CRONACA

Porto di Lacco Ameno, Perrella rinviato a giudizio

L’ex sub concessionario ed amministratore di Marina di Capitello Scarl deve rispondere del reato di occupazione abusiva di suolo demaniale: avrebbe gestito la struttura senza averne titolo dal 30 giugno 2022 fino al 25 marzo 2024, data del sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Napoli. Prima udienza il 6 febbraio 2025, il rito sarà celebrato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ischia

Arriva un’altra importante e significativa svolta nell’eterno contenzioso per la gestione dell’approdo turistico di Lacco Ameno. L’ex sub concessionario Giuseppe Perrella, amministratore di Marina di Capitello Scarl, è stato infatti rinviato a giudizio con l’accusa di occupazione abusiva di suolo demaniale. Di fatto, secondo l’accusa, è ritenuto responsabile di aver gestito il porto turistico ben oltre il termine ultimo in cui la concessione gli era scaduta violando così l’articolo 1161 del codice della navigazione. L’area occupata illecitamente supera i 22.000 metri quadrati, il reato sarebbe stato perpetrato dal 30 giugno 2022, data in cui per l’appunto la predetta concessione si intendeva scaduta al 25 marzo 2024, data in cui la Procura della Repubblica dispose il sequestro penale prima del successivo dissequestro e dell’affidamento della struttura al Comune guidato dal sindaco Giacomo Pascale. La prima udienza si svolgerà il 6 febbraio 2025, appuntamento presso la sezione distaccata di tribunale di Ischia.

Dopo il dissequestro disposto dall’autorità giudiziaria, la struttura è tornata nella disponibilità del Comune di Lacco Ameno che però ha incontrato nuove resistenze alla sua volontà di gestire in proprio il bene

Come detto, il rinvio a giudizio è figlio di una più articolata attività di indagine condotta dai militari dell’ufficio circondariale marittimo che ha consentito di appurare una serie di reati contestati all’atto del sequestro del porto turistico scattato nel marzo di quest’anno. Gli uomini guidati dal t.v. Antonio Magi verificarono l’occupazione abusiva di area demaniale marittima ad opera della Scarl, affidataria della gestione del porto turistico, giusta autorizzazione provvisoria del 13 giugno 2016. Come si evinceva dalla documentazione acquisita nel corso delle indagini, circostanze oggetto di accertamento anche in sede giudiziaria amministrativa (sentenza emessa dal Tar Campania in data 6 Aprile 2022. N.2340/2002) la concessione era scaduta nel giugno 2022, ma nonostante questo la società Marina di Capitello aveva continuato ad occupare, benché ormai senza titolo, la fascia di demanio marittimo nel porto, con conseguente realizzazione di un profilo di illecito per la gestione dell’unità da diporto ivi collocate. La richiesta di sequestro venne accolta, stante la sussistenza del fumus delicti in ordine al reato di cui all’articolo 1161 del codice della navigazione e del Periculum derivante dalla protrazione dell’occupazione abusiva. Il provvedimento fu iscritto a carico di Perrella Giuseppe, difeso dall’avvocato di fiducia Michele Calise. La zona demaniale attenzionata ricadeva nel Comune di Lacco Ameno ed era composta sostanzialmente da specchi acquei e antistanti il lungomare che si sviluppa da via Litoranea, Corso Angelo Rizzoli fino a raggiungere piazza Santa Restituta.

Le concessioni demaniali marittime rilasciate seguono due filoni che hanno inizio nel 2004 e sono suddivise in concessioni. Le aree demaniali marittime assentite in concessione al Comune di Lacco Ameno, con titolo Concessorio rilasciato nel 2019, come da sommarie informazioni testimoniali rese dal dottor d’Andrea Vincenzo, responsabile del III settore lavori pubblici del Comune di Lacco Ameno, fino a quel momento ancora gestite sine titolo dalla società, tra specchi acquei e aree a terra per un totale complessivo di. 37.354,46 m quadri. Ovvero con una superficie totale delle zone demaniali (specchi, acquei) individuate con la sigla “SP” pari a 37.146 mq. Superficie totale della zona demaniale (area a terra) individuata con la sigla “ZD” pari a 44,33, mq. Superficie totale della zona demaniale, area a terra individuati con la sigla “OR” non comprese nei precedenti conteggi dell’area “SP” pari a 164,13 m quadri. Ulteriori specchi acquei non risultavano gestiti dalla società Marina di Capitello, ma direttamente dal concessionario per l’ormeggio di unità da diporto dei cittadini residenti.

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