Piazza Bagni, porto, omissioni: furia Mennella
L’ex consigliere comunale dissente dalla riapertura dell’area e in un’intervista al nostro giornale non lo nasconde. Ma non mancano le stilettate alle strutture commissariali…
“Riaprire Piazza Bagni a Casamicciola è una scelleratezza!C’è un grave rischio a monte. Dopo le catastrofi nulla di nuovo, nessuna ricostruzione di Ischia, le gestioni che si susseguono stanno distruggendo il paese. Siamo ritornati al 2017, quando l’avv. Nunzia Piro, nella sua qualità di delegata alla Scuola, ha permesso la dissoluzione del tessuto scolastico e sociale di Casamicciola Terme. Ci sono intere zone che non avranno futuro, la delocalizzazione è sempre stata l’unica soluzione. Invece intorno a Casamicciola si sono mosse solo ipotesi strumentali. Il risultato catastrofico è sotto gli occhi di tutti” così esordisce in questa intervista con Il Golfo l’ex consigliere comunale Luigi Mennella. E poi affonda senza freni: “Lo Stato ha stanziato delle somme importanti, si sente parlare di cifre esorbitanti, manon vi è stata la volontà,e principalmente la capacità degli enti attuatori e degli esponenti locali, di portare avanti un discorso di ricostruzione di Casamicciola,che io ritengo abbandonata dal 21 agosto del 2017. Assisto a gestioni della tragedia che direi surreali, mi sembra di essere finito in una sorta di incubo, per non dire altro. Invece di portare avanti i progetti, accompagniamo gli ospiti illustri in giro per il paese.Tutte le opere pubbliche sono state finanziate, non possiamo dire che i soldi non ci siano, ma non sono state predisposte le progettazioni necessarie, affinché si possano attuare, né tantomeno vi è stato un controllo sulle stesse”.
A cosa si riferisce in particolare?
“Nel Comune diIschia, per esempio,il sindaco Enzo Ferrandino ha abbattuto e ricostruito il Giovanni Rodari, in attesa sono stati utilizzati quei famosi moduli che erano stati messi a disposizione,per Casamicciola e Lacco,dalla Protezione Civile e dalMinistero della Pubblica Istruzione, dopo l’evento sismico del 21 agosto 2017. Per le scuole di Casamicciola l’Avvocatessa Piro, consigliera delegata alla scuola, riferì che non erano idonei perché deturpavano, di fatto, i luoghi che erano stati individuati per il loro posizionamento.Avremmo potuto portare avanti questo discorso, avremmo potuto abbattere tutte le scuole e ricostruirle.Sono passati sei anni e nulla è stato fattoagine politica che possa ridare nuova linfa al nostro comune”.
Lei chi voterà?
“Il voto è segreto, ma di certo, ad esempio, non voterò chi ha collaborato alla distruzione del paese e delle sue scuole”.
Due indizi ed una prova insomma. Tornano alla politica della ricostruzione. Lei è stato il primo, sei anni fa, a parlare di delocalizzazione e le fu dato del matto oggi la delocalizzazione sembra la parola magica di ogni politico? Uso strumentale delle tragedie o incapacità?
“Entrambe. Era per me una situazione chiara e, da subito,era chiaro che fosse necessario delocalizzare. La mia idea è agli atti del consiglio comunale. Ci sono progetti di edilizia popolare che non sono stati attuati per favorire qualche politico. C’era un progetto di case popolari in località Chianitelli che io conservo come copia della famosa 167 che non è stata mai realizzata. Era una zona che, comunque, già possedeva tutti i presupposti per essere urbanizzata. C’era la possibilità di traslare gli interi quartieri del Majo e di La Rita, colpiti dal terremoto.Si poteva realizzare un nuovo quartiere in una zona meno pericolosa dal punto di vista sismico. Le soluzioni ci sono, non si vogliono trovare,perché nessunopensa alle nuove generazioni,parlo di chi artatamente muove le fila del poteree tenta di preservare solo il proprio piccolo orticello”.
Era chiaro che non abbiamo uomini di Stato, ma solo politicozzi impegnati nelle prossime elezioni. Ad esempio Piazza Bagni riaperta con un nuovo dispositivo del commissario Legnini: qual è la sua opinione?
“La mia opinione è totalmente negativa. Ho già espresso più volte che non si può riaprire una zona come piazza Bagni che è, comunque, ancora pericolosa, perché costituisce il punto di scarico della Montagna. Sono, purtroppo, trascorsi mesi senza che siano stati realizzati gli interventi di primaria messa in sicurezza, che avrebbero permesso di riaprire Piazza Bagni per l’inizio della nuova stagione turistica. Le aziende, le cui attività sono state colpite dall’evento franoso, non hanno ancora ricevuto alcuna somma che potesse permettere loro di riaprire. L’ingegnere Loffredo, penso si chiami così, il vice commissario, ha affermato di aver effettuato dei lavori di pulizia degli Alvei. Ma dove? La maggior parte di quanto è stato trascinato giù è riconducibile alla forza della frana, come evidenziato anche dalle foto fatte prima e dopo e dalla relazione del geologo Aniello Di Iorio. Certamentenon si è ancora provveduto ad una pulizia completa degli alvei. Consiglio all’avv. Legnini di recarsi al Fasaniello e sulla sommità di Negroponte, di controllare gli accessi minuscoli dei tombati di via Ombrasco e di cava Senigallia e,principalmente, l’alveo tombato di Pio Monte della Misericordia, che da PiazzaBagni raggiunge il mare”.
