Presentato “Ecosistema Palazzo d’Avalos”: al via 5 azioni per valorizzare il complesso

Al via grazie al sostegno di Fondazione CDP un progetto di valorizzazione del complesso, che comprenderà il ripensamento del piano terra, un lavoro di catalogazione, la realizzazione di un corto, performance teatrali e formazione per le guide turistiche

E’ stato presentato sabato 26 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Procida, “Ecosistema Palazzo d’Avalos”, il progetto di valorizzazione culturale con il quale Cooperativa onlus Immaginaria, aggiudicataria del primo bando Ecosistemi Culturali, sostenuto da Fondazione CDP – ente non profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti – prova ad avvicinare ulteriormente il complesso di Palazzo d’Avalos, uno dei simboli dell’isola, alla comunità di Procida, incrementandone l’attrattività e trasformandolo da contenitore di storia a generatore di cultura.

Nel corso della conferenza pubblica è intervenuto il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, che ha evidenziato l’importanza strategica del sito e di una sua piena valorizzazione. 

Una valorizzazione resa possibile dalle risorse assegnate attraverso l’edizione 2023 del bando Ecosistemi Culturali, promosso da Fondazione CDP, al fine di sostenere progetti capaci di arricchire il patrimonio artistico e paesaggistico, promuovendo la creazione di ecosistemi culturali resilienti e sostenibili in Comuni con meno di centomila abitanti. A rappresentare la Fondazione del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, Claudio Quaternato, Project Manager.

Claudio D’Agostino, presidente di Immaginaria cooperativa sociale onlus, ha sottolineato come i percorsi di valorizzazione culturale, anche attraverso le arti, possano dialogare con la cittadinanza favorendo la fruizione dei luoghi.A raccontare il percorso “Ecosistema Palazzo d’Avalos”, già in parte avviato, i project manager Marco Lauro e Valentina Schiano Lo Moriello, che hanno evidenziato l’importanza di una pianificazione che raccolga l’eredità dell’anno da Capitale Italiana della Cultura, il 2022, che ha generato attenzione e flussi sul territorio. Il progetto, illustrato per la prima volta alla cittadinanza, si articola attraverso cinque differenti azioni. 

La prima riguarda la catalogazione del patrimonio materiale del Palazzo: scarpe, divise, letti, materassi e scaffali, registri e documenti che raccontano la storia dell’ex penitenziario, la vita e le storie delle persone che per quasi due secoli l’hanno vissuto, ad oggi sistemati lungo il percorso di visita, saranno finalmente oggetto, per la prima volta, di una catalogazione che restituisca un inventario utile per successive attività di ricerca storica e demo-etnoantropologica. 

Il progetto si tradurrà in altre quattro azioni, presentate nel corso della conferenza. Nelle prossime settimane partiranno le riprese di un cortometraggio diretto da Domenico Palma, regista italiano e docente di Storia dell’arte e Storia del cinema, specializzato nella produzione di film e documentari sull’arte contemporanea che trattano di installazioni site-specific e mostre d’arte. Il film racconterà le aree inaccessibili del Palazzo, favorendo una fruibilità virtuale.

Un’altra azione prevede la realizzazione di un allestimento storico definitivo del piano terra, con un percorso di visita chiaro, leggibile ed intuitivo. 

Palazzo D’Avalos

All’impresa BAM! Strategie Culturali, impresa specializzata in servizi strategici per il settore culturale, sarà affidata una serie di laboratori di storytelling e public speaking espressamente rivolta alle figure volontarie dell’associazione Palazzo d’Avalos, partner del progetto, che si occupa oggi della gestione delle visite guidate e degli ingressi dei visitatori al Palazzo. 

Infine, il progetto prevede un ciclo di performance teatrali, organizzato dal gruppo di Teatro Procida, che trasformerà il Palazzo in un palcoscenico ed arricchiranno il percorso di visita, con il coinvolgimento di attrici ed attori dell’isola.

Palazzo D’Avalos
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