CRONACA

Piazza Majo, al via le prime demolizioni

Partono smontaggio controllato, abbattimento e rimozione selettiva delle macerie degli edifici privati su strada, giù casa Di Meglio. Sono complessivamente 11 gli immobili indicati nel piano avviato nel 2023

Parte a Piazza Majo il programma d’intervento per lo smontaggio controllato, demolizione e la rimozione selettiva delle macerie degli edifici privati ritenuti pericolanti, prospicienti la Piazza. Il primo immobile su cui si è abbattuto il maglio del commissario Giovanni Legnini è stato “Casa Di Meglio” al centro del Majo, uno stabile isolato non in aggregato posto tra un agrumeto e la piazza. La storica palazzina che ha visto, quasi indenni secoli di tragedie e il passaggio di numerose generazioni è quasi macerie. L’intervento nell’ambito del detto piano delle demolizioni varato dal Commissario Straordinario iniziato nel 2023 giunto al culmine di alterne vicende alle fasi attuali. Ipotesi delocalizzazione volontaria per la proprietà di Casa Di Meglio.

Legnini ha fondato il piano che riguarda al momento 11 immobili, richiamando una relazione del Geometra della Struttura Luca De Scisciolo e dell’Ingegnere del Comune (all’epoca dei fatti) Mimmo Baldino, relazione, in cui si esprime parere favorevole alla demolizione di alcuni fabbricati/aggregati. Alla luce dell’ordinanza n.24/2023 adottata dallo stessoCommissario delegato e straordinario all’occorrenza. Nella relazione né De Scisciolo, né Baldino hanno “dichiarato che i fabbricati inficiano la pubblica incolumità”. Pur se la procedura mette in dubbio lo stesso concetto di sicurezza e incolumità. Insomma, tra una parola e una relazione il primo stabile del Majo è stato abbattuto. Lo ricordiamo Piazza Majo è stata oggetto di interventi di messa in sicurezza post sisma ed aperta alla vita ed al transito persino dei mezzi pesanti in ultimo i mega camion della movimentazione fanghi, terre, rocce e legna post frana 2022. Un cantiere sempre aperto.

Il Commissario adotta l’ordinanza n.24 il 21 luglio 2023. Il 5 agosto commissiona e una ricognizione sul piano demolizioni di Piazza Maio, ai sensi dell’articolo 14 della predetta ordinanza. Alla luce di ciò i tecnici incaricati si esprimono. Un parere tecnico sul piano delle demolizioni in cui si prende atto dell’ordinanza di Legnini. Poi il resto sarà storia. 

Per De Scisciolo e Baldino il programma d’intervento per lo smontaggio controllato, demolizione e la rimozione selettiva delle macerie degli edifici privati pericolanti, può coinvolgere gli 11 edifici Fabbricati. Fermo restando, la salvaguardia del diritto che hanno i privati cittadini, in merito alle volumetrie oggetto di condono edilizio pendente, prima di procedere alle attività demolitorie. Attività che sono in corso ed in parte già definite per altri complessi immobiliari coinvolti. La procedura era partita tra alterne vicende più di un anno fa ed ora l’anniversario del settimo anno, il 21 agosto si avvicina, incombe e serve un’area spot.

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