Piano di Ricostruzione 2024, così sarà Piazza Bagni

Ecco secondo l’elaborato come diventerà uno dei luoghi storici di Casamicciola Terme, ma c’è spazio anche per ridisegnare la mezza Costa con i Plessi scolastici e l’Osservatorio

Il Piano di Ricostruzione dell’isola d’Ischia per i comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco (variante del Piano Territoriale Paesistico, piano intercomunale ed attuativo subordinato al Piano degli interventi post alluvione) intende il suolo permeabile e la vegetazione come risorse non riproducibili, la cui gestione sostenibile deve garantire lo svolgimento delle funzioni ecosistemiche. La tutela dello spazio aperto permeabile rappresenta anche un elemento cruciale della strategia di prevenzione dei rischi ambientali. Per quanto attiene ai litorali, nel rispetto delle norme dell’Ambito di Tutela del PPR, sono fornite specifiche prescrizioni volte a impedire l’impermeabilizzazione e la artificializzazione delle aree demaniali costiere, a contrastare i fenomeni di erosione e a tutelare e migliorare l’accessibilità pubblica. Il PdRi individua alcuni “Ambiti pubblici rilevanti”, strategici per la riqualificazione urbanistica e ambientale dei territori interessati. Ognuno degli Ambiti è composto da una o più categorie di spazio aperto e dall’eventuale presenza di una o più attrezzature pubbliche. Predominante il ruolo di Piazza Bagni, il Calvario, fino al litorale risalendo all’osservatorio di Casamicciola

LA VIA DELL’ACQUA. DAL VECCHIO PIO MONTE AL NUOVO PIO MONTE DELLA MISERICORDIA

L’ambito costituisce un segmento fondamentale dell’Infrastruttura verde disegnata dal Piano di ricostruzione. Assume come asse l’attuale via Pio Monte della Misericordia che collega il “nuovo” complesso termale costiero con l’antico stabilimento del cosiddetto “Gurgitello”. Questa direttrice è fondamentale sia per quanto attiene le opere di mitiga- zione di tipo idrogeologico, sia per quello che concerne: la riconnessione ecologica tra il sistema collinare-montano e la costa; il miglioramento delle relazioni pubbliche lente tra due dei più importanti beni culturali di Casamicciola, entrambi legati al settore del turismo termale e della salute. Fondamentale è, inoltre, il sistema di ricucitura trasversale che si può mettere in atto tra il rione baraccato, con il suo cuore costituito dall’attuale Piazza Municipio, e il Nuovo Pio Monte, con la sua straordinaria sequenza di giardini e corti.
Il PdRi persegue l’obiettivo di integrare le opere di mitigazione idrogeologica previste sull’asta torrentizia con opere di sistemazione paesaggistica dell’alveo e con il recupero delle straordinarie architetture che la costeggiano. Si perseguono i seguenti obiettivi: la riconfigurazione dei caratteri insediativi e geomorfologici delle aree coinvolte, a partire dalla loro condizione attuale ma con attenzione alla loro evoluzione storica; la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, delle risorse termali e della linea di costa; il miglioramento del comportamento idraulico dell’alveo, sia in condizioni ordinarie che in condizioni di emergenza. In particolare, nei 5 sub ambiti individuati sono previsti i seguenti interventi:

Pio Monte Vecchio:

La via dell’acqua:

Piazza Municipio:

Pio Monte Nuovo:

Santa Maria della Pietà

Bagni

È il cuore dell’antico insediamento di Bagni, andato distrutto per effetto del terremoto del 1883, ricostruito nel corso del Novecento, nuovamente danneggiato in modo pesante dal sisma dell’agosto 2017 e colpito dalla frana del 2022. L’ambito si struttura intorno a due poli: lo spazio aperto dell’attuale Piazza, una volta occupata dalla chiesa; il nuovo edificio religioso, costruito nel primo ‘900, con tipica struttura alla beneventana, dedicato a Santa Maria Maddalena. Tra questi poli si ricostituisce un sistema di percorsi pubblici pedonali – vicoli e scale – che riconducono anche con al nuovo ambito di spazio pubblico realizzato in via Garibaldi, in luogo di preesistenti immobili danneggiati e/o oggetto di delocalizzazioni, con funzioni di parcheggio e verde pubblico attrezzato a servizio del quartiere.

Il PdRi persegue l’obiettivo di integrare le opere di sistemazione della viabilità strategica in caso di emergenza – via Garibaldi – con interventi di rifunzionalizzazione e riqualificazione dello spazio pubblico, di prevalente uso pedonale. Si perseguono i seguenti obiettivi: la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, delle risorse termali e dei percorsi storici urbani; la valorizzazione dell’archeologia dell’antico insediamento di Bagni, andato distrutto nella catastrofe di fine ‘800; il miglioramento delle dotazioni territoriali del quartiere, in termini di spazi pubblici attrezzati, lastricati e a verde, e di aree di parcheggio pubblico, anche con finalità di spazi di ammassamento in caso di emergenza.

