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Porto devolution, la “missione” di Enzo Ferrandino

La concessione di Ischia Risorsa Mare torna in capo al Comune, la società partecipata diventa affidataria e riceverà un canone di 1.080.000 euro annui dall’ente di via Iasolino, destinati soprattutto alla promozione turistica. Così il primo cittadino vuole proseguire sul modello tracciato con l’avvento di Ejarque e l’istituzione della DMO

Per una mattina il porto ombelico del mondo, o meglio dell’attività amministrativa del Comune di Ischia. Nell’immediato, certo, ma soprattutto in prospettiva futura e non soltanto per quanto riguarda il diportismo ma anche il turismo e le strategie legate allo sviluppo ed al potenziamento di quella che a conti fatti costituisce l’unica risorsa dell’economia di casa nostra. Ieri mattina il sindaco Enzo Ferrandino ha riunito presso la sala consiliare del municipio di via Iasolino gli operatori dell’informazione, alla vigilia del consiglio comunale che oggi – con la votazione e la conseguente approvazione di una delibera ad hoc – sancirà la presa di possesso della concessione delle banchine fin qui utilizzate per il diporto e di pertinenza di Ischia Risorsa Mare. L’ente locale le prende in carico, la società partecipata da concessionaria passa ad affidataria: riceverà un canone, peraltro non irrisorio, attraverso il quale finanziare la promozione turistica dal momento che la neonata DMO è stata proprio incorporata da Ischia Risorsa Mare. Può sembrare un gioco di scatole cinesi, in realtà è tutto chiaro e cristallino, almeno quanto la strada che sembra voler percorrere il primo cittadino e chi – su tutti il manager Josep Ejarque – lo accompagna in questo percorso. Ma attenzione, il porto è anche una diversa razionalizzazione dell’area nel suo insieme e soprattutto i tanti agognati lavori sulla Riva Destra che serviranno soprattutto per debellare il fenomeno dell’acqua alta, divenuto ormai una piaga insanabile.

Nel suo excursus con i giornalisti Enzo Ferrandino parte da lontano, ricordando quando Ischia Risorsa Mare nel 2016 fu posta in liquidazione, situazione di “indigenza” dalla quale poi venne fuori nel 2020. Ad oggi lo stato di salute sembra essere stato ritrovato se è vero che la società in house del Comune di Ischia ha fatturato 1 milione di euro nel 2023, spicciolo più spicciolo meno. Adesso, annuncia il primo cittadino, sarà affidataria degli specchi acquei di pertinenza e per sbrigare questa incombenza riceverà dal Comune un canone mensile di 90.000 euro. A conti fatti, per chi ha scarsa dimestichezza con la matematica, parliamo di 1.080.000 euro annui. Che serviranno soprattutto a perseguire la nuova mission aziendale, quella della promozione turistica per il quale già è stato fatto un significativo passo avanti, anzi due: da una parte l’incarico di consulenza al manager Josep Ejarque, dall’altro quello ad Amalfi web per la realizzazione del portale “visitischia” oltre all’incarico professionale conferito a Vincenzo Agnese. Le spese sostenute complessivamente in questo 2023 ammontano all’incirca a 120.000 euro.

In una conferenza stampa svoltasi ieri mattina in municipio il primo cittadino ha puntato l’attenzione anche sull’imminente inizio dei lavori sulla Riva Destra e sulla razionalizzazione degli spazi nell’area portuale

Ma il passaggio di consegne prevede un ulteriore sviluppo dell’area portuale a tutto tondo, che secondo Ferrandino va recuperata negli aspetti funzionali e dal punto di vista estetico ed è proprio in questo settore che si innesta il finanziamento di 6.300.000 euro ricevuto per i lavori da effettuarsi sulla Riva Destra. “Lavori che – ricorda il sindaco – furono assegnati alla ditta Operazione prima che ricorsi giudiziari e intoppi burocratici imponessero una brusca frenata all’evolversi degli eventi. Ma gli ostacoli ormai sono superati e a partire dall’inizio del nuovo anno le opere potranno avere inizio: si partirà da un primo intervento con la palificata di chiusura poi si provvederà a realizzare un argine di pietra lavica di 50 centimetri in modo tale da poterci garantire dai rischi derivati dall’acqua alta. E tutto questo, voglio precisarlo, senza alterare gli spazi attualmente a disposizione. Sarà poi realizzato anche un accurato sistema di drenaggio dell’acqua piovana”. Enzo Ferrandino ricorda altresì che i lavori saranno svolti a “step” ed in particolare nel periodo autunnale ed invernale per non compromettere la stagione turistica e ricorda poi che il progetto prevede il collegamento con la spiaggia di San Pietro e via Francesco Buonocore: “Pensiamo che in un arco di tempo compreso tra i 24 e i 30 mesi i lavori possano essere portati a compimento ma il dato più significativo è che finalmente si parte. Non sono mancati i chiacchiericci – sottolinea Ferrandino – che spesso generano polemiche sterili, penso che per l’importanza della problematica e per lo sforzo posto in essere dall’amministrazione sia giusto promuovere incontri con gli operatori economici della zona e con la stampa per aggiornare sullo stato dell’arte. Ed è quello che ci ripromettiamo di fare periodicamente”.

Gli chiediamo come saranno investiti i fondi destinati al turismo nel 2024 e il sindaco risponde così: “Sicuramente l’amministrazione rispetto al passato vuole impegnarsi molto sull’attività di promozione turistica, alla quale intendiamo dare centralità. E non parliamo solo di eventi ed intrattenimento ma anche di un prospettarsi nuovo al mondo esterno come dobbiamo sia apparire che essere organizzati rispetto alle esigenze del turista. C’è una tendenza da invertire, lavoreremo soprattutto per questo”. La vera sfida, presumibilmente, resta quella della riorganizzazione degli spazi del porto salvaguardando tutte le funzioni e i servizi che l’ex lago trasformato dai borboni tuttora conserva: “Il Comune – assicura il sindaco – vuole intervenire con investimenti diretti e mirati: si sta definendo una ridefinizione dell’area portuale che non significa lasciare meno spazi al porto commerciale ma semplicemente rimodulare un modello che può essere perfezionato”. Non sarà facile, ma se le idee sono chiare si può fare. Nel frattempo, in bocca al lupo.

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