Non basta un potere di firma per nascondere l’oggettiva pericolosità, i dati di fatto ?
“ Mi dispiace dirlo, ma la Struttura retta dall’avv. Legnini non ha fatto nessuno studio scientifico, appropriato e specifico su Piazza Bagni,. Ho fatto visionare al Commissario documentazione riguardante la realizzazione delle fogne dell’area, predisposta insieme al capitano Giuseppe Zabatta e al geom Francesco Conte, evidenziando che l’aspetto principale era la realizzazione delle fogne. A Piazza Bagni, le fogne non esistono e devono essere realizzate con il contributo della Struttura, esistendo quel famoso nesso che il commissario Legnini desidera sempre essere individuato per intervenire. Da quanto ho potuto apprendere, non sono stati effettuati nemmeno i controlli ai tombati per verificare le ostruzioni esistenti. Le fogne e le pulizie possono essere realizzate nell’ambito dei famosi 154 milioni di euro che l’avv. Legnini si vanta di aver messo a disposizione, attraverso la propria struttura, per Casamicciola Terme e per l’isola d’Ischia. Questo consentirebbe non solo di mettere in sicurezza il paese, ma anche di valorizzare le nostre risorse, le preziose fonti termali. Io penso che la cosa importante sia realizzare uno studio specifico e fare in modo che il centro economico di Casamicciola, che è Piazza Bagni, venga riportato in auge, in sicurezza, e non soltanto con una semplice apertura attraverso un dispositivo che nulla a che vedere con la situazione reale”.
Gli ischitani sono responsabili delle loro sciagure. Il ministro Musumeci ha detto che non ci sono state doglianze né lamentele sui ritardi. E’ evidente che c’è un corto circuito di fondo, c’è stato un cordone protettivo intorno al ministro che ha fatto si che lo stesso abbia visto solo le cose belle?
“Penso di sì, è la solita procedura che viene seguita quando viene un personaggio importante. Ci comportiamo come scimmiette ammaestrate in posa per le foto. Invece di portarli con il muso sulle cose brutte e reali che è l’evidenza dei fatti sul territorio”.
Siamo ridotti ad una sciagura di quartiere con la gestione dei rischi ad personam?
“Può darsi. Sta di fatto che si sarebbe dovuto rendere edotto il Ministro della reale situazione. Invece come al solito, erano presenti anche,una serie di personaggi che avrebbero dovuto già adempiere ai loro doveri e non l’hanno fatto. E’la solita prassi che si attua pure in queste famose conferenze di servizio che non risolvono le problematiche, anzi le acuiscono”.
Ad esempio?
“Il porto di Casamicciola. Hanno fatto decine di riunioni però nulla è venuto fuori per fare in modo di riaprirlo. Riunioni,alle quali, tra le altre cose, il commissario prefettizio la dottoressa Calcaterra con i suoi, non ha quasi mai partecipato e non si sa per quale motivo.Il comandante della capitaneria mi ha riferito di non aver predisposto nessuna ordinanza di interdizione della infrastruttura. Allora come mai le navi non vengono? Perché viene soltanto l’Agata e attracca dove attraccano le navi normali? Viaggiano per Casamicciola soltanto i detriti, perché i passeggeri non devono venire a Casamicciola, perché le macchine non devono venire a Casamicciola? Perché, fino ad oggi, nessuno ha risposto alla mia nota?”.
La soluzione a tanti quesiti?
“Il commissario avrebbe dovuto, sin da subito, chiudere l’accesso al Porto, per ottenere la realizzazione dei lavori di cui l’infrastruttura abbisogna. Sarebbe bastata una sola ordinanza per risolvere i problemi. Avrebbe dovuto procedere come feci io, da Sindaco, nel 1994, quando chiusi l’accesso al porto, nella parte interna, vicino alle biglietterie, non garantendo imbarco e sbarco. In seguito a tale provvedimento, il problema si risolse nel giro di 48 ore. Bastò un’ordinanza.Questo deve fare il commissario straordinario anche col potere che ha, perché ha un potere enorme, potere del consiglio comunale, potere della giunta, potere del sindaco, ma paradossalmente, non esprime nessun tipo di potere perché, di fatto,Casamicciola è diventata la Cenerentola dell’Isola d’Ischia”.