POLITICAPRIMO PIANO

Piano Integrato, Pascale fa fuori Monti

Il Comune di Lacco Ameno ha aggiornato la sezione anticorruzione per il triennio 2024-2026 e nella rotazione ordinaria e straordinaria del personale spunta una singolare e (forse) significativa assenza

La Giunta Comunale di Lacco Ameno, in parte riunita mediante la piattaforma WhatsApp, ha aggiornato la sezione Anticorruzione del piano integrato di attività e organizzazione PIAO 2024 2026.Un Mix di normative che da agio agli amministratori di fissare ed approvare la rotazione ordinaria e straordinaria del personale. Una rotazione che potrà decidere il sindaco con proprio decreto. In particolare, via libera alla rotazione ordinaria per il servizio elettorale, servizio economato, servizio patrimonio, servizio risorse umane, servizio edilizia privata, servizio antiabusivismo, servizio condono, servizio ambiente, servizio pianificazione urbanistica, servizio lavori pubblici, vigilanza, SUAP. La rotazione, laddove possibile, si potrà attuare ogni tre anni per servizi ritenuti ad alto Rischio. Per tutti gli altri servizi non indicati al punto precedente, rientranti nelle aree a rischio di corruzione “medio o basso”, la rotazione, laddove possibile, si potrà attuare ogni cinque anni. La decorrenza verrà calcolata dall’ultimo incarico ricevuto. La cosa per molti viene vista come la volontà del governo Pascale di esautorare dagli incarichi molti destinatari di incarico non in linea con l’agenda politica. E’ vista come l’ennesima estremizzazione della lotta intestina tra il capo dell’amministrazione ed il capo dei vigili, tra Giacomo Pascale e Raffele Monti nell’eterna contesa sulla promozione e sul SUAP di Valeria Chiocca a discapito di Loredana Pisani. Se degli incarichi si discuterà ancora al TAR e nei Tribunali. I governanti locali sembrano aver trovato il modo di aggirare l’ostacolo con l’Anticorruzione light e la rotazione degli incarichi. A questo punto la domanda che viene spontanea è: cosa è accaduto davvero tra i due capi, a cosa non si e piegato il comandante dei vigili o viceversa? Ai posteri l’ardua sentenza!

Normativamente le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, in cui si prevede che le singole amministrazioni adottino un “Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione” devono essere aggiornate annualmente, “a scorrimento”, entro il 31 gennaio di ciascun anno. Quest’anno all’ombra del Fungo si fanno le cose in grande. Come, spiega l’esecutivo Pascale secono“la legislazione vigente, il PTPCT è confluito nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione- PIAO, apposita sezione anti corruzione”. Cosi gli inquilini di Piazza Santa Restituta, alla luce del PIAO 2024/2025, approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 27 dell’8 marzo 2024 ma anche delle indicazioni fornite dall’ANAC, trovano anche di rivedere poteri, organizzazioni, nomine e rotazioni di incarichi.

LA SOPPRESSIONE DEGLI ADEMPIMENTI

Fondante per le modifiche richieste da Pascale&Co è il D.P.R. 24 giugno 2022 n.81, con il quale è stato approvato il Regolamento recante individuazione degli adempimenti relativi ai Piani assorbiti dal Piano integrato di attività e organizzazione,

prevede che “per i comuni con più di 50 dipendenti, la soppressione degli adempimenti, in quanto assorbiti nelle apposite sezioni del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)”. Ovvero: “Piano dei fabbisogni di personale, Piano delle azioni concrete, Piano della performance, Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza di cui, Piano organizzativo del lavoro agile, Piano delle azioni positive”. In tal senso, acquisito il parere di regolarità tecnica, espresso dal Segretario Generale dott. Andrea Pettinato si evidenzia che, come è per Lacco Ameno, per amministrazioni con non più di 50 dipendenti si è tenuti al rispetto degli adempimenti semplificati “disponendo che per le Amministrazioni tenute alla redazione del PIAO, tutti i richiami ai piani sopra elencati — ed ai connessi adempimenti — sono da intendersi riferiti alla corrispondente sezione del PIAO e quindi alla sua approvazione”.

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ROTAZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEL PERSONALE

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Cosi gli uomini di Pascale, evidenziato che il Comune è un ente di ridotte dimensioni, con popolazione inferiore a 5000 abitanti, e risente pesantemente delle difficoltà organizzative richiamate nelle delibere ANAC in materia e rilevato che “non si sono verificate ipotesi di disfunzioni amministrative significative nel corso dell’ultimo anno” si da atto che “permane, comunque, l’obbligo del RPCT. Fra l’altro il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e del Programma per la Trasparenza 2023/2025, approvato dall’Amministrazione Comunale, già prevedeva, in continuità con i Piani degli anni precedenti, tra le misure generali di prevenzione gli istituti della rotazione ordinaria e straordinaria del personale unitamente alla introduzione di misure preventive alternative, in considerazione delle ridotte dimensioni dell’organico dell’ente, contestualmente alla valutazione circa il possesso esclusivo di talune competenze settoriali in capo ai funzionari apicali. Per l’effetto si , provvedere all’aggiornamento della sezione anti corruzione con la riproduzione delle misure eventuali della rotazione ordinaria e straordinaria del personale al verificarsi di idonee condizioni e delle misure alternative alle stesse.

