imbarcato indossando un vestito elegantissimo sul suo origami (lungo circa nove metri per due e mezzo di larghezza e altrettanti d’altezza), dopo averlo costruito in collaborazione con i piccoli studenti dell’istituto comprensivo Capraro di Procida e con la collaborazione degli studenti dell’istituto tecnico nautico Caracciolo-G. Da Procida.
In contemporanea, a margine di un ampio percorso laboratoriale curato da “I Teatrini – Centro Campano Teatro di Animazione” 2022 bambini – un numero simbolico tra quelli dell’isola e quelli di alcuni istituti della terraferma (l’IC Pergolesi di Pozzuoli, il Circolo Didattico Monte di Procida, l’IC Plinio Il Vecchio – Gramsci di Bacoli, l’IC Vespucci di Monte di Procida, il I Circolo Didattico G. Marconi di Pozzuoli) – hanno presentato le loro barchette, realizzate in materiali ecosostenibili a margine di un percorso di lettura e di scrittura creativa sui temi dell’inclusione, dell’accoglienza e della cooperazione, in linea con il claim “La cultura non isola” con cui Procida si è confermata Capitale della Cultura 2022.
Le barchette sono state poi recuperate con l’ausilio di volontari e di una rappresentanza dell’area marina protetta Regno di Nettuno e delle associazioni ambientaliste del territorio. Un unico grande evento si è così sviluppato a Procida (spiaggia della Lingua), Pozzuoli (spiaggetta del porto di fronte al Macellum, spiaggia della Monachelle, spiaggia di Lucrino), di Monte di Procida (spiaggia di Acquamorta e Torregaveta) e di Bacoli (spiaggia di Miseno, spiaggia di Baia).“Quel che vogliamo dimostrare è che i problemi del mondo possono essere risolti con la forza della comunità”, ha sottolineato Frank Bölter, che ha iniziato a costruire grandi barche di carta per caso: “Un foglio cadde sul pavimento e mi balenò l’idea di ricavarvi una barchetta, piegandolo, come facevamo nella nostra infanzia. – racconta – Nei giorni successivi ho iniziato a coltivare l’idea di fare barche sempre più grandi, chiedendo però la collaborazione di grandi e piccini. E quando nella mia Colonia ho chiesto ai passanti di aiutarmi ad attraversare il fiume Reno su una barca di carta è successo qualcosa di incredibile: dopo l’iniziale disorientamento, le persone sono diventate parte di una missione apparentemente impossibile che è diventata possibile. E la barca non affondò”.
Da allora l’attore è protagonista di performance insolite, dall’alto valore simbolico, che chiama “To the World’s End”: “L’idea che con me ci siano i bambini è fondamentale: loro sono il futuro, devono cambiare il mondo il meglio. – dice – E lo si deve fare insieme, senza confini o barriere tra i paesi, né mentali né fisici”.
“Da Procida è partito oggi un messaggio importante, in linea con la visione di un’amministrazione da sempre attenta alla sostenibilità ambientale e a valori come accoglienza e integrazione, che ci hanno suggerito negli anni scorsi l’apertura del nostro Sprar, con un percorso di accoglienza diffuso per migranti”, sottolinea il sindaco di Procida, Dino Ambrosino.
“I cittadini, in particolare le nuove generazioni, sono stati un processo di creazione collettiva che mira a generare una metafora su temi universali quali l’unione tra i popoli e l’accoglienza delle diversità, con una particolare attenzione ai tanti attraversamenti dolorosi che quotidianamente si consumano nel Mediterraneo. – spiega il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – Bölter ha provato ad attraversare il canale di Procida con questa fragile imbarcazione consapevole del fatto che mai riuscirà a raggiungere l’altra sponda, riportando al centro della riflessione della comunità i tanti viaggi che non hanno la certezza di approdo sicuro. L’evento ‘La Flotta di Carta’ ha richiamato l’iniziativa “European Solidarity – Save lifes, change Dublin!” lanciata da una rete di Ong, organizzazioni europee e personalità attive sui temi dei diritti civili, dell’accoglienza e dell’integrazione, per chiedere ai governi Ue di abbandonare gli egoismi nazionali, modificare il regolamento di Dublino e dare finalmente sostanza al principio di solidarietà su cui è fondata l’Unione Europea”.
Integrazione e apertura all’accoglienza sono protagoniste anche del prossimo evento di Procida 2022, “Echi delle Distanze”, la rassegna musicale curata da Wakeupandream: dal 3 al 7 maggio sull’isola arriveranno musicisti provenienti da isole di tutto il mondo – Taiwan, Mauritius, Madagascar, Marshall Islands, Tahiti, Papua Nuova Guinea, Australia, Sardegna, Sicilia, Creta – che vivono l’insularità e le sue tensioni come condizione biografica ed esistenziale e, con loro, musicisti continentali che con l’insularità e il suo immaginario amano confrontarsi, facendone oggetto di indagine e fonte di ispirazione. In programma performance, laboratori e concerti open air.