In particolare, nei 3 sub ambiti sono previsti i seguenti interventi:

Piazza Bagni

Santa Maria Maddalena
• Sistemazionedellospaziopubblico,dadestinarsiagiardinopubblicoesagratodellachiesa, nell’ambito di un progetto di paesaggio relazionato alla sistemazione del Sub-ambito 2.1.
• Adeguamento della carreggiata di via Garibaldi, eliminando aree di sosta dei veicoli e altri impedimenti al corretto deflusso trasportistico.

Nuove attrezzature Garibaldi

• Riconfigurazione degli spazi derivanti dalle demolizioni per l’incremento delle dotazioni territoriali: belvedere verso la Piazza, parcheggio pubblico, parco pubblico attrezzato con funzioni ricreative e per il gioco.

Centralità pubbliche a mezza costa

Per la sua posizione, l’ambito costituisce la cerniera del rinnovato sistema di centralità pubbliche che si sviluppa a mezza costa sulle aree di ciglio proseguendo oltre la Piccola Sentinella e la Grande Sentinella. Esso raccorda in direzione est-ovest la nuova area naturalistica costituita dalla via dell’acqua e il versante collinare occidentale di mezza costa. In direzione nord- sud, l’ambito raccorda l’agglomerato storico di Bagni a monte con gli insediamenti costieri di più recente formazione. Le aree ricadenti nell’ambito individua- no il sistema di spazi pubblici panoramici concatenati a “mezza costa” caratterizzati dalla presenza di manufatti già destinati ad attrezzature pubbliche che per la loro posizione “sul ciglio” fungono da presidio territoriale e riferimento percettivo: la scuola del Paradisiello, il Museo Civico, il Polo scolastico costituito da due vicini plessi. È incluso nell’ambito a valle il plesso scolastico San Severino.

Il PdRi persegue l’obiettivo del rafforzamento del carattere di cerniera territoriale e della valorizzazione dei caratteri insediativi e geomorfologici delle aree coinvolte mediante: la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale attrezzato in grado di connettere gli spa- zi pubblici ed agevolarne la fruibilità; l’ideazione di un sistema corollario di risalite per la connessione degli spazi e delle attrezzature pubbliche di mezza costa con la città bassa; la ricostituzione di un sistema di attrezzature urbane e territoriali da insediare negli edifici pubblici esistenti che riguardano il settore della formazione, della divulgazione culturale. In particolare, nei 4 sub ambiti individuati sono previsti interventi di:

Paradisiello:

San Severino:

• valorizzazione delle aree pubbliche in corrispondenza del plesso scolastico San Severino per la realizzazione di una “piazza bassa” in corrispondenza del piede del percorso di risalita da intendersi come nuovo spazio rappresentativo per i rioni baraccati San Seve- rino e Umberto I;

Museo Civico:

Plessi scolastici:

Osservatorio

L’ambito individua le aree ove è insediato l’Osservatorio Geofisico di Casamicciola, istituito sul promontorio della Grande Sentinella nel 1885 a seguito del terremoto del 1883. La struttura rappresenta un presidio pubblico di alto valore simbolico che per posizione e destinazione d’uso domina la “costellazione” di attrezzature di mezza costa individuate dall’SP5, essendo a queste collegate dalle nuove percorrenze pubbliche previste nel PdRi. Ad occidente il complesso d’Osservatorio sovrasta il vallone connotato dalla presenza del- le rinomate terme La Rita. Attualmente il complesso dell’Osservatorio risulta compresso tra l’insediamento del rione “baraccato” Regina Margherita, privo per altro di spazi pubblici dignitosi, ed un agglomera- to privato a destinazione alberghiera che occupa il fronte del promontorio rivolto al mare, limitando la panoramicità all’attrezzatura pubblica. Il PdRi persegue l’obiettivo della valorizzazione dei caratteri insediativi e morfologici dell’osservatorio mediante: l’implementazione del grado di attrattività della struttura di ricerca, quale riferimento internazionale in ambito sismico e vulcanologico; la valorizza- zione del promontorio quale nodo di confluenza di nuove e antiche percorrenze di camminamento e di servizio che consentano la fruibilità e la tutela del patrimonio naturalistico del costone secondo la duplice direttrice est- ovest e nord-sud, fino al mare; la razionalizzazione del sistema di accessibilità e di connessione con gli altri ambiti di trasformazione strategica individuati dal; la costruzione di relazioni dirette con il Rione Regina Margherita e la riconfigurazione degli spazi aperti come piazza pubblica; il recupero dei caratteri di panoramicità del sito.

Sono previsti interventi di:

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