Addirittura, per le modifiche la Giunta rileva che “non è dovuto il parere di regolarità contabile da parte del responsabile del servizio finanziario in quanto trattasi di atto che non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente”. Da qui la delibera che rivoluziona le previsioni e ridisegna lo scacchiere in materia di anticorruzione e non solo. Il responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza dovrà provvedere alla pubblicazione della disposta integrazione nell’apposita sezione del sito istituzionale dell’Ente.

LE NUOVE PREVISIONI

Il Comune di piccole dimensioni con organico sottodimensionato, costituito solo da personale di qualifica non dirigenziale; stante la natura delle funzioni gestionali espletate e le conseguenti esposizioni a rischi di criticità, le categorie contrattuali che presentano prioritariamente rilievo sono riconducibili principalmente a quella dei funzionari incaricati di EQ in materie esposte a rischio corruttivo.

Allo stato, giusta la più recente deliberazione della Giunta Comunale n. 114 del 9.8.2024, la struttura organizzativa comunale presenta n. 6 Settori in totale.

Risultano consequenzialmente esigue le disponibilità di funzionari con competenze professionali specialistiche cui poter affidare attività ad elevato contenuto tecnico per cui allo stato non risulta configurabile la fungibilità delle funzioni inerenti i diversi settori comunali che richiedono, rispettivamente, altissime competenze di natura giuridico-amministrativa, finanziaria, contabile, tecnica (con ulteriore specializzazione in materia di lavori pubblici, demanio, edilizia privata e urbanistica, ricostruzione post-terremoto e post-frana pubblica e privata), di sicurezza stradale e di vigilanza. In considerazione delle caratteristiche e del contesto interno, questo Ente potrà assicurare la rotazione ordinaria del personale con incarico di E.Q. Attualmente la dotazione organica del Comune di Lacco Ameno comporta l’oggettiva inconfigurabilità dell’applicazione in concreto della misura della rotazione ordinaria e straordinaria.

Tuttavia, in caso di futuro ampiamento dell’attuale organico, si potrà adottare la rotazione ordinaria secondo i seguenti criteri: per le attività rientranti nelle aree a rischio di corruzione “alto” (servizio elettorale, servizio economato, servizio patrimonio, servizio risorse umane, servizio edilizia privata, servizio antiabusivismo, servizio condono, servizio ambiente, servizio pianificazione urbanistica, servizio lavori pubblici, vigilanza, SUAP) la rotazione, laddove possibile, si potrà attuare ogni tre anni. Per tutti gli altri servizi non indicati al punto precedente, rientranti nelle aree a rischio di corruzione “medio o basso”, la rotazione, laddove possibile, si potrà attuare ogni cinque anni. La decorrenza verrà calcolata dall’ultimo incarico ricevuto partendo dall’ultima riorganizzazione effettuata con delibera di Giunta Comunale, nonché, per i Responsabili apicali assunti successivamente a tale atto, con decorrenza dalla data di conferimento dell’incarico di direzione dello specifico settore, salvo intervenuta riorganizzazione implicativa di modifiche degli ambiti di competenza. Al fine di contemperare le misure anti-corruttive con le esigenze funzionali dell’Ente, la rotazione potrà avvenire in modo da tener conto delle specifiche professionalità in riferimento alle funzioni e in modo da salvaguardare la continuità della gestione amministrativa, anche a mezzo di apposite fasi di formazione ad hoc, con attività preparatoria di affrancamento interno. La rotazione degli incaricati di EQ, ove possibile, è disposta con decreto sindacale. In ogni caso la rotazione ordinaria negli incarichi di EQ potrà essere disposta ai sensi del regolamento vigente in materia.

Il Comune potrà adottare in concreto la rotazione straordinaria per tutto il personale ogni qual volta lo richiedano le norme, compatibilmente con la disponibilità di adeguate figure professionali in forza all’Ente. Quale criterio vigente presso l’Ente si stabilisce che sia nei casi di attivazione obbligatoria per legge di istruttoria di rotazione straordinaria, che in quelli per cui l’avvio dell’istruttoria è prevista legalmente come facoltativa, si attivi comunque un’istruttoria che culmini in provvedimento adeguatamente motivato in senso disponente o non disponente la rotazione. La rotazione straordinaria degli incaricati di EQ è disposta con decreto sindacale. L’avvio dell’iter è conseguenziale alla conoscenza della notizia costituente causa di rotazione obbligatoria. Si specifica che i dipendenti sono obbligati a comunicare tempestivamente al settore con competenza in materia di personale la notizia ricevuta dell’avvio a proprio carico di procedimento penale o dell’emissione di misure penali o, comunque, di fatti rilevanti a fini disciplinari.

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