«PRENOTA ADESSO IL TUO LOCULO, IL PREZZO POI AUMENTERA’»

Clamore, curiosità ma anche ironia (e debiti scongiuri) a Forio per dei manifesti che invitano i cittadini a fare un affare prenotando un posto nel cimitero di Panza prima di un rincaro delle tariffe dal 1 novembre. In molti la prendono a ridere, non il sindaco Stani Verde che li fa rimuovere e convoca la ditta, che ha agito in autonomia

Diciamoci la verità, che si fosse scaramantici o meno, che si fosse scesi dal letto col piede giusto o meno (e quindi che l’umore fosse di quelli buoni o pessimi), c’è chi l’ha presa col sorriso e chi invece ha fatto i debiti scongiuri. Qualcuno ha pensato pure ad uno scherzo ma purtroppo era tutto reale. Succede a Forio che lungo le strade comunali vengano affissi dei manifesti: non sono la pubblicità di qualche negozio, supermercato o attività commerciale che propone qualche prodotto o affare autunnale, no, niente di tutto questo. Incredibile ma vero quello che è scritto è un qualcosa di difficile da credersi: “Si informano i signori cittadini del Comune di Forio che a partire dal 1 novembre 2023 i loculi del cimitero di Panza subiranno un aumento di prezzo: secondo e terzo livello da 2.650 a 3.150 euro; quarto e quinto livello da 2.300 a 2.700, secondo disponibilità in concessione per 99 anni”. Poi l’immancabile promozione, visto che pur sempre di un manifesto si tratta: “Qualora foste interessati, affrettatevi”. E a seguire, un numero di cellulare e una mail per chiedere eventuali info di varia natura. L’appello insomma è di quelli chiari: visto che prima o poi tutti dovremo passare a miglior vita, tanto vale fare un ottimo investimento e risparmiare qualcosina, in maniera tale da poterla spendere in bagordi o altro nel corso di questo passaggio terreno. Sì, le modalità di pubblicizzazione dell’iniziativa possono avere uno stampo paradossal-surreale, ma per davvero succede nella ridente e tranquilla Forio. 

Ovviamente le reazioni non sono mancate e ovviamente alimentate come al solito dal sacro fuoco dei social, che ultimamente sono davvero peggio di una “sentinella” in torretta, insomma proprio non sfugge nulla. C’è chi, da addetto ai lavori ha commentato così: “Il ‘principio della scarsità’ è un importante elemento del processo di persuasione. Le occasioni e le opportunità risultano sempre più emozionanti e sembrano aumentare di valore quando sono scarse e poco disponibili”. Qualcuno allarga il ragionamento e in maniera anche provocatoria suggerisce: “Io avrei stimolato anche l’idea dell’esclusività e aggiunto l’opportunità di affrettarsi per prenotare quelli vista mare. Non so se vi sono a Panza, ma sovra eleverei per permetterlo”. C’è anche chi si sofferma su questioni meno frivole e se la prende col caro vita (e scusate il gioco di parole, visto che qui si parla di post mortem): “Un aumento di cui non si capisce la ragione se non il mancato lucro per chi ha realizzato l’opera oramai un decennio fa. Un semplice far ricadere sulla cittadinanza il mancato ammortamento dell’impresa”. Infine c’è anche l’immancabile attacco al potere, ossia al sindaco Stani Verde ed alla sua maggioranza: “Questi amministratori privi di idee valide e di buon senso non sono neanche in grado di capire che bisogna incentivare la cremazione per ridurre costi e consumo di spazi oltre a evitare problemi igienici e l’orribile pratica della riesumazione”.

A proposito di amministratori in paese si diffonde subito la voce che l’iniziativa dei manifesti sia stata partorita da qualche mente geniale del palazzo municipale di via Genovino ma in realtà le cose non stanno così. Perché, tra tanti internauti e non che l’hanno presa a ridere, c’è chi si è invece incazzato e di brutto pure. Parliamo del sindaco Stani Verde, che ha immediatamente ordinato al personale addetto di rimuovere alla velocità della luce quei manifesti un po’ macabri dalle strade del paese e di convocare la ditta che un bel po’ di tempo fa si aggiudicò la gestione e/o concessione (chiamatela come vi pare, nella sostanza nulla cambia) di questi benedetti loculi. Eh già, perché l’iniziativa di questa campagna pubblicitaria sarebbe proprio dell’azienda in questione che avrebbe agito in piena autonomia e in una maniera che per buon cuore definiamo singolare piuttosto che discutibile. E adesso il primo cittadino potrebbe anche valutare il ricorso alle vie legali. Staremo a vedere